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Misura dell'etere tramite onde radio

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  • Originariamente inviato da maxwelliano Visualizza il messaggio
    Per mostrare la difficoltà della misura mostro qui il FALLIMENTO di un esperimento e la riuscita di un altro....
    Qui di seguito i due esperimenti: https://youtu.be/MQkq9oCUKKY
    oggi ho portato in lab quell'interferometro così sensibile e l'ho spazzolato in frequenza . Ho scoperto che inclinandolo varia la frequenza di discriminazione. E battendolo coi diti ripetutamente talvolta a scatto. Da ciò il sospetto che possa esserci dentro un qualcosa che si muove.
    Altro lavoro! Dovrò segarlo e guardarci dentro.
    DEVO ESSERE CERTO DEL FENOMENO.
    Poi ne farò altri due..

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    • Originariamente inviato da maxwelliano Visualizza il messaggio
      oggi ho portato in lab quell'interferometro così sensibile e l'ho spazzolato in frequenza . Ho scoperto che inclinandolo varia la frequenza di discriminazione. E battendolo coi diti ripetutamente talvolta a scatto. Da ciò il sospetto che possa esserci dentro un qualcosa che si muove.
      Ma anche quest'altro interferometro a T magico presenta la stessa anisotropia sensibile ad un certo angolo d'inclinazione.
      Ho fatto l'esperimento a 2400 MHz , che è 3/4 di lambda ( ad 1/4 di lambda, 800 MHz, accade lo stesso)
      https://youtu.be/JKMWmXUCyI8

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      • Originariamente inviato da maxwelliano Visualizza il messaggio
        Già, il relativismo, accettato ormai quasi come un dogma...
        Non è un dogma... è un assioma confermato in sede sperimentale.

        Ma Einstein poi reinterodusse l'etere, che in partenza aveva considerato "ente inutile"...
        E' noto che nella RR prese come base i risultati del MM, che confutavano l'esistenza di un etere fluido, com'era allora immaginato.
        A distanza di 10 anni di riflessioni, nella RG descrisse il mezzo elastico (unica possibilità plausibile, stando a tutti i dati disponibili già allora), riportando le proprie equazioni di campo con tensore metrico. Percui non reintrodusse l'etere.

        Coll'etere quel guizzo, che dici richiede un'analisi "ad alto livello" - e che ti astieni di fare - ha una spiegazione semplice.
        Il Doppler, e CUMULATIVO. Quel Doppler che Michelson invano cercò per tutta la sua vita e che non trovò...
        Quel fallimento determinò la fine della ricerca.
        Non s'era presa in considerazione la teoria di LeSage dell'etere centripeto.
        Fabio, sai bene che in entrambi i casi, movimento del mezzo oppure anisotropia per gravità, la variazione dev'essere graduale a partire dal piano ortogonale della direzione e non può esserci uno scatto limitato ad una angolazione di pochi gradi. E questo accadrebbe anche nella direzione in cui si somma movimento e anisotropia di campo. E' molto probabile (secondo me) che sia un qualche effetto o problema dello strumento.

        Visto che usi un sistema collegato al pc che riconosce l'elevazione, per semplicità potresti provare ad impostare una correzione di fase relativa ad ogni grado di elevazione (o meglio 1/10 se puoi), in modo tale da azzerare la variazione per anisotropia.
        Dopo provi a direzionarlo fisso a circa 70° verso nord durante mezzogiorno (vado molto a spanne, considerando che siamo al solstizio d'inverno, latitudine nord italia, J2000) e forse riesci a rilevare una piccola e lenta variazione tra il giorno e la notte...

        Certo che se ti accontenti della teoria dell'etere che nevica sempre dall'alto non avrai nemmeno interesse ad approfondire in altre direzioni...

        Io penso che Michelson ritenne che avrebbe dovuto osservare un movimento del mezzo relativo alla rivoluzione terrestre, guardando linearmente dal piano ortogonale alla gravità. Forse successivamente comprese le possibili variabili di traslazione delle onde con una sorgente in movimento a velocità e direzione (all'epoca) ignote e che queste variabili avrebbero potuto alterare o addirittura celare il rilevamento, soprattutto considerando il setting dei suoi interferometri.

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        • Originariamente inviato da maxwelliano Visualizza il messaggio
          ...
          Ho fatto l'esperimento a 2400 MHz , che è 3/4 di lambda ( ad 1/4 di lambda, 800 MHz, accade lo stesso)
          https://youtu.be/JKMWmXUCyI8
          ed ora a 1/4 di lambda:
          https://youtu.be/tpIF12Uta9c

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          • Originariamente inviato da max001 Visualizza il messaggio
            ...
            Fabio, sai bene che in entrambi i casi, movimento del mezzo oppure anisotropia per gravità, la variazione dev'essere graduale a partire dal piano ortogonale della direzione e non può esserci uno scatto limitato ad una angolazione di pochi gradi. E questo accadrebbe anche nella direzione in cui si somma movimento e anisotropia di campo. E' molto probabile (secondo me) che sia un qualche effetto o problema dello strumento.

            ...
            L'esperimento l'ho fatto prima di aprire con la flex la scatola dello scatto.Volevo sincerarmi con un altro interferometro ancor più rigido (colato nel cemento anche internamente).
            Se guardi l'esperimento con la frequenza in fondamentale vedi proprio la transizione lenta del cos theta.
            Ma nel caso di terza o quinta armonica (la lnea per sfasare di 90° dev'essere lambda quarti o multiplo dispari), la variazione sarà cos^3 theta e cos^5 theta.
            Soprattutto quello della quinta armonica assomiglierà ad un guizzo.

            E questo conferma l'esattezza delle mie previsioni sul Doppler cumulativo

            Michelson non c'aveva pensato alla direttività. Figuriamoci che direttività poteva avere il suo braccio di milioni di lunghezze d'onda...
            .

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            • Originariamente inviato da maxwelliano Visualizza il messaggio
              Soprattutto quello della quinta armonica assomiglierà ad un guizzo.

