Il mio impianto di raffreddamento fotovoltaici ad acqua meteorica - EnergeticAmbiente.it

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Il mio impianto di raffreddamento fotovoltaici ad acqua meteorica

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  • nessuno ha provato il raffeddamento da sotto i pannelli?ventole (con alimentazione da ulteriori mini pannelli solari) e micro spruzzi tipo i sistemi che si utlizzano nella metro di milano.il produttore da dati circa 5-10° in meno

    sarebbe da verificare quanto puo scendere la temp con questo sitema, il vantaggio potrebbe essere l utilizzo di acqua normale (possibilmente gratis da pozzo o fonte) e semplicemente filtrata con osmosi inversa

    qualcuno ha pensato di realizzare un sistema simile?
    Ultima modifica di lobba123; 04-01-2013, 14:48.
    impianto 16.9kwp pannelli schott solar 245w 3 inverter pvi6000 PO sardegna

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    • ecco ragazzi, io ho cominciato qui http://www.energeticambiente.it/tecn...#post119398865
      poi vista la mia buona volontà aiutatemi anche voi non vorrei perdermi per strada
      ps: mi date poi una mano al mio caso che sono una frana?

      ps sasuke40, ti faccio i complimenti per l'impianto, per l'incentivo dell' integrato che sei riuscito a prendere e per i costi, anch'io sono in linea con te come impianto/costi anche se con 2 anni di ritardo
      impianto 19,5 kw integrato innovativo (su 3 tetti)
      incentivo 41 cent
      costo 40k + iva circa
      mi dai una mano a raffreddarlo cosi andiamo in parallelo coi rendimenti?
      Ultima modifica di freejob; 04-01-2013, 15:03.

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      • Originariamente inviato da stebonet Visualizza il messaggio
        .......SI OPACIZZA IL VETRO ........... Mandi Mandi ..........
        Questo, a dire la verità, accade. Non proprio a livello del vetro, ma accade.
        Salvo avere una riserva d'acqua infinita, se hai sei mesi di siccità come nel 2012, il continuo frullare di acqua "usata" fino all'ultima goccia, porta lo stratificarsi di residui.
        Lavabili, probabilmente........
        Ciao
        2,99 KWp - 13 moduli Renergies Italia REN220P 230W - Tilt 18° - Azimut -30° EST
        Inverter PowerOne Aurora PVI 3.0 OUTD - Pogoplug con 123Solar come datalogger -
        Le mie guide: EZL70 - Pogoplug - CSE H55 (come supporto all'amico Desantix)

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        • Ciao a tutti, e buon anno di sole. Seguo da qualche tempo i vostri preziosi post e dato che sto anch’io pensando per il prossimo caldo di raffreddare il mio impianto faccio delle considerazioni. Volevo capire il motivo che giudicate antieconomico il sistema di togliere il calcare con un addolcitore. Esempio: acqua di pozzo fatta passare per un addolcitore per eliminare il calcare, pompata con energia autoprodotta direttamente agli ugelli oppure in un recipiente in soffitta e poi agli ugelli..non avendo la possibilità di mettere le cisterne esterne. Tra l’alto il costo e il mantenimento di un piccolo addolcitore da usare solo nel periodo caldo sono sicuramente inferiore di cisterne e scavi nel terreno. Qualcuno sta pensando di fare un impianto del genere? Tra l’altro si discosta da quello che state illustrando solo sulla prima parte. Qualcuno mi può dare qualche consiglio? Ma l’acqua addolcita e uguale a quella piovana o poi eventualmente mi ritrovo i pannelli incrostati? Vi ringrazio anticipatamente.
          Impianto integrato innovativo da 6,72 KWp; 32 moduli S 210 M50 integration deluxe della CENTROSOLAR AG, con 2 inverter Sma sunny boy 3000; tilt 18.0° azimut 10.0°.Lo potete vedere http://home.solarlog-web.it/16332.html

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          • Non me ne intendo molto, posso dirti che pero' se non prevedi una cisterna e un sistema di riciclo, il consumo di acqua sarebbe immenso.. Avrei una domanda anch'io, ho scoperto di avere un unico punto di raccolta acqua piovana di 6 falde di tetti, l idea sarebbe di metterci una cisternina da 21.000 litri per un impianto da 19,5 kw contandocdi essere in montagna mediamente piovosa e con superficie di captazione di almeno 300 mq. Metterei anche un unica pompa ben dimensionata e da cui partono 3 tubi per raffreddare i 3 tetti coi pannelli che arrivano a 8-9 metri di altezza. La mia domanda e' possofare passare i tubi all interno delle grondaie e facendo anche compiere curve o e' infattibile? In totale avrei circa 80-100 metri ri tubo per collegare i 3 tetti e lasciarli visibili non mi alletterebbe... (i tubi da 1 pollice sono morbidi e flessibili o rigidi??
            Ultima modifica di freejob; 05-01-2013, 18:04.

