Originariamente inviato da barnumxp
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Apparato Focardi-Rossi
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I dettagli fanno la differenza, ed evidentemente non tutti li colgono...
se davvero il 30% del nichel č trasmutato in rame (ammesso che volesse dire questo)
A charge which has worked for
6 monthes, 24 hours per day, at the end had a percentage of Cu
superior to 30%
Buonanotte
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bwana, non mi torna il discorso degli elettroni, il dispositivo diventerebbe una sorta di mangia elettroni? diventerebbe una centrale elettrica con elettroni a perdere.
Ho mezzo afferrato il discorso, ma....puoi spiegarti meglio? tankCiao
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Stirling
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Originariamente inviato da barnumxp Visualizza il messaggioagain: non del nichel ma della ricarica, la 'pastiglia' x lavastoviglie:
e Rossi ha sempre sostenuto che nella ricarica non c'č solo nichel ma anche altre cose che fanno parte del segreto industriale
Non č neanche detto che i catalizzatori che usa siano elementi chimici.
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Originariamente inviato da endymion70 Visualizza il messaggioE secondo te cosa ho scritto?
La rete idrica comprende adduzioni e scarichi.
se tu avessi scritto solo "immesso" io non avrei equivocato
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Leggo 'sta storia della trasmutazione del nickel in rame e mi sorgono dei dubbi
SE la trasmutazione avviene attraverso l'ingresso di un atomo di idrogeno DENTRO il reticolo cristallino del nickel, e se uno degli atomi di nickel che compongono quel reticolo cristallino si trasforma in rame, il reticolo cristallino si spacca a causa della trasmutazione di quell'atomo (a meno che il rame non si separi in qualche modo dal nickel)
Quindi ne deriva che la cella/reticolo che ospita l'atomo di idrogeno puō essere usata una sola volta.
E una volta caricati e fatti "fondere" i cristalli degli strati superficiali delle sferette di nickel, la migrazione verso i cristalli interni dell'idrogeno sarā ugualmente efficiente, tenendo conto del fatto che l'idrogeno dovrā superare una barriera di cristalli resa "impura" dalla presenza del rame??
Ma se fosse cosė, com'č possibile che con pochi grammi di nickel si riesca ad andare avanti per mesi?
mah...
(a meno che il segreto di Rossi non sia proprio quello di aver scoperto un metodo per separare il rame dal nickel immediatamente, ricostituire insomma, le celle/cristalli di nickel in modo immediato e rendere cosė la reazione CONTINUA nel tempo...)
Sono quesiti terra-terra, ma non credo che siano di poco conto...
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Originariamente inviato da amir Visualizza il messaggioPrima l' acqua era nel tubo, arrivata al rubinetto esce, fa il suo giro e viene re-immessa.
Non č complicato.
E ora basta chiacchiere che qui hanno da lavorare.
ora č tutto chiarissimo, hai ragione
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Originariamente inviato da Blade Runner Visualizza il messaggioSE la trasmutazione avviene attraverso l'ingresso di un atomo di idrogeno DENTRO il reticolo cristallino del nickel, e se uno degli atomi di nickel che compongono quel reticolo cristallino si trasforma in rame, il reticolo cristallino si spacca a causa della trasmutazione di quell'atomo (a meno che il rame non si separi in qualche modo dal nickel)
Ma se fosse cosė, com'č possibile che con pochi grammi di nickel si riesca ad andare avanti per mesi?
E' interessante quello che ha scritto di ricernte Rossi: che adesso riescono a modulare la potenza prodotta. Dal punto di vista delle applicazioni e dell'utilizzo č un grosso vantaggio! Anche i consumi saranno cosė modulati.
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@SGF:
Se guardi il mio post piu`sopra, vedrai che Focardi suppone di liberare un positrone (e+) ad ogni passaggio da Ni58 a Cu63. Ora, il positrone e` fatto di antimateria e ha carica elettrostatica positiva di modulo identico a quella dell'elettrone. Va da se` che elettrone e positrone si attirano, collidono, si annichilano, emettono due fotoni gamma da 511 keV, e le loro cariche si elidono. Questo significa che per ogni positrone emesso prima o poi un elettrone viene annichilato, e di conseguenza le cariche elettrostatiche relative ai protoni nel nucleo di qualche atomo non saranno piu` bilanciate e l'atomo si trovera` in uno stato jonizzato, oppure le bande di conduzione del metallo avranno un elettrone in meno. e questo creera` una buca di potenziale che tentera`di richiamare un elettrone dai materiali circostanti. Diventa il gioco della coperta troppo stretta.