              E questo conferma l'esattezza delle mie previsioni sul Doppler cumulativo

              Michelson non c'aveva pensato alla direttività. Figuriamoci che direttività poteva avere il suo braccio di milioni di lunghezze d'onda...
              Mi sembra di capire che alla fine questo guizzo è una risonanza tra frequenza d'onda e frequenza di aggiornamento del discriminatore (?)
              Previsioni di una risonanza?

              Ma scusa, la direttività del mezzo che avrebbe dovuto generare un doppler di frequenza di uno dei due fasci, i quali sovrapposti combinavano frange di interferenza -sensibilmente mobili- durante la rotazione dello strumento.. altrimenti di che stiamo parlando?

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              • Originariamente inviato da max001 Visualizza il messaggio
                ...
                Ma scusa, la direttività del mezzo che avrebbe dovuto generare un doppler di frequenza di uno dei due fasci, i quali sovrapposti combinavano frange di interferenza -sensibilmente mobili- durante la rotazione dello strumento.. altrimenti di che stiamo parlando?
                Direttività è un concetto mutuato dalle antenne che io ARBITRARIAMENTE applico anche al Doppler cumulativo.
                Se non sai cos'è allora non ci possiamo capire...
                Michelson basava la sensibilità del suo interferometro ottico sulla somma delle variazioni di ogni singola onda investita dal vento. Devi capire questo, altrimenti è un dialogo fra sordi.
                Io sono un DINOSAURO , un prerelativista, quindi ragiono come Michelson, ma da radiotecnico attuale...

                Comunque pieno di dubbi sui miei esperimenti - che dovrebbero fare altri meglio organizzati e meglio preparati di me.
                Quindi ecco cosa ho preparato stanotte: https://youtu.be/zzcI2daxRS8

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                • Originariamente inviato da maxwelliano Visualizza il messaggio
                  Direttività è un concetto mutuato dalle antenne che io ARBITRARIAMENTE applico anche al Doppler cumulativo.
                  Se non sai cos'è allora non ci possiamo capire...
                  Si, sarebbe meglio specificare sempre che direttività si intende, se quella della terra rispetto alla mezzo, oppure se quella dello strumento per il rilevamento di fase.

                  Originariamente inviato da maxwelliano Visualizza il messaggio
                  Michelson basava la sensibilità del suo interferometro ottico sulla somma delle variazioni di ogni singola onda investita dal vento. Devi capire questo, altrimenti è un dialogo fra sordi...
                  Io sono un DINOSAURO , un prerelativista, quindi ragiono come Michelson, ma da radiotecnico attuale...
                  Tento l'ultima volta usando altre parole, perchè magari non mi so spiegare bene.
                  Conosciamo ogni dettaglio sulla sensibilità, ma è irrilevante se prima non capisci che innanzitutto devi considerare la geometria di traslazione dell'onda.
                  Confrontando la variazione di lunghezza d'onda nei due fasci è possibile calcolare con precisione la velocità di spostamento rispetto al mezzo, ma solo se punti lo strumento esattamente in direzione del moto.
                  I risultati riportati da Michelson furono una variazione tra 0.004 e 0.015 (incertezza inclusa), quando lui prevedeva che i 30Km/s (c-30/c+30) del moto di rivoluzione dovessero rivelare una variazione di circa 0.08 (tra est e ovest durante mezzogiorno). Ottenne un risultato tra le 20 e le 6 volte inferiore (da c+-1,5 a c+-5) e l'unica conclusione certa dell'esperimento è che il mezzo non può essere fermo rispetto al sistema solare.

                  Se imposti l'osservazione esclusivamente sul piano ortogonale alla gravità, come nel MM (setting apparentemente pratico anche per ovviare al notevole ostacolo di misurazione dovuto dall'anisotropia tensoriale), i risultati sono corretti solo se l'osservatore si trovasse in una location geografica dove il movimento è esattamente verso una traiettoria ortogonale alla gravità.
                  Essendo il movimento di 357Km/s con direzione nord quasi parallela all'asse di rotazione del pianeta (osservando dall'artide è di pochi gradi inclinata dall'asse perpendicolare alla superficie) dovrai quindi (a latitudini europee o usa) aspettarti una variazione di fase molto ridotta rispetto al moto di rivoluzione.

                  In parole ancor più semplici, quel c-30/c+30 di sfasamento previsto per rivoluzione, se misurato "ortogonalmente alla direzione di moto" è c+357/c+358,26, dunque il discriminatore dello strumento rileverà una variazione di fase di solo 1,26/300.000 invece che 1/5.000 (circa 50 volte meno del previsto). Se ancora non hai afferrato il discorso ti rimando a trigonometria. Senza certe basi la vedo molto dura interpretare correttamente i risultati dello strumento, fosse anche un telescopio spaziale.. figuriamoci enunciare teorie sui fenomeni inerenti.
                  Ultima modifica di max001; 25-12-2015, 01:19.

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                  • Originariamente inviato da max001 Visualizza il messaggio
                    ...Senza certe basi la vedo molto dura interpretare correttamente i risultati dello strumento, fosse anche un telescopio spaziale.. figuriamoci enunciare teorie sui fenomeni inerenti.
                    Si, mi metto troppo presto a "teorizzare"... che non è il mio ruolo , poi.
                    Lascio volentieri a veri fisici - come credo lei sia , viste le osservazioni che fa,l'interpretazione dei fenomeni. (ma non ai ...metafisici , altrimenti ci risiamo colla relatività ... Alla quale la mia ragione si rifiuta.)

                    Da tecnico invece non credo mai ai miracoli e vado sul sodo.
                    Appunto andando sul sodo ho riportato in laboratorio quell'interferometro , l'ho spazzolato in frequenza ed ho avuto sotto controllo tutte le frequenze che discrimina. Mi sono messo su 3090 MHz , che era quella che discriminavo, e mi son messo a battere violentemente sinchè ho visto balzare il segnale e così ho scoperto che quel guizzo era dovuto a due cause coincidenti:
                    1 - per irrigidire la connessione fra generatore e interferometro li avevo imbullonati entrambi sullo stesso piano , che è un truciolato. Costringendoli colla forza ad essere paralleli.
                    2 - Nel far questo ho rotto all'interno probabilmente qualcosa, ma una frattura invisibile.Messo sul piano orizzontale il contatto resta inalterato. Piegando il piano la gravità agisce ad un certo angolo e il contatto si stacca.