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            • Per Beppe: ancora nel 2013 con gli addolcitori! basta! Non si tratta di "addolcire" quindi cavare con il sale un po di calcare ma di avere ZERO residuo fisso, ZERO minerali, solo H2o. Nessun addolcitore, neanche uno industriale da 10000€ lo fa. Solo madre natura fa piovere sole molecole di idrogenon ed ossigeno.Gratis! Cmq provalo sto "piccolo addolcitore" poi ci posti le foto dei pannelli.

              Per Freejob: non esagerare con la potenza della pompa. Io 7 metri li faccio benissimo con 400watt. Ovviamente la "cisternina" da 21000l sarà un mostro lungo circa 10mt per 2mt di diametro... non uno scherzo I tubi da 1" in polietilene (neri ed economici) sono rigidi ma se li scaldi a dovere passano nelle gronde
              L' integrato innovativo se paga 41 cent e si spende 40000€ circa è ancora un ottimo investimento!!!
              18,4Kwp Trina 230poli, 2 Aurora PVI-10.0-OUTD-IT, orient. sud, tilt 5°, Forlì, innaffiato,autocostruito... la mia storia nel post: http://www.energeticambiente.it/show...php?t=14731019
              Produzioni su http://www.rendimento-solare.eu/it/f...442/13708.html

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              • Ma no dai il tankone da 21.000 litri e' lungo 4,5 metri alto 2,55 e largo 2,45 pero' non so quanto costi...Per i tubi invece credo che non sia fattibile perche pensavo di infilarli dall alto dentro la grondaia e spingerli a forza per 40 metri con almeno una curva da 90gradi della grondaia quando arriva a terra... utopia... cosa costano al metro questi tubi?? Per la pompa pensavo una da 750 watt (ma non ne capisco molto, tu quanto hai speso? hai un link della tua pompa?) visto che i tubi sono 3 con 3 percorsi diversi anche da 70 metri ed altezze fino a 9 metri..
                Ultima modifica di freejob; 05-01-2013, 19:53.

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                • Ragazzi ho provato a fare 2 calcoli per bene, prendendo per esempio i giorni di piovosità delle mia zona (che supera i 1300 mm annui),
                  calcolando una superficie piu che doppia dei pannelli per superficie di captazione dell'acqua (piu del doppio dei tetti dove vi sono i pannelli) e sono rimasto a secco per quasi 2 mesi utilizzando una cisterna da 20.000! il problem è che se anche prendo una cisterna da 30.000 recupero solo 6 giorni! Effettivamente, anche se è una bestemmia, bisognerebbe reintegrare per almeno 5 pieni (100.000 litri) con acqua trattata per avere continuita! i calcoli che ho eseguito sono stati fatti considerando 100 litri di acqua a kw evaporati al gg (75 per giugno - settembre) ovvero per un impianto da 19,5 kw ben 1950 litri al gg! (che secondo quello che mi riferite sono anche pochini).
                  Altra considerazione, se volessi fare la pazzia del rabbocchino con acqua demineralizzata questa non dovrebbe costare piu di 2 euro al MQ!! Chi è che riesce a proporre qualche idea per superare questo megascoglio? Se non si supera allora il raffreddamento va bene per impianti al max da 10 kw!

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                  • Se si ripete la piovosità dell'anno passato il raffreddamento puoi scordartelo per almeno metà del periodo estivo. Questo a meno di avere possibilità di stoccare ingenti quantitativi di acqua nei mesi invernali.