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@bwana, sembrerebbe che il decadimento b+ non sia confermato, infatti ne sono stati riscontrati gamma di energia dalle parti di 511keV, ne coppie di fotoni a 180°. Questo non mi sorprende troppo, perchč č una cosa che si verifica in (quasi?) tutte le reazioni LENR. Evidentemente i processi che avvengono in queste reazioni sono di tipo diverso da quelle classiche conosciute, seguono una strada diversa e quindi non si riesce bene a fare delle previsioni.
Molti hanno osservato infatti che se nell'E-cat avvenissero le reazioni classiche ipotizzate il livello di radiazioni emesse sarebbe talmente grande da essere pericoloso (non basta certo il sottile schermo di piombo utilizzato per fermare radiazioni con energia di frazioni di MeV...).
Riguardo alla carica negativa che dovrebbe aumentare, ho capito il tuo ragionamento, ma non so se č cosė davvero, mi sembra che ci stiamo dimenticando di qualcosa (ossia mi puzza di violazione di qualche principio di fondamentale...).
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Una risposta rapida al problema degli elettroni č: partiamo da idrogeno, il nucleo fonde col nickel ed il nickel diventa rame e nel processo viene emesso un antielettrone che si annichilisce con l'elettrone che aveva l'idrogeno prima di fondersi...risolto il bilancio di carica
Ad ogni modo questo non č decadimento beta+!
DECADIMENTO BETA+ (puō avvenire solo all'interno di un nucleo)
protone -> neutrone + antielettrone + neutrino
DECADIMENTO BETA-
neutrone -> protone + elettrone + antineutrino
Quindi l'emissione del positrone avviene solo in un momento successivo alla fusione del nucleo di idrogeno e di nickel, quando si crea un'instabilitā nel nucleo di rame appena formato e un protone decade tramite beta+ (cosė si forma un isotopo del nickel e la struttura cristallina non viene modificata).
Se poi quell'isotopo del nickel fonde con un altro nucleo di idrogeno, sta volta puō formarsi un atomo di rame stabile (se c'č un numero sufficiente di neutroni nel nucleo).
D'altro canto gli stessi neutroni all'interno dell'isotopo di nickel possono decadere tramite beta- e formare un atomo di rame (come accadeva nella cella Iorio-Cirillo dove il W era trasmutato in elementi pių pesanti tramite un decadimento beta- all'interno del nucleo di tungstento).
Non sono cosė ferrato nel campo, ma questa č l'idea che mi sono fatto
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Si, Sil-ver, hai ragione. All'inizio, lo avevo usato anch'io nelle mie tabelle precedenti, poi, in un momento di buio mentale ho perso di vista la stessa definizione di isotopo: atomo con uguale numero di protoni e diverso numero di neutroni. E cosi` non ho visto che fra Ni58 e Cu63 c'e`un solo protone in piu`, e di conseguenza 4 elettroni su 5 si possono annichilare con i positroni mantenendo la neutralita` della carica. Grazie per avermi indicato dove sbagliavo. Pero` credo che la tabella di Focardi indichi proprio un decadimento beta+ dei vari Cu instabili ai vari Ni.
@ Vettore: come ho gia` detto, non sono io che sostengo questa catena di trasmutazioni, l'ho presa come ipotesi di lavoro dal brevetto Focardi indicato da FrancescoG1, come base per stimare l'ordine di grandezza delle trasmutazioni richieste e le quantita` di materia coinvolte. Anzi, personalmente mi sembra altamente improbabile che uno stesso Nichel riesca per ben 5 volte a fondersi con un nuovo idrogeno all'interno di un reticolo cristallino spappolato dalle energie di volta in volta liberate. Che questa sia poi una cosa che si possa ripetere circa 3 x10^15 volte al secondo... meglio lasciar perdere.
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Blade Runner:Quindi ne deriva che la cella/reticolo che ospita l'atomo di idrogeno puō essere usata una sola volta.
E una volta caricati e fatti "fondere" i cristalli degli strati superficiali delle sferette di nickel, la migrazione verso i cristalli interni dell'idrogeno sarā ugualmente efficiente, tenendo conto del fatto che l'idrogeno dovrā superare una barriera di cristalli resa "impura" dalla presenza del rame??
Ma se fosse cosė, com'č possibile che con pochi grammi di nickel si riesca ad andare avanti per mesi?
mah...
(a meno che il segreto di Rossi non sia proprio quello di aver scoperto un metodo per separare il rame dal nickel immediatamente, ricostituire insomma, le celle/cristalli di nickel in modo immediato e rendere cosė la reazione CONTINUA nel tempo...)