                    Troppo presto ho ricorso alle mie fantasie ...Mi scuso. (mi piace fantasticare, ahimè)
                    Ultima modifica di maxwelliano; 25-12-2015, 06:54.

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                    • e non nascondo le cantonate...

                      Originariamente inviato da maxwelliano Visualizza il messaggio
                      Appunto andando sul sodo ho riportato in laboratorio quell'interferometro , l'ho spazzolato in frequenza ed ho avuto sotto controllo tutte le frequenze che discrimina. Mi sono messo su 3090 MHz , che era quella che discriminavo, e mi son messo a battere violentemente sinchè ho visto balzare il segnale e così ho scoperto che quel guizzo era dovuto a due cause coincidenti:
                      1 - per irrigidire la connessione fra generatore e interferometro li avevo imbullonati entrambi sullo stesso piano , che è un truciolato. Costringendoli colla forza ad essere paralleli.
                      2 - Nel far questo ho rotto all'interno probabilmente qualcosa, ma una frattura invisibile.Messo sul piano orizzontale il contatto resta inalterato. Piegando il piano la gravità agisce ad un certo angolo e il contatto si stacca.

                      Troppo presto ho ricorso alle mie fantasie ...Mi scuso. (mi piace fantasticare, ahimè)
                      Ed a prova della serietà della mia ricerca espongo al pubblico ludibrio anche le mie cantonate: https://youtu.be/DHzqJLyH13o

                      Ne farò degli altri.

                      TRIAL AND ERROR, dice l'empirismo anglosassone.

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                      • Ciao Max,

                        Capita a chi fa. Chi non fa nulla non sbaglia, e grazie al C..avolo!
                        Meglio fare, tentare, provare, inventare......

                        in gamba
                        A.

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                        • almeno si è interrotto il duetto tra i due max

                          Voglio essere cattivo, livello di preparazione e strumentazione sono evidentemente inadeguati alla complessità di quello che si vorrebbe dimostrare.

                          Fosse stato il 24 in piena bontà natalizia avrei elogiato l'impegno di Maxwelliano, ma Natale è passato e sono di nuovo totalmente cattivo

                          Scusate l'intromissione, vi lascio ai vostri tentativi di confutare anni di Fisica con strumenti vecchi e un piano di truciolato...
                          I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
                          https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

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                          • Non vorrei essere offensivo nei confronti di Maxelliano , ma avevo segnalato tempo fa che con quel genere di strumentazione si sembra difficile poter decifrare il segnale dell'etere , cosi sfuggente ed introvabile , come minimo io penserei ad un acceleratore di particelle .
                            Questo a prescindere se lo strumento è funzionante o guasto.

                            Ma negli esperimenti condotti con LHC o altri acceleratori in tutto il globo , non vi è traccia .

                            Originariamente inviato da zagami Visualizza il messaggio
                            .
                            Ora vieni tu con degli strumenti a dir poco ridicoli ed antidiluviani a voler dimostrare il contrario , credendo a teorie antiche del 1700 come Lesage ...
                            Come dire che oggi la chimica dovrebbe tornare indietro agli esperimenti di alchimia ...
                            E' dimostrato oramai oggi sia dal campo astronomico dello studio dell'universo sino ai suoi confini da dove proviene la luce delle galassie, che lo spazio cosmico è vuoto e non possiede etere , sia dagli esperimenti condotti con acceleratori particelle scomponendo la materia alle più piccole entità , che non esiste etere .
                            Ultima modifica di experimentator; 31-12-2015, 01:39.
                            Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                            • Originariamente inviato da zagami Visualizza il messaggio
                              Non vorrei essere offensivo nei confronti di Maxelliano , ma avevo segnalato tempo fa che con quel genere di strumentazione si sembra difficile poter decifrare il segnale dell'etere , cosi sfuggente ed introvabile , come minimo io penserei ad un acceleratore di particelle .

                              ...
                              Voi però accettate le spiegazioni assurde dello spaziotempo , metafisiche.
                              Io invece credo che il MEZZO esiste, e sinchè avrò vita lo cercherò.
                              Non Einstein (giovane - il vecchio sì) ma Maxwell, quindi Nichelson e tanti altri ci credevano.
                              Certo è sfuggente.
                              Onestamente mi rimetto all'esperimento. Anche se fatto come dite voi...
                              E questo mi ha persuaso, prendendo atto che via via che irrigidevo l'interferometro elettromagnetico - che voi nemmeno tentereste ed invece FUNZIONA - che l'etere non precipita.
                              E va bene... credevo di poter ricollegarmi a quell'antica teoria che mi era stata segnalata. Come alla tesi di Robert J. Distinti...
                              Ed ecco la prova che mi ha fatto cambiar idea: https://youtu.be/2mGnETF5o3I ....
                              Intanto ho finalmente notato un'anisotropia orizzontale ( qualche centinaio di metri al secondo- perchè tale è la sensibilità del mio interferometro che disprezzate così superficialmente) puntando il coassiale - PERCHE' ESSO SENTE IL DOPPLER, COME PREVEDEVA NELL'OTTOCENTO HEAVISIDE!- tangente la rotazione della Terra.
                              L'aveva già fatto Sagnac. (che voi relativisti non sapete spiegare).


                              L'ESPERIMENTO HA SEMPRE RAGIONE.
                              E per fare esperimenti basta esser curiosi. I soldi servono certo (ho dovuto aspettare la liquidazione per poterli iniziare)

                              Io resto curioso.