                    QUESITO:
                    Ho delle difficoltà a fissare i tubicini con gli spruzzatori ai bordi dei pannelli (forarli invalida la garanzia???). Voi come avete risolto?
                    Potete darmi qualche idea?
                    Ciao
                    2,99 KWp - 13 moduli Renergies Italia REN220P 230W - Tilt 18° - Azimut -30° EST
                    Inverter PowerOne Aurora PVI 3.0 OUTD - Pogoplug con 123Solar come datalogger -
                    Le mie guide: EZL70 - Pogoplug - CSE H55 (come supporto all'amico Desantix)

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                    • Un anno esatto fa vennero a farmi il preventivo per il FV... ora per chiudere il cerchio dopo mille peripezie e rocamboleschi allacciamenti Enel devo assolutamente realizzare il mio impianto di raffreddamento fotovoltaicI ad acqua meteorica!
                      Bene, mi sono riletto le 78 pagine e i 1929 interventi, ripercorrendo l'evoluzione del pioniere Stebonet, osservando le esperienze e perplessità di variegati utenti, da quelli storici alle meterore (saluto il povero Lami, inventore incompreso), al misterioso Pellegrino che invero precedette Stebonet innaffiando impianti calabresi di oltre 1 Mw.
                      Complice l'influenza e a rischio di estraniarmi dalla realtà, ma ce l'ho fatta a leggere tutto.
                      Fatta questa doverosa premessa, proverò a dire anch'io la mia. Direi che i risultati rimangono confortanti, specie nell'ottica di una migliore conservazione dei pannelli (ancora però da verificare), anche se sicuramente l'entusiasmo iniziale si è smorzato, osservando che forse il gioco non vale la candela, che è difficile raccogliere l'acqua piovana etc. etc. Rimangono ancora domande insolute, oltre a questioni pratiche-economiche, per cui rimando chi ancora potesse dare contributi non sviscerati in precedenza a contribuire nell'altro thread riassuntivo (..la sintesi).
                      Saluti e grazie a tutti.
                      Impianto: 18.80kw n.80 Schüco 235w - n.2 SMA Sunny Tripower 8000TL -Azimuth +29°/-151° Tilt 9° in funzione dal 23-08-2012 l mio impianto su rendimento-solare.eu
                      In casa: stufa a legna autoprodotta + impianto tradizionale + n.2 pdc aria-aria Airwell 7000BTU classe A - misuratore di potenze istantanee Wattson Solar Plus - ACS: pdc aria-acqua Ariston Nuos Evo 110

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                      • Originariamente inviato da lobba123 Visualizza il messaggio
                        nessuno ha provato il raffeddamento da sotto i pannelli?ventole (con alimentazione da ulteriori mini pannelli solari)
                        .

                        Io lavoro con il raffreddamento tramite ventilazione, anche allo scopo di raffreddare il solaio.
                        Purtroppo non posso irrigare nonostante ne abbia sperimentato gli effetti certamente positivi.

                        La mia produzione specifica è stata elevata, superiore alla media delle regioni del centro italia (Toscana -1237kWh/kWp, Emilia - 1361kWh/kWp, Lazio, 1415kWh/kWp e superiore a tutti gli impianti con orientamento simile che si trovano nelle regioni citate, quindi mi ritengo molto soddisfatto.
                        Fotovoltaico 5,75kWp - 25 moduli Solarwatt 230 Wp - P.O. Aurora PVI 6.0
                        Tilt 18°, orientamento 53° SO.
                        PRODUZIONE 2012 - 8150kWh (1417 kWh/kWp)
                        PRODUZIONE 2013 - 7513kWh (1306 kWh/kwp)

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                        • Per Flyby72:ritengo interessante il tuo metodo di raffreddamento tramite ventilazione.
                          Per piacere ci puoi descrivere come lo hai realizzato e se hai stimato la % di incremento di produzione .
                          Grazie in anticipo.
                          Claudio

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                          • che ventole e di che potenza?se puntiamo su ventole molto potenti di quanto si puo scendere in temp o salire in produzione secondo te?magri raffreddando sia sotto che sopra?

                            hai gia trovato delle ventole che funzionano anche in presenza di acqua piovana?direi che quelle che mettono negli allevamenti di polli potrebbero andare come waterproof e potenza sempre che i costi siano in linea

                            mi sembra sicuramente il metodo piu applicabile per tutti ed economico sopratutto se poi becchiamo dei pannelli per alimentare le ventole da aziende faillite in svendita sarebbe il massimo
                            Ultima modifica di lobba123; 02-02-2013, 10:33.
                            impianto 16.9kwp pannelli schott solar 245w 3 inverter pvi6000 PO sardegna

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                            • In virtù dello spazio che ho sotto i pannelli ho messo delle 12cm da 3W l'uno ad alta efficienza ( circa 98mcubi/h), pagate 4€ l'una.

                              Attualmente ho un consumo di 70W elettrici da rete, ma conto di mettere un pannello per non consumare energia e avere un sistema "meteotemporizzato".