Sono quesiti terra-terra, ma non credo che siano di poco conto...
Lo spappolamento della struttura cristallina non č detto che sia un male, poi sembra che il nichel nel reattore possa lavorare con temperature prossime alla fusione, il ché la dice lunga sulla struttura cristallina.Ciao
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Stirling
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SGF, secondo me non hai afferrato bene ciō che intendevo dire
cerco di spiegarmi meglio:
un reticolo cristallino č questo:
se un protone si unisce ad un atomo che sta, poniamo, in un vertice della gabbia,
il cristallo in questione ne risulta distrutto, perchč il NUOVO ATOMO che si č creato
non soddisfa le qualitā chimico-fisiche che SONO NECESSARIE per formare un cristallo
formato da atomi di uno stesso metallo
ma se tu distruggi la gabbia cristallina, non avrai pių l'assorbimento di un atomo di idrogeno da parte della stessa (se non esiste pių, non puō pių assorbire)
spero di essere riuscito a rendere l'idea... :-)
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No, ho afferrato bene ciō che intendevi, sono io che sono mi sono spiegato male ho trppo sinteticamente.
Siccome si č parlato anche irregolaritā superficiali del nichel che favoriscono la reazione, opinavo sul fatto che la struttura cristallina centri poco, considerando che, a detta di Rossi,
il fenomeno si ha anche a temperature prossime al punto di fusione del nichel, e che risulti a me a quelle temperature non si ha struttura cristallina.
La mia č solo una riflessione che lascia il tempo che trova, puō darsi che sia come ipotizzato da te, e ciō spiegherebbe in parte la conversione di solo il 30%, che poi non č poco.Ciao
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Stirling
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Originariamente inviato da SGF Visualizza il messaggioSiccome si č parlato anche irregolaritā superficiali del nichel che favoriscono la reazione, opinavo sul fatto che la struttura cristallina centri poco.
Quindi la faccenda non č chiara, e penso che non lo sia fino in fondo neanche a Rossi...
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E magari i catalizzatori servono proprio a incasinare il reticolo...
Domanda di fisica: Se nell'esperimento ci sono emissioni di neutroni, assorbiti dallo schermo, dovrebbero essere seguiti indirettamente da radiazione geiger sensibile.
Lo chiedo nell'ottica del rilevamento per la sicurezza, e non per rilevarli quanto tali o misurarli.Ciao
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Stirling
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Ciao SGF io per sicurezza un Geiger anche piccolo lo terrei sempre nelle vicinanze, per sicurezza personale,non si sa mai , io me lo sono procurato.
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Chiarisco meglio, il geiger, o meglio la sonda geiger e parte integrante del set up, il segnale va anche esso finire nel microcontrollore e viene manipolato insieme agli altri parametri che vengono registrati e messi a grafico.
A parte il fatto, come avevo giā accennato, senza geiger non metto in moto niente, ho intenzione di campare in eterno.
Quindi la domanda e da intendersi, e possibile che ci sia emissione di neutroni senza seguito di radiazione rilevabile dalla sonda geiger.Ciao
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Stirling
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Originariamente inviato da SGF Visualizza il messaggioQuindi la domanda e da intendersi, e possibile che ci sia emissione di neutroni senza seguito di radiazione rilevabile dalla sonda geiger.
Perō considera i lati positivi:
1) i neutroni vivono solo 15 minuti quando sono liberi, quindi sarebbe sufficiente allontanarsi durante l'esperimento e tornare dopo qualche ora dallo spegnimento del tutto;
2) mi risulta che raramente nelle reazioni LENR vengono emessi netroni in quantitā e con energia preoccupanti. Sono abbastanza sicuro che questo č vero per il reattore di Rossi, per lo meno nella versione di 10kW, altrimenti il sottile schermo non sarebbe sufficiente a proteggere gli operatori...
3) se non si verificano fenomeni macroscopici č assolutamente improbabile che vengano emessi neutroni, quindi si puō avere un'ideagrossolana del pericolo in corso.
Quindi se vuoi andare sul sicuro l'unico modo efficace č stare lontano durante gli esperimenti, e questo č anche utile contro altri pericoli (radiazioni gamma, incendi, esplosioni...). Personalmente penso di fare cosė.
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Originariamente inviato da SGF Visualizza il messaggioQuindi la domanda e da intendersi, e possibile che ci sia emissione di neutroni senza seguito di radiazione rilevabile dalla sonda geiger.
Poi dipende dall'energia di questo, ma stando alla teoria fino a qua proposta non dovrebbe esserci emissione di neutroni.