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                              • Originariamente inviato da riccardo urciuoli Visualizza il messaggio
                                almeno si è interrotto il duetto tra i due max

                                Voglio essere cattivo, livello di preparazione e strumentazione sono evidentemente inadeguati ...
                                ...
                                Il mio livello di preparazione me l'ha dato 60 anni di laboratorio. La strumentazione invece è modernissima.

                                Mi basta l'onestà di saper accettare i FATTI. Non "teorie", soprattutto se metafisiche.

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                                • Avevo dimenticato di chiedere...

                                  Supponiamo di avere un contenitore chiuso ermeticamente contenente niente, cioè il vuoto assoluto cioè l'etere.

                                  Siccome tu scrivi che qui sul pianeta Terra l'etere si muove dall'alto verso il basso; io mi domando... è possibile fare girare una elica ubicata dentro quel contenitore ?

                                  Se l'elica girasse anche di pochissimo, sarebbe la prova che l'etere esiste e pure io sarei d'accordo che esiste !
                                  i peggiori nemici del fotovoltaico sono gli speculatori edilizi perché costruiscono alveari di 15 piani anziché case di zero piani.

                                  Commenta


                                  • Originariamente inviato da uforobot Visualizza il messaggio
                                    Avevo dimenticato di chiedere...

                                    ... è possibile fare girare una elica ubicata dentro quel contenitore ?

                                    Se l'elica girasse anche di pochissimo, sarebbe la prova che l'etere esiste e pure io sarei d'accordo che esiste !
                                    In pratica tu chiedi di FERMARE l'etere? Ma se esso è il "reference frame", che muovendosi eserciterebbe la forza di gravità sarebbe come chiedere di sfruttare questa forza... (E le centrali idroelettriche la sfruttano in effetti!)

                                    La ricerca pura della verità fisica non si deve confondere coll'utilità. E' la sola curiosità, connaturata in noi, ad essere soddisfatta.

                                    Però non è detta ancora l'ultima parola sul moto verticale dell'etere. La difficoltà maggiore sono le interferenze delle onde kilometriche sulle microonde. I miei interferometri infatti danno segnali che ho identificato come trasmessi in quella gamma.
                                    https://youtu.be/ToyE70LXdUc

                                    La ricerca continua...

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                                    • Ciao a tutti
                                      leggendo sull'etere non bisogna scambiarlo per un semplice "venticello". Il vuoto assoluto è solo teorico. Come ho già scritto altrove ed è ciò che penso, è il motore della materia e ciò che l'agrega.

                                      Salutoni
                                      Furio57
                                      L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
                                      LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
                                      Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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                                      • Se si mettessero in ordine tutte le informazioni attuamente disponibili, sarebbe già un passo avanti.

                                        Dando uno sguardo al passato, tra tutte forse sarebbe stato preferibile seguire il modello classico della teoria di Lorentz, almeno fino alla pubblicazione della più completa RG.
                                        Il primo autore dei concetti sulla dilatazione temporale per traslazione fu Lorentz, ma in considerazione del fatto che egli assumeva un mezzo immobile nell'universo (e quest'immobilità non veniva confermata sperimentalmente), la sua teoria LET, che era priva di menzione riguardo a tensioni elastiche del mezzo, fu abbandonata definitivamente nel 1905 con la pubblicazione della RR di Einstein, che sostanzialmente scelse di postulare il principio che il mezzo è sempre in quiete rispetto ad ogni sistema di riferimento inerziale.

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                                        Einstein e Lorentz
                                        Quest'ultimo postulato di Einstein è quello che maggiormente creava problemi perchè essendo i sistemi di riferimento nell'universo tutti interconnessi tra loro (non esiste un sistema realmente isolato) era difficilmente accettabile che ogni sistema di riferimento inerziale possedesse un proprio mezzo sempre in quiete, comportando la necessità dell'esistenza di confini dei mezzi tra i diversi sistemi inerziali.

                                        Comunque in quel periodo Poincarrè criticò amichevolmente Lorentz riguardo al fatto che sarebbe stato meglio creare una teoria più fondamentale, che spiegasse la mancanza di rilevamento dell'etere, piuttosto che creare un'ipotesi dopo l'altra.
                                        Qualche anno dopo, Einstein introdusse la teoria innovativa con fisica a geometria quadrivettoriale minkowskiana (il continuum spaziotempo) richiedendo un certo sforzo di conversione da parte della comunità, ma che alla fine offrì una rappresentazione più precisa delle caratteristiche del campo, come la tensione che si manifesta come forza di gravità (che comportandosi come un'accelerazione altera caratteristiche di propagazione delle onde, orbite e velocità elettroniche).

                                        Le cose sono un po' cambiate negli ultimi 20 anni, con l'inizio della misurazione del movimento del mezzo attraverso osservazioni nel range delle microonde, effettuate da satelliti in orbita, distanti dalla superficie e dalla gravità del pianeta (riposto CMB rest frame)
                                        Le osservazioni ci hanno permesso di conoscere con esattezza velocità e direzione del sistema solare rispetto ad un qualsiasi punto fermo del mezzo (Sole-CMB: 369,5 +-3 Km/s).

                                        La cosa interessante è l'alterazione del tempo causata da una maggiore velocità e misurata dai satelliti gps che risulta essere in linea con le previsioni indicate da Lorentz riguardo ad un mezzo in quiete nell'universo e la corrispondenza sperimentale con le assunzioni della teoria della relatività ristretta è effettivamente solo una curiosa coincidenza.
                                        I sat GPS completano l'orbita ogni 12 ore, con un raggio di 26000Km. La dilatazione temporale nei sat gps corrisponde al rallentamento del tempo che si verifica tra un sistema in traslazione a 370,71 Km/s (la Terra, ? 369,52 + 302) e uno in traslazione a 370,73 Km/s (i sat gps che viaggiano su piano ortogonale al movimento prevalente) rispetto al campo in quiete, che casualmente coincide con la dilatazione che si verifica tra 0 e 3,8 Km/s.