                              Misurare l'effetto non è facile, se è presente ventilazione naturale l'effetto è ridotto, se l'aria è stagnante, fredda (primavera/autunno) l'effetto è più robusto. L'effetto più consistente si vede nelle giornate con presenza sporadica di nuvole, in quanto la ventilazione raffredda in modo consistente l'impianto nei pochi minuti di ombreggiamento, e l'impianto riparte con elevati valori di potenza ( anche dopo aver esaurito l'effetto cloud-edge)

                              In genere ho osservato incrementi da 100 a 250W.

                              Mi piacerebbe portare il sistema a 150W ( 50 ventole + pannello FV) e fare delle prove alternate 1 giorno ON-1 giorno OFF.

                              L'idea base è quella di tenere i pannelli freddi per prolungarne la durata e, si spera, diminuirne l'invecchiamento.

                              non sono l'1 o 2 kWh al giorno a fare certo la differenza.

                              Un riscontro inaspettamente positivo l'ho avuto sul condizionamento:

                              la presenza dei pannelli, della guaina bianca e l'aver applicato del polistirene da 3cm sul sottotetto hanno ridotto drasticamente il surriscaldamento del solaio durante i mesi estivi, almeno di 3/4 °C rispetto agli anni precedenti, con una riduzione notevole di uso dei condizionatori
                              Fotovoltaico 5,75kWp - 25 moduli Solarwatt 230 Wp - P.O. Aurora PVI 6.0
                              Tilt 18°, orientamento 53° SO.
                              PRODUZIONE 2012 - 8150kWh (1417 kWh/kWp)
                              PRODUZIONE 2013 - 7513kWh (1306 kWh/kwp)

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                              • non sono esperto per immagginare le differenze ma suppongo che su un impianto da 18-20kw ci possa essere un impatto maggiore

                                nel senso se su un 6kw hai 1-2kwh in piu su impianto da 20kw saranno 4-8kw

                                hai iniziato d estate o quest inverno?


                                che ne dite delle info su questi link, qualcuno ha gia pensato a questo prodotto e a delle misure sul campo

                                test
                                Ultima modifica di nll; 02-02-2013, 20:40. Motivo: Unione messaggi consecutivi dello stesso utente
                                impianto 16.9kwp pannelli schott solar 245w 3 inverter pvi6000 PO sardegna

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                                • Originariamente inviato da freejob Visualizza il messaggio
                                  , bisognerebbe reintegrare per almeno 5 pieni (100.000 litri) con acqua trattata per avere continuita! i calcoli che ho eseguito sono stati fatti considerando 100 litri di acqua a kw evaporati al gg (75 per giugno - settembre) ovvero per un impianto da 19,5 kw ben 1950 litri al gg! (che secondo quello che mi riferite sono anche pochini).
                                  Altra considerazione, se volessi fare la pazzia del rabbocchino con acqua demineralizzata questa non dovrebbe costare piu di 2 euro al MQ!! Chi è che riesce a proporre qualche idea per superare questo megascoglio? Se non si supera allora il raffreddamento va bene per impianti al max da 10 kw!
                                  Questo è il nodo gordiano...
                                  Dalle esperienze le perdite giornaliere non consentono una scorta adeguata in cisterne, salvo piccoli impianti o territori piovosissimi. Per chi ha impianti da 6kw in su, è indispensabile il RABBOCCO. In pratica, bisognerebbe ottenere giornalmente l'acqua persa per evaporazione. Anche ottenendone la metà, si avrebbe un'autonomia doppia. Tutti hanno maledetto l'uso di sistemi di filtrazione, a mio avviso però ci potrebbero essere già delle soluzioni convenienti, a un prezzo molto minore di una enorme cisterna con annesso scavo: questa è la via per PERMETTERE A TUTTI il raffreddamento fotovoltaico, non solo a chi ha piscine o laghi di acqua piovana.
                                  Bisogna però disporre di una fonte di acqua che non sia l'acquedotto, perchè costa troppo (oltre a discorsi etici).
                                  - Una soluzione può essere l'impianto a osmosi inversa più volte citato, del tipo di quelli d'acquario: al giorno d'oggi costano una scemenza e sembrano affidabili. Quelli che costano molto sono per uso potabile o per portate continue, con annessi ammennicoli idraulici, ma un semplice filtro a 3 stadi costa poco, produce fino a 300l/gg, vanno cambiati i filtri ma la membrana dovrebbe durare anni. Lentamente, produce acqua demineralizzata fino al 99%. Però l'acqua di origine non deve contenere ferro nè essere troppo dura.
                                  - Un'altra soluzione, da sperimentare però, è miscelare all'acqua dura (priva di ferro) prodotti chimici che non eliminano i carbonati di calcio, ma impediscono il formarsi del calcare. Non essendo chimico non so cosa possa andare bene (non i polifosfati) ma so che esistono dei prodotti (chelanti). Chi ha amici chimici, chieda e ci faccia sapere. Qualora si formi comunque una sottilissima patina sui vetri dei pannelli, può senz'altro essere rimossa mettendo in conto un lavaggio ad hoc a fine estate.
                                  Su un impianto di 20kw, innaffiato 7-8 mesi, il vantaggio c'è.