Dovrebbe emettrere gamma, da schermare e rilevare con il sensore giusto, che legga in torno hai 500 Kev.
Ciao.
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Ciao SGF,
Originariamente inviato da SGF Visualizza il messaggioChiarisco meglio, il geiger, o meglio la sonda geiger č parte integrante del set up,[...] Quindi la domanda č da intendersi, č possibile che ci sia emissione di neutroni senza seguito di radiazione rilevabile dalla sonda geiger.
I neutroni emessi, normalmente non sono rilevabili da un geiger in quanto questo strumento č sensibile solo a particelle dotate di carica elettrica e radiazioni gamma.
Inoltre, il dimensionamento dello schermo per neutroni č strettamente legato all'energia dei neutroni coinvolti.
Se hai a che fare con neutroni lenti (energia dell'ordine dell'elettron volt) allora potrai schermarli con uno straterello di pochi millimetri di boro o pochi centimetri di acqua o di paraffina. Se i neutroni sono veloci (energia dell'ordine del MeV) rischi, anche con uno schermo di spessore consistente, di non schermarli completamente ma solo di rallentarli (termalizzarli) rendendoli potenzialmente pių pericolosi.
Se schermi il tuo sistema con un moderatore quale il boro, in particolare il boro 10, avrai, a causa della sua elevata sezione d'urto, l'innesco di una reazione nucleare che determinerā una emissione di una particella alfa. Il flusso di particelle alfa perō č difficilmente rilevabile con un geiger commerciale. Occorre un sistema dedicato alla misura alfa e che sia molto sensibile.
Ti dico questo per invitarti comunque alla massima prudenza.
Quando esegui un esperimento mettiti in un'altra stanza con un bel po' di cemento a farti da schermo.
Il piombo non č un buono schermo per i neutroni (praticamente č trasparente) ma č un'ottimo schermo per le radiazioni gamma (fino a una certa energia, in base allo spessore).
Circonda l'esperimento, se puoi, di contenitori di acqua in vasche di plexyglass o di mattoni di paraffina, in modo da schermare il flusso di neutroni al meglio.
Procurati una sonda geiger modificata per il rilievo dei neutroni (solitamente contengono BF3 e sono circondate da uno strato di materiale moderatore, asportabile, per termalizzare neutroni veloci). Poni tale sonda in prossimitā della 'reazione' e tieni sotto controllo i conteggi.
I neutroni sono molto subdoli e pericolosi.
Non lesinare sulla sicurezza.
In bocca la lupo.?"Se pensi che una cosa sia impossibile, la renderai impossibile" (Bruce Lee)
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Uh!!
Rossi "invita" giornalisti per la presentazione del reattore da 1 Mega
ma non si capisce nč dove, nč quando
sarā "ad ottobre", naturalmente!
A ottobre il primo reattore da 1 MW a Fusione fredda | Villaggio Globale
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Benissimo, era giā mia intenzione porre il reattore in una sorta di pozzetto di cemento con spessori sulla ventina di cm. Dal core del reattore verso l'esterno ci sono fraposti circa 8mm di acciaio e 3 cm d'acqua. Comunque, interposto tra il reattore e la mia zona operativa ci metto un bel serbatoio da 1000lt, all'incirca il neutrone, prima di colpirmi dovrebbe nuotare, per circa 1,20 mt.
Vettore: Quindi alla fine dell'esperimento le radiazioni del materiali (alfa, beta, gamma, che si possono rilevare cia geiger) ti diranno quanti neutroni ha assorbito. Purtroppo č difficile saperlo in "tempo reale". Questa cosa direi che č molto fastidiosa...
Uh!!
Rossi "invita" giornalisti per la presentazione del reattore da 1 Mega
ma non si capisce nč dove, nč quando
sarā "ad ottobre", naturalmente!Ultima modifica di SGF; 16-03-2011, 21:31.Ciao
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Stirling
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Originariamente inviato da SGF Visualizza il messaggioQuesto vale anche per la sonda geiger al boro?
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Vorrei pregare tutti di considerare non piu` valido il mio foglio elettronico n.4 a causa dei motivi precedentemente indicati. Lo avrei tolto io stesso ma non mi e` piu` possibile farlo. La versione n.3 invece secondo me e` ancora valida.
Per non disturbare in questo thread principale, postero` alcune mie osservazioni sul decadimento beta+ sull'altro thread di Camillo, che mi sembra piu` indicato. Vi faccio comunque osservare gia` ora come la massa di un neutrone supera la somma delle masse del protone e dell'elettrone di partenza...
Cordialita`
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