                                        __________________________________________________ _____________________

                                        Con campo fermo rispetto alla terra (teoria Einstein): ? = 1 / ? 1 - (38002 / c2) = 1,000000000080333 x 86400 sec = 86400,00000694077 = 6,94 µsec/giorno

                                        Con campo in quiete nell'universo: Terra: 370715,8 m/s = 1,0000007645595 ------- Sat gps: 370735,3 m/s = 1,0000007646399
                                        La differenza di soli 20m/s tra i due sistemi genera uno scarto = 0,0000000000804 x 86400 sec = 0,00000694656 = 6,94 µsec/giorno

                                        Chiaramente i sat gps non viaggiano sempre sull'asse ortogonale, percui va fatto anche un calcolo per il movimento sul piano parallelo, che è molto complesso, ma per rendere l'idea possiamo semplificare dividendo il moto in settori da 1/4 di orbita, ottenendo così una discreta approssimazione:

                                        Moto parallelo rispetto al movimento del campo, Terra + sat = (1,000000780313994) +0,000000015754493 (rispetto a Terra) x 21600 sec = 0,0003402970695
                                        Moto parallelo, Terra - sat = (1,000000748965673) -0,000000015593827 x 21600 sec = -0,0003368266632
                                        Moto tangente, Terra/sat = (calc in precedenza) +0,0000000000804 x 43200 sec = 0,00000347328
                                        Totale differenza cumulata in 24h: 0,0000069436863 = 6,94 µsec/giorno

                                        Il tutto nei limiti di accuratezza della misura.

                                        __________________________________________________ ______________________________________________

                                        Inoltre è doveroso premettere che ognuno degli orologi presenti nei sat gps scandisce il tempo con uno scarto differente da satellite a satellite e tali scarti vengono corretti giornalmente poichè sussistono anche altre variabili non prevedibili.
                                        I dati dei satelliti mostrano uno scarto di picosecondi al secondo variabile ad ogni rilevamento effettuato ogni 16min, come visibile nella colonna 11, che genera scarti complessivi giornalieri nell'ordine di pochi nanosecondi (meno di 1/1000 di differenza rispetto alle frequenze previste ed impostate in default negli orologi cesio gps).

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                                        Purtoppo, temo serviranno altri 20 anni prima di scremare il vario ciarpame divulgativo, spesso ancora oggi utilizzato da docenti di molte università.

                                        Andando oltre, ora non riesco a intravedere altre possibilità che assumere questo sistema in quiete come il Sistema di riferimento privilegiato, a cui associare lo scandire del tempo assoluto (o tempo universale) necessario per effettuare trasformazioni di misure fra diversi sistemi in moto tra loro, indispensabili in un'epoca in cui ci avvicendiamo a viaggiare nello spazio.
                                        Il tempo "locale" terrestre differisce di un fattore di 0,0000007645595 per traslazione nel mezzo, ovvero sulla terra il tempo scorre più lentamente a causa della traslazione di 0,76 µsec ogni secondo. Naturalmente, lo scarto generato dalle accelerazioni va calcolato separatamente e sommato, che nel caso della gravità della terra è 0,0000000005289.

                                        Di conseguenza il tempo universale scorre più rapidamente di 0,7650885 µsec ogni secondo, rispetto al tempo scandito qui sulla terra.
                                        E' il tempo assoluto, perchè nel sistema di riferimento col mezzo a riposo, c'è la condizione per cui il tempo scorre alla massima velocità consentita dalle proprietà del campo. In tutti gli altri casi, traslazione o gravità, il tempo rallenta.
                                        Tuttavia potrebbe scorrere più veloce in una condizione dove la densità del mezzo è inferiore in ognuna delle tre dimensioni... condizione mai osservata, e motivo per il quale il campo è ritenuto isotropo.

                                        Mi scuso per la lunghezza del post resasi necessaria.
                                        Ultima modifica di max001; 19-01-2016, 22:23. Motivo: dati e calcoli ricontrollati

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                                        • Originariamente inviato da max001 Visualizza il messaggio
                                          Di conseguenza il tempo universale scorre più rapidamente di 0,7650885 µsec ogni secondo, rispetto al tempo scandito qui sulla terra.
                                          è un grande casino perché rispettivamente ad un osservatore esterno, la velocità dello scorrere del tempo dipende da 3 fattori fondamentali che si influenzano uno con l'altro.
                                          1. la velocità del trascorrere del tempo rallenta per causa della velocità (rallentamento insignificante per velocità molto inferiori a c)
                                          2. la velocità del trascorrere del tempo rallenta per causa della accelerazione di gravità
                                          3. la velocità del trascorrere del tempo rallenta per causa di banale accelerazione inerziale
                                          Esiste una altezza precisa del satellite in cui l'aumento del trascorrere del tempo (per causa della bassa gravità) compensa perfettamente la diminuzione del trascorrere del tempo (per causa della velocità); per cui in queste speciali condizioni le lancette di 2 orologi ubicati uno sul satellite e uno sulla superficie della Terra corrono alla medesima velocità.

                                          Inoltre quel 0,7650885 è lentissimamente in aumento perché l'universo si sta lentamente dilatando sempre più.

                                          e ci credo che è scoppiato il big bang !
                                          Perché prima del big bang la dilatazione era estrema e il tempo correva a velocità infinita o quasi; dopo un tempo infinito tutto diventa matematicamente probabile, anche il big bang.

                                          Per quanto riguarda l'elica si sa che nel vuoto (e con il vento dell'etere) non gira, ma la mia non era una persa in giro infatti ipotizzavo di pensare ad un'elica fatta di materiale speciale oppure non è neanche fatta di un materiale ma si tratta di puro magnetismo o elettrostatica.
                                          i peggiori nemici del fotovoltaico sono gli speculatori edilizi perché costruiscono alveari di 15 piani anziché case di zero piani.

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                                          • Non è poi così complicato. Attenzione perchè quel 0,7650885 non aumenta anche se l'universo si dilata.

                                            Quel fattore è semplicemente il rallentamento rispetto ad un punto fermo del campo, e ipotizzando una dilatazione della struttura del mezzo, anche il riferimento iniziale, cioè il tempo scandito all'interno di un sistema con il mezzo in quiete si modifica.