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                                  • Originariamente inviato da lobba123 Visualizza il messaggio

                                    non sono esperto per immagginare le differenze ma suppongo che su un impianto da 18-20kw ci possa essere un impatto maggiore, hai iniziato d estate o quest inverno?
                                    Ho iniziato d'estate con poche ventole e ora ho solo il 50% del lato lungo dell'impianto coperto.

                                    I dettagli sono su questo post:
                                    http://www.energeticambiente.it/tecn...pianto-fv.html

                                    in quanto a misure dovrò aspettare questa estate per una verifica con termocamera.

                                    p.s.: nel link che hai postato ci vedo la solita sparata pubblicitaria (45mila€ l'anno in più su un impianto da 1 MW) infarcita dei soliti errori ortografici ( motori "bruceless", ahaha, a casa mia si chiamano brushless...).

                                    io ho speso 4 € a ventola, 20€ per l'alimentatore e altri 50€ di profili e viti.
                                    Fotovoltaico 5,75kWp - 25 moduli Solarwatt 230 Wp - P.O. Aurora PVI 6.0
                                    Tilt 18°, orientamento 53° SO.
                                    PRODUZIONE 2012 - 8150kWh (1417 kWh/kWp)
                                    PRODUZIONE 2013 - 7513kWh (1306 kWh/kwp)

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                                    • grazie mille fly, mi butto sull altro post
                                      impianto 16.9kwp pannelli schott solar 245w 3 inverter pvi6000 PO sardegna

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                                      • Originariamente inviato da C.Sforza Visualizza il messaggio
                                        Bisogna però disporre di una fonte di acqua che non sia l'acquedotto....
                                        Se sei nelle condizioni di cui parlo quì http://www.energeticambiente.it/tecn...#post119356115 prova con fiducia
                                        Originariamente inviato da C.Sforza Visualizza il messaggio
                                        - Una soluzione può essere l'impianto a osmosi inversa più volte citato
                                        Ti serve una fonte di acqua ed energia elettrica in quanto queste macchine hanno una pompa interna. Buona parte dell'acqua (dipende dai parametri di partenza) finisce scartata a causa del principio stesso di funzionamento della membrana. Ambientalmenete parlando è un delitto sia per il consumo di acqua che di E elettrica

                                        Originariamente inviato da C.Sforza Visualizza il messaggio
                                        - Un'altra soluzione è miscelare all'acqua dura a prodotti chimici che non eliminano i carbonati di calcio, ma impediscono il formarsi del calcare.
                                        Quì forse non è chiaro il problema. Il calcare non si forma a prescindere (basterebbe mantenere l'acqua leggermente acida) ma a causa dell'evaporazione dell'acqua all'elevata temperature del pannello, che inattiverebbe eventuali fissanti del calcio, riportandolo giocoforza a contatto con la CO2. In queste condizioni il Calcio comunque finirebbe per stratificarsi sui pannelli come carbonato e in quantità (se usi acqua dura) notevole. In verità potresti provare a rilavare il residuo con aceto o con soluzioni di ac. Acetico abbastanza diluite o con soluzioni di ac Citrico, che sciolgono il carbonato senza gravare troppo sulla chimica del pannello (e della cornice). Un po come si fa con le macchine del caffè.
                                        Se hai acqua a sufficienza io propenderei per l'innaffiatura perenne a tappeto e senza ricircolo (come detto nel link).
                                        Ciao
                                        2,99 KWp - 13 moduli Renergies Italia REN220P 230W - Tilt 18° - Azimut -30° EST
                                        Inverter PowerOne Aurora PVI 3.0 OUTD - Pogoplug con 123Solar come datalogger -
                                        Le mie guide: EZL70 - Pogoplug - CSE H55 (come supporto all'amico Desantix)