                                            Perciò in tal caso il tempo scorrerebbe diversamente a qualsiasi valore di v/c, e se tra 1 miliardo di anni facessimo un confronto tra un sistema in quiete rispetto al mezzo e il nostro sistema Terra che trasla a 370,71 Km/s, la variazione è sempre di 0,7650885.


                                            Per quanto riguarda un possibile esperimento sulla resistenza del mezzo alla traslazione, in linea di principio è possibile, ma la resistenza che si manifesta in direzione del moto, alla velocità a 370Km/s è nell'ordine di 0,8 milionesimi di N*Kg. Questo impulso va poi corretto relativamente al fattore tempo del sistema in moto, che quindi risulterà un po' superiore (x + (x*0,00000076)).


                                            dimenticavo
                                            Esiste una altezza precisa del satellite in cui l'aumento del trascorrere del tempo (per causa della bassa gravità) compensa perfettamente la diminuzione del trascorrere del tempo (per causa della velocità); per cui in queste speciali condizioni le lancette di 2 orologi ubicati uno sul satellite e uno sulla superficie della Terra corrono alla medesima velocità.
                                            Si, se la Terra fosse ferma rispetto al mezzo il ragionamento è valido. Ma siccome la terra si muove verso una certa direzione, ci sono degli istanti in cui i sat gps (esempio di uno che si muove sul piano parallelo alla direzione) viaggiano a 370 + 3,8km/s (il tempo per loro rallenta di un po'), in altri istanti a 370 - 3,8km/s (per loro aumenta un po'), ed altri ancora a 370 + 0,02km/s (rallenta un po'). Di conseguenza il tempo su un sat non potrà mai essere scandito uguale alla terra ad ogni istante... ed è appunto quello che si verifica.
                                            Lo scarto di tempo, per essere sempre uguale, richiede una differenza di velocità costante, che potrebbe essere per un ipotetico sat che si muove sempre sul piano ortogonale alla direzione, ma nessuno dei sat è impostato per mantenere sempre quell'assetto.
                                            Ultima modifica di max001; 20-01-2016, 16:51.

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                                            • errata c

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                                              Di conseguenza il tempo universale scorre più rapidamente di 0,7650885 µsec ogni secondo, rispetto al tempo scandito qui sulla terra.
                                              mi sono reso conto che ho articolato male la frase e il contenuto generale risulta scorretto.
                                              Per trovare lo scarto di tempo partendo dal nostro tempo locale terrestre va fatto un calcolo inverso: 1 - (1 / 1,0000007650885) = 0,0000007650879
                                              Ne deriva che:

                                              Il tempo assoluto scorre più rapidamente di 0,7650879 µsec ogni secondo, rispetto al tempo scandito qui sulla terra.

                                              Oppure per far coincidere il tempo di scala con il fattore, così da evitare confusione, si può affermare che:

                                              Il tempo scandito sulla Terra scorre più lentamente di 0,7650885 µsec al secondo rispetto al tempo assoluto.

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                                              • Io osservatore sono sulla spiaggia e sono le ore 9.00.

                                                Dopo un'ora guardo il mio orologio da polso, pardon... guardo il mio telefonino, e vedo che sono esattamente le ore 10.00.

                                                Durante quell'ora, io osservatore ero sottoposto ad una accelerazione di gravità di 9,8 metri/sec2, quindi g=9,8

                                                Durante quell'ora io osservatore osservavo una zona lontana mediante telescopio, so che in quella zona lontana g=0.

                                                Voglio calcolare quanto tempo è passato per un alieno ubicato in quella zona, durante quella mia ora.

                                                dalla legge della gravitazione universale.
                                                g=(G*massa)/raggio2

                                                inversamente
                                                raggio=RadiceQuadrata(G*massa/g)

                                                Siccome avevo scritto che in quella zona lontana g=zero sostituisco g con zero
                                                raggio=RadiceQuadrata(G*massa/0)

                                                raggio=infinito
                                                ----------------------
                                                ----------------------
                                                una equazione della relatività stabilisce che

                                                raggio = ((tempo/to)-1) *c2/go

                                                dove tempo è il tempo che vorrei calcolare
                                                to è il tempo dell'osservatore che nel mio caso specifico è 1 ora
                                                c è la velocità della onde elettromagnetiche che è considerata una costante
                                                go è l'accelerazione di gravità che subisco io osservatore, nel mio caso particolare 9,8

                                                -----------
                                                -----------
                                                inversamente
                                                tempo=(((raggio*go)/c2)+1)*to

                                                sostituisco le variabili con i valori numerici

                                                tempo=(((infinito*9.8)/9*1016)+1)*3600

                                                tempo = infinito

                                                ---------------------
                                                Questo dimostra che dove g è zero il tempo scorre a velocità infinita

                                                Questo dimostra che dove g è zero tutto diventa probabile

                                                Questo dimostra che dove g è zero scoppia il BIG BANG

                                                ---------------------

                                                Fortunatamente non è possibile realizzare g zero; fosse stato possibile, qualche pazzo terrorista invece di progettare la bomba a fusione nucleare avrebbe progettato di fare una zona con g uguale a zero (che è peggio).
                                                i peggiori nemici del fotovoltaico sono gli speculatori edilizi perché costruiscono alveari di 15 piani anziché case di zero piani.

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                                                • raggio = ((tempo/to)-1) *c2/go
                                                  La variazione del tempo per gravità non si calcola mai sull'anticipo.
                                                  Si parte sempre da un intervallo di tempo x e si va a calcolare il rallentamento causato dal campo gravitazionale.
                                                  In assenza del campo gravitazionale il tempo iniziale di riferimento x non subisce dilatazioni.
                                                  La relazione relativistica che cerchi è questa:

                                                  tempo = tempo(senza gravità) / 1 + 2?/c2

                                                  Per calcolare l'anticipo di frequenza di un orologio situato molto distante dalla gravità, rispetto ad uno sulla terra, si deve calcolare il ritardo di entrambi i sistemi e fare la semplice differenza.

                                                  Dire che dove g=0 diventa probabile tutto, non è supportato da alcun riscontro oggettivo.

                                                  Il tempo
                                                  In questo nostro universo non esiste il "tempo fermo" e nemmeno il "tempo infinito". Esiste solo il tempo, che altro non è che il susseguirsi degli eventi.
                                                  Ad un confronto tra due sistemi di riferimento, esso può scorrere in misura più o meno veloce, dipendentemente dalle variabili ormai note. Ma teniamo presente che il tempo è un concetto che consiste solo alla materia, tramite il quale è scandito il periodo dei processi chimico-fisici.

                                                  Anche se l'universo si espandesse, la diminuzione di densità della struttura del campo comporterebbe la diminuzione di resistenza alla traslazione.
                                                  E cosa succederebbe?
                                                  Ci sarebbe un incremento sia della velocità di propagazione delle onde em, ma proporzionalmente, anche della velocità orbitale degli elettroni:
                                                  Tutti i processi chimico-fisici scorrono dunque più velocemente, dalla degradazione dei materiali, al deperimento cellulare, e anche la velocità degli impulsi bioelettrici trasmessi nelle reti neuronali di un cervello (il nostro pensiero).
                                                  Dunque per qualsiasi osservatore all'interno dell'universo, il tempo è invariante rispetto a questa dilatazione omogenea su scala cosmica. Egli vivrebbe una vita scandita dallo stesso numero di cicli cellulari e, nella propria percezione, lo stesso periodo di tempo.
                                                  Ultima modifica di max001; 23-01-2016, 13:45.

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                                                  • Originariamente inviato da max001 Visualizza il messaggio
                                                    La variazione del tempo per gravità non si calcola mai sull'anticipo.
                                                    Invece si calcola in anticipo altrimenti la fisica non serve a niente e senza calcoli non era possibile che la Nasa andava sulla Luna.



                                                    Originariamente inviato da max001 Visualizza il messaggio
                                                    tempo = tempo(senza gravità) / 1 + 2?/c2
                                                    Questa equazione te la sei inventata tu e quindi non dimostra niente




                                                    Originariamente inviato da max001 Visualizza il messaggio
                                                    Dire che dove g=0 diventa probabile tutto, non è supportato da alcun riscontro oggettivo.
                                                    è supportato dal calcolo delle probabilità, inoltre non c'è riscontro oggettivo del contrario.




                                                    Originariamente inviato da max001 Visualizza il messaggio
                                                    Dunque per qualsiasi osservatore all'interno dell'universo, il tempo è invariante rispetto a questa dilatazione omogenea su scala cosmica. Egli vivrebbe una vita scandita dallo stesso numero di cicli cellulari e, nella propria percezione, lo stesso periodo di tempo.
                                                    Questo è giusto, ma rimane il fatto che un osservatore esterno vedrebbe un big bang dove g è uguale zero (velocità delle onde elettromagnetiche permettendo e qualità del telescopio permettendo).



                                                    Gli universi sono infiniti ma gli astronomi non possono vederne neanche uno perché le onde elettromagnetiche di un altro universo non sono ancora arrivate a noi.
                                                    https://it.wikipedia.org/wiki/Flusso_oscuro
                                                    i peggiori nemici del fotovoltaico sono gli speculatori edilizi perché costruiscono alveari di 15 piani anziché case di zero piani.

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                                                    • Originariamente inviato da uforobot Visualizza il messaggio
                                                      Invece si calcola in anticipo altrimenti la fisica non serve a niente e senza calcoli non era possibile che la Nasa andava sulla Luna... Questa equazione te la sei inventata tu e quindi non dimostra niente
                                                      Sei incappato in un errore elementare. Il rallentamento del tempo all'interno di un campo gravitazionale si calcola sempre a partire dal tempo non soggetto a campi gravitazionali.
                                                      Nota bene che non escludo sia possibile calcolare la differenza di tempo inserendo direttamente i due delta con una formula specifica. Ma il principio del calcolo è sempre lo stesso: La differenza che si manifesta tra il RALLENTAMENTO di un sistema di riferimento A e il rallentamento di un sistema B.

                                                      Non so per chi tu mi abbia preso, ma la relazione che ti ho indicato è esattamente quella della dilatazione del tempo per campi gravitazionali integrata nella RG che è la base di calcolo ufficialmente utilizzata nella programmazione di frequenza degli orologi sat gps.

                                                      è supportato dal calcolo delle probabilità, inoltre non c'è riscontro oggettivo del contrario.
                                                      Il riscontro oggettivo del contrario invece c'è. Il rallentamento non è legato esclusivamente al campo gravitazionale, ma anche ad altri fattori correlati alle proprietà intrinseche del mezzo (che il tuo ragionamento, nell'invertire la formula del raggio, non tiene conto).

                                                      Prima obiezione, dove g è molto vicino allo 0, il tempo non scorre secondo quanto ci si dovrebbe aspettare con una base di scala con g=0=velocità infinita.
                                                      Seconda obiezione, la velocità massima (un dato legato al tempo) di propagazione delle onde em è un limite indipendente da campi gravitazionali.
                                                      In caso contrario la luce emessa da una stella che noi vediamo di notte, dovrebbe passare da regioni di spazio con g molto prossimo allo 0 (con tempo che scorre velocissimo) e di conseguenza raggiungere il nostro pianeta in pochi secondi, invece impiega miliardi di anni.
                                                      Anche ipotizzando il contrario, ovvero che la luce in quelle regioni rallenta quasi fino a zero (scorrendo il tempo quasi all'infinito) non corrisponde al comportamento della luce che osserviamo. La luce si propaga sempre a c, che è una velocità determinata dalle proprietà del mezzo, e IN PARTE condizionata dai campi gravitazionali (e magnetici).