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                                        • Gli impianti ad osmosi che dico io sono quelli economici che si trovano in internet, la pompa serve solo per dare la pressione di 3-4 bar a portata praticamente nulla, quindi occorrerebbe una pompa molto piccola. Sostanzialmente, l'osmosi consta nel passaggio dell'acqua in una membrana, una roba elementare, secondo me è ampiamente fattibile. Se l'acqua di scarto viene da un pozzo non va sprecata, ritorna al suolo.
                                          Il problema del calcare è chiarissimo, bisogna vedere se l'acqua trattata con i composti a cui facevo riferimento, produce ugualmente il calcare o se invece un altro tipo di precipitato, sempre di calcio, che però non si attacca. E' qui la questione. Un velo, si badi bene, molto sottile di calcare potrebbe essere facilmente rimosso a fine estate. Solo delle semplice prove facendo evaporare l'acqua su un vetro potrebbero darci la risposta.

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                                          • Originariamente inviato da C.Sforza Visualizza il messaggio
                                            Gli impianti ad osmosi che dico io sono quelli economici che si trovano in internet.
                                            Attendo a non confondere sistemi di demineralizzazione a osmosi inversa (produzione acqua per il ferro da stiro...) da quelli con le resine a scambio ionico che sostituiscono gli ioni calcio e magnesio con gli ioni sodio, più solubili (e che quindi non demineralizzano un bel nulla)

                                            Se un impianto consuma 1000 litri di acqua, anche un residuo fisso di 50 mg implicherebbe un deposito di 50 GRAMMI di sali,

                                            sarebbe bello usare una nota acqua effervescente naturale ( residuo fisso >1200mg) si otterrebbero 12 chili di sali ogni 10mila litri (ci saliamo il prosciutto!)

                                            occorre poi considerare la natura del materiale che compone il telaio dei pannelli, trattasi come tutti sapete di ALLUMINIO, che per sua natura di metallo anfotero, mal sopporta l'esposizione ad ambienti basici/acidi, meno che mai all'azione di salamoie.

                                            Temo quindi che non ci sia una soluzione alternativa all'acqua piovana se non vogliamo passare il tempo a strofinare e ritrovarci dopo x anni con i telai sforacchiati
                                            Fotovoltaico 5,75kWp - 25 moduli Solarwatt 230 Wp - P.O. Aurora PVI 6.0
                                            Tilt 18°, orientamento 53° SO.
                                            PRODUZIONE 2012 - 8150kWh (1417 kWh/kWp)
                                            PRODUZIONE 2013 - 7513kWh (1306 kWh/kwp)

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                                            • So benissimo come funziona una membrana ad osmosi. Hai chiesto il parere di un chimico e l'hai avuto, ma se non lo leggi........
                                              Se prendi l'acqua da un pozzo hai da portarla in superficie e dargli 4 bar. Una pompa in grado di farlo consuma non c'è niente da fare, e questo consumo ti si somma a quello della pompa che porta acqua ai pannelli.
                                              Che poi sia possibile farlo non ci piove sopra. Fin quì nulla da ridire.
                                              L'acqua di risulta o la ributti nel pozzo (rendendolo pian piano troppo ricco di impurità) o la disperdi in superficie rendendo, tanto per fare un esempio banale, felicissime le zanzare della zona. Non mi pare una buonissima idea.
                                              Se fosse acqua di un torrentello allora la cosa la vedrei già più interessante.

                                              I prodotti a cui alludi servirebbero per non far precipitare il carbonato dalla soluzione che lo contiene (cosa ottenibile semplicemente acidificando l'acqua o tenendola a temperature basse).
                                              Ammettendo che simili prodotti esistano (i filtri a scambio ionico ad esempio sfruttano queste sostanze) suppongo costino e considerando i volumi in gioco non sarebbero neppure costi bassi.
                                              Ma non solo.
                                              Agendo per reazione chimica, che come tutte le reazioni chimiche è soggetta ad un equilibrio; come ti dicevo il carbonato precipiterebbe comunque con l'asciugatura della superficie del pannello sia perchè è calda (e il carbonato è meno solubile al salire della temperatura e ciò sposta la reazione a suo favore) sia perchè evaporando l'acqua si ritrova a concentrazioni a cui gli è chimicamente impossibile non precipitare (a causa del così detto Kps) in tale forma (altra spintina alla reazione).
                                              La CO2 sul tetto non manca di sicuro......
                                              Ora immagina di avere una bella incrostazione di carbonato di calcio + intrugli vari (costosi) che hai usato per non farlo precipitare. Un mix da togliere dal pannello niente male.

                                              Metti un paio di pannelli in più.....
                                              Ciao
                                              2,99 KWp - 13 moduli Renergies Italia REN220P 230W - Tilt 18° - Azimut -30° EST
                                              Inverter PowerOne Aurora PVI 3.0 OUTD - Pogoplug con 123Solar come datalogger -
                                              Le mie guide: EZL70 - Pogoplug - CSE H55 (come supporto all'amico Desantix)

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                                              • L'acqua da osmosi sarebbe totalmente idonea al pari di quella piovana. E' un punto di partenza. Il consumo delle pompe per portare su l'acqua è ininfluente, basti pensare alle enormi quantità usate per irrigazione agricola e da giardino. L'acqua di risulta può essere riutilizzata. Ovviamente ci vogliono spazi, ma questo è vero anche per le cisterne.
                                                I chelanti, usati in ambito industriale, come ad esempio l'ETDA, bloccano tutti gli ioni bi e trivalenti presenti nell'acqua, si tratta di vedere se la loro azione si dissolve all'atto dell'evaporazione come sembra sostenere il chimico Mizio oppure se il calcare precipitato può assumere forme non incrostatanti (per fare un esempio, mentre la ruggine del ferro sfarina, l'equivalente dell'alluminio rimane coeso).
                                                Un altro aspetto che nessuno ha affrontato è che i pannelli fotovoltaici sono magnetizzati e quindi evidentemente facilitano la formazione del calcare: questo contrasta con il principio degli anticalcari magnetici che sembrano avere una certa efficacia trasformando la forma reticolare.

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                                                • E' totalmente idonea, confermo.
                                                  Come fa il costo del suo pompaggio + resistenza della membrana ad essere ininfluente?
                                                  L'EDTA forma complessi soprattutto con gli ioni metallici, ma anche con il Calcio ma con una costante che è fra le più basse.
                                                  Il complesso è 1:1 cioè una molecola di Ca++: 1 molecola di EDTA e come ti dicevo è un equilibrio non una reazione irreversibile quindi il carbonato, che fra l'altro gode di una ottima insolubilità (altrimenti non troveresti le rocce calcaree, non avremmo le Alpi Apuane, non scenderesti i gradini di marmo, San Pietro si scioglierebbe come neve al sole, ecc), precipiterebbe lo stesso.
                                                  Inoltre questa roba costa e non poco, va dosata accuratamente, ecc, ecc....
                                                  Per me non è una buona idea, poi se la vuoi mettere in pratica e ti interessa ti do una mano con i conti.

                                                  Anticalcare magnetici? Buona questa , il Taker (si scrive così??) della disincrostazione.
                                                  Perchè i pannelli sono magnetizzati?
                                                  Ciao
                                                  2,99 KWp - 13 moduli Renergies Italia REN220P 230W - Tilt 18° - Azimut -30° EST
                                                  Inverter PowerOne Aurora PVI 3.0 OUTD - Pogoplug con 123Solar come datalogger -
                                                  Le mie guide: EZL70 - Pogoplug - CSE H55 (come supporto all'amico Desantix)

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                                                  • I chelanti, potevano essere facilmente dosati come i polifosfati, o addirittura aggiunti nella cisterna se non sono volatili. Ma se funzionano solo in soluzione, allora non è una via percorribile perchè darebbero solo un miglioramento. Arriverà il giorno in cui qualcuno sviluppera la mia idea...
                                                    Gli anticalcari magnetici al di là dell'apparenza funzionano su circuiti a tubo perchè al passaggio dell'acqua modificano il reticolo del calcare che si presenta sottoforma di calcite e aragonite, uno agglomera e l'altro è più volatile. In ambito industriale sono utilizzati, e funzionano tanto meglio quanto più il flusso è continuo, come sarebbe per il nostro caso. L'effetto magnetico si esaurisce dopo un po'.
                                                    L'impianto fotovoltaico direi che essendo un enorme campo elettrico è altrettanto magnetico, questa non è chimica ma fisica. Probabilmente questo gioca a favore del depositarsi del calcare, infatti tutti quelli che hanno provato a bagnare con acqua non piovana hanno riscontrato immediate incrostazioni, se lo fai lavando la macchina non si riscontrano incrostazioni così immediate, ma questa è una mia supposizione.