                                                      Gli universi sono infiniti ma gli astronomi non possono vederne neanche uno perché le onde elettromagnetiche di un altro universo non sono ancora arrivate a noi.
                                                      Noi vediamo fino all'orizzonte cosmico, analogamente all'orizzonte del mare. Di tutto ciò che vi è oltre non sappiamo nulla... oltre certe distanze, le vibrazioni elettromagnetiche del mezzo, diventano così fievoli da non essere più percepibili. Ergo, ti aspetti delle onde che non arriveranno mai perchè troppo distanti.
                                                      Ultima modifica di max001; 25-01-2016, 21:15.

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                                                        Prima obiezione, dove g è molto vicino allo 0, il tempo non scorre secondo quanto ci si dovrebbe aspettare con una base di scala con g=0=velocità infinita.
                                                        Seconda obiezione, la velocità massima (un dato legato al tempo) di propagazione delle onde em è un limite indipendente da campi gravitazionali.
                                                        In caso contrario la luce emessa da una stella che noi vediamo di notte, dovrebbe passare da regioni di spazio con g molto prossimo allo 0 (con tempo che scorre velocissimo) e di conseguenza raggiungere il nostro pianeta in pochi secondi, invece impiega miliardi di anni.
                                                        Mi sembra di capire che non hai il senso della misura perché l'equazione per calcolare l'incremento dello scorrere del tempo (per causa della bassa gravità) contiene C2 che è un valore molto molto grande, è circa 9*1016.

                                                        Ne consegue che nello spazio intergalattico quell'incremento è poco rilevante per causa di C2.

                                                        Se g è uguale a 0,0000000000000000000000000000000000000000000001 allora incremento comincia a diventare davvero importante, ma per quel valore sarebbe necessario guardare al di fuori dell'universo visibile, sempre supponendo che là nel frattempo non sia esploso un'altro big bang estraneo per causa del fatto che g è troppo vicino allo zero.
                                                        i peggiori nemici del fotovoltaico sono gli speculatori edilizi perché costruiscono alveari di 15 piani anziché case di zero piani.

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                                                          Mi sembra di capire che non hai il senso della misura perché l'equazione per calcolare l'incremento dello scorrere del tempo (per causa della bassa gravità)...
                                                          Però la tua insistenza fa dubitare sul fatto che tu abbia compreso la teoria in generale.
                                                          Hai dato una controllata dopo che ti ho detto dov'è l'errore del tuo ragionamento? Pare di no, sei tornato all'attacco con la stessa argomentazione.

                                                          Se ragioni bene sulla relazione sopra (che se cerchi tramite google puoi trovare in diversi siti anche italiani come questo, penso tu sia capace di cercare le informazioni che ti servono...):

                                                          tempocon gravità = temposenza gravità / 1 + 2?/c2

                                                          Puoi notare che vi è il 1+ che non consente mai al tempo di scorrere più velocemente di temposenza gravità.
                                                          2 phi è un valore che quando si equivale a c2 da come risultato 1/(1+(-1) = 0 = tempo che sotto quella forza di gravità scorre a 0 (rallentamento del 100%).

                                                          Se phi è nullo = gravità zero, il risultato è 1/(1+0) = 1 = il tempo con 0G scorre sempre a 1

                                                          I due valori sono gli estremi di scala.

                                                          Se g è uguale a 0,0000000000000000000000000000000000000000000001 allora incremento comincia a diventare davvero importante, ma per quel valore sarebbe necessario...
                                                          Ti sei fissato in quest'ottica fallace proprio perchè poni come base di ragionamento una formula derivata che calcola a partire dai delta (se vuoi riportala che la guardiamo).

                                                          Ma sarebbe sufficiente riflettere sulle asimmetrie rispetto alle osservazioni empiriche per metterti già il fortissimo dubbio;
                                                          Se a 2G il tempo scorre 2 miliardesimi (circa) più lentamente che a 1G,
                                                          e a 0,25G (una misura a caso, confermata dai satelliti a 6500Km di altezza) scorre 0,0082 miliardesimi circa più velocemente che a 1G,
                                                          per quale ignoto motivo scendendo sotto i 0,25G (abbi il senso della misura: da 0,25 -> 0 è un breve intervallo) si dovrebbe manifestare un'impennata repentina dell'accelerazione verso infinito?
                                                          Prova a immaginarla, è una curva molto aperta (quasi una linea retta) da (n)G a 0,25G, e poi ad un certo punto cambia direzione di 90°? (come si suol dire: parte per la tangente)
                                                          Ultima modifica di max001; 05-02-2016, 15:49.

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                                                            ...
                                                            Lo scarto di tempo, per essere sempre uguale, richiede una differenza di velocità costante, che potrebbe essere per un ipotetico sat che si muove sempre sul piano ortogonale alla direzione, ma nessuno dei sat è impostato per mantenere sempre quell'assetto.
                                                            Ciao max001, sapresti spiegare anche -in parole povere- perché nessun satellite è impostato così?
                                                            Oppure, da cosa dipende la scelta di un'orbita per un dato satellite.

                                                            AM

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                                                            • Ciao Al, i satelliti gps mantengono delle orbite fisse rispetto all'asse terrestre, come raffigurato in questa immagine:




                                                              La direzione del movimento traslatorio invece è leggermente inclinata rispetto all'asse di rotazione:


                                                              Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   gps_sat1.png 
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ID: 1954726


                                                              Si faceva l'ipotesi di un satellite che mantenesse uno scarto di tempo costante rispetto alla terra "ad ogni istante".

                                                              Questa condizione necessita di velocità di traslazione nello spazio sempre costanti, in entrambi i sistemi di riferimento.
                                                              Per ottenere una velocità del satellite sempre costante rispetto al campo cosmologico (mentre nel frattempo orbita anche intorno alla terra), esso dovrebbe mantenersi sempre sul piano ortogonale alla direzione dei 370Km/s.
                                                              E' un assetto indipendente rispetto all'asse su cui la terra ruota ogni 24h, e per questo motivo l'inclinazione di questo piano ortogonale (rispetto alla terra) varia continuamente durante le 24 ore del giorno.

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