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                                                    • Prova tu.
                                                      Come ti dicevo se serve una mano con i conteggi ben volentieri.
                                                      Il campo magnetico non modifica un bel nulla nelle tubazioni, perchè in esse non scorre calcare ma Ca++ e CO2 che alle opportune concentrazioni vien giù, soprattutto se viene scaldato. Non mi dirai che 5 cm più in la del magnete il Ca si ricorda di aver attraversato un campo magnetico?
                                                      Però se lo vuoi provare e funziona fai pure, non ti devi basare sulle mie osservazioni.
                                                      Vado a ricordo della fisica che ho studiato e se non erro i campi elettrici formano campi magnetici apprezzabili quando sono disposti a spirale (solenoide). Ora io non so come siano disposti i circuiti nei pannelli, ma a spirale non mi sembra proprio.
                                                      2,99 KWp - 13 moduli Renergies Italia REN220P 230W - Tilt 18° - Azimut -30° EST
                                                      Inverter PowerOne Aurora PVI 3.0 OUTD - Pogoplug con 123Solar come datalogger -
                                                      Le mie guide: EZL70 - Pogoplug - CSE H55 (come supporto all'amico Desantix)

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                                                      • Ciao! E' ora di prepararsi all'estate allestendo l'nnaffiamento dei pannelli!
                                                        Secondo voi potrebbe andare bene un serbatoio agricolo tipo questo? E' possibile metterlo in opera in orizzontale?

                                                        Impianto: 18.80kw n.80 Schüco 235w - n.2 SMA Sunny Tripower 8000TL -Azimuth +29°/-151° Tilt 9° in funzione dal 23-08-2012 l mio impianto su rendimento-solare.eu
                                                        In casa: stufa a legna autoprodotta + impianto tradizionale + n.2 pdc aria-aria Airwell 7000BTU classe A - misuratore di potenze istantanee Wattson Solar Plus - ACS: pdc aria-acqua Ariston Nuos Evo 110

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                                                        • E' una botte da vinificazione.....ne ho diverse.... se e' vetrificata internamente e' meglio....se la sdrai su un fianco si sfascia.... non costano nulla (qui da me) quello che costa e' il trasporto e la botola elissidale che chiude il "passa uomo " laterale.... arriva anche a 200 euro.... perche' non ne fanno piu'...poi come chiudi il disopra?? (che diventa un lato).
                                                          Faccio il contadino....ma... Www.attoripersbaglio.it :dev::dev:
                                                          cosa ne pensate?...http://www.energeticambiente.it/agri...ansgenico.html

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                                                          • Collegamenti termostato

                                                            Originariamente inviato da giuggiolo0107 Visualizza il messaggio
                                                            Il deposito si forma solo se fermi il ciclo..... io lo accendo alle 8,30 con timer in serie al termometro... e lo spengo alle 7 di sera..... nessun deposito significativo....
                                                            Mi potreste far capire la "catena" di collegamento che avete fatto (chi l'ha fatto) tra termostato e gli altri apparecchi?
                                                            Mi spiego meglio: avete il termostato direttamente collegato alla pompa (tramite relè interno o esterno)? Non ho capito bene ad esempio il collegamento di stebonet: il termostato va ad attivare direttamente il pressostato (che a sua volta comanda la pompa)? Se così fosse il pressostato si accende e si spegne continuamente oppure riceve solo segnale di assenso a partire? Per chi ha usato timer e termostato, come sono collegati? Qualcuno può descrivere o postare uno schema chiaro delle connessioni fatte? Non sono esperto di elettronica e nonostante abbia letto in lungo e in largo non ho ancora le idee chiarissime. Grazie

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                                                            • Io ho fatto così:
                                                              - Termostato (sotto timer che spenge il tutto dalle.... alle... , dando un primo risparmio di corrente elettrica) che monitora la temperatura dei pannelli
                                                              - Trasformatore 24v attivato dal termostato che alimenta un timer
                                                              - un timer programmabile sia in ON che in OFF impostato in modo da far partire la pompa per x secondi e fermarla per altri y secondi a ciclo.
                                                              - Bobina normelmente aperta di controllo alimentazione pompa (24v, tre piani più in basso) che apre quando il timer è in ON e chiude quando il timer è OFF

                                                              Quando il termostato è sotto la temperatura impostata l'alimentazione da trasformatore in poi viene interrotta e la bobina sgancia automaticamente la pompa (secondo risparmio di corrente elettrica). Quando torna sopra il ciclo si riavvia da zero, prima ON e poi OFF e così via.

                                                              Io non ho nessun pressostato in quanto il ciclo è aperto quindi che ci sta a fare?????
                                                              Ciao
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