Cella di Mayer PARTE SECONDA - EnergeticAmbiente.it

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Cella di Mayer PARTE SECONDA

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  • Originariamente inviato da zintolo Visualizza il messaggio
    quarto ed ultimo file

    Ciao, Bruno . Visto già da qualche mese . Qualcuno offre soldi solo per vedere il contenuto delle scatolette , in particolare del "VIC" .
    A quanto pare però si tratta dell'ultimo modello di automobile convertita mai terminata e quindi non funzionante .
    Mi stò facendo un'idea particolare del sistema Meyer , in realtà si tratterebbe di un sistema che crea un liquido con molte microbollicine di idrogeno-ossigeno combustibile ( almeno quello che viene proposto nei suoi ultimi brevetti ) disciolte in acqua ( ricordate l'acqua bianca lattiginosa ), questo liquido viene spruzzato da appositi iniettori quelli mostrati da Meyer stesso e con un pre-trattamento tramite quell'aggeggio con le bobine e laser ( servirebbe a far rimanere allo stato gassoso l'idroxy durante la compressione da iniezione ) nella camera di combustione del motore a scoppio e fatto esplodere tramite l'utilizzo di quelle candele che i replicatori chiamano "Water Sparkplug" ( cercate su youtube le sperimentazioni )
    YouTube - Broadcast Yourself.

    YouTube - Cold Fusion Plasma 9

    In questa maniera non sarebbe necessaria l'elettrolisi in overunity dell'acqua o comunque sarebbe molto diminuita la quantità di idroxy necessario .




    Ciao

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    • Originariamente inviato da wfcross Visualizza il messaggio
      In questo caso... la cosa cambia, è possibile ordinare il kit ?
      Originariamente inviato da kalos66 Visualizza il messaggio
      Ciao , ma questo PCB ed i relativi componenti dov'è in vendita ( se lo è ) ??
      Sinceramente non saprei, comunque provate a vedere su questo sito:Stomping in Clown Shoes (where demons fear to tread)

      Ciao!!!!!!!!!!!!!!
      La teoria è quando si sa tutto e niente funziona.
      La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perchè.
      In questo caso, abbiamo messo insieme la teoria e la pratica:
      non c'è niente che funziona... e nessuno sa il perchè!"
      Albert Einstein

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      • Originariamente inviato da kalos66 Visualizza il messaggio
        Mi stò facendo un'idea particolare del sistema Meyer , in realtà si tratterebbe di un sistema che crea un liquido con molte microbollicine di idrogeno-ossigeno combustibile ( almeno quello che viene proposto nei suoi ultimi brevetti ) disciolte in acqua ( ricordate l'acqua bianca lattiginosa ), questo liquido viene spruzzato da appositi iniettori quelli mostrati da Meyer stesso e con un pre-trattamento tramite quell'aggeggio con le bobine e laser ( servirebbe a far rimanere allo stato gassoso l'idroxy durante la compressione da iniezione ) nella camera di combustione del motore a scoppio e fatto esplodere tramite l'utilizzo di quelle candele che i replicatori chiamano "Water Sparkplug" ( cercate su youtube le sperimentazioni )
        YouTube - Broadcast Yourself.

        YouTube - Cold Fusion Plasma 9

        In questa maniera non sarebbe necessaria l'elettrolisi in overunity dell'acqua o comunque sarebbe molto diminuita la quantità di idroxy necessario .




        Ciao
        Ciao Kalos. Anch'io penso a qual'cosa di simile, l'estate scorsa avevo iniziato a
        fare arrivare acqua in miscela con HHO attraverso un tubo collegato con l'aspirazione della mia auto, senonchè ho sostituito il rail dell'inizione dell'impianto a gpl (250 euro) perchè a quanto pare entrava acqua nel rail.
        Sostituito il rail ho scollegato l'impianto, ma appena potrò proverò nuovamente con uno scooter 4 tempi o con un elettrogeneratore.

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        • Ciao kalos66, è quello che avevo pensato anche io ma con un ragionamento inverso, partendo dalle affinità che avevo notato con il Joshua Pipe.

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          • Originariamente inviato da zintolo Visualizza il messaggio
            Ciao kalos66, è quello che avevo pensato anche io ma con un ragionamento inverso, partendo dalle affinità che avevo notato con il Joshua Pipe.
            Interessante accostamento .... c'è un brevetto di Meyer relativo ad un riscaldatore e ad un reattore di spinta che somiglia effettivamente ad un tubo Rankin Vortex dove viene iniettato idroxy e combustibile . In questa maniera il tubo Rankin generebbe spinta o calore ?? normalmente raffredda le parti ma in questo caso cosa accadrebbe ??

            Bene , perhè non approfondisci l'argomento ??

            Ciao

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            • kalos, il reattore di cui parli è quello che ho allegato, vero?

              Un reattore simile ha avuto una sovvenzione di un milione di dollari dalla marina americana nel 2003. L'idea originale è una Jirnov Vortex Engine: http://www.californiaspaceauthority....pr060615-2.pdf che ha avuto la sovvenzione a nome General Vortex Energy - Engine Efficiency with Lower Emissions .
              La turbina è stata realizzata come prototipo da 25kW e 125kW, gira fra i 1800 ed i 3600rpm e, al contrario del solito Ranque-Hilsch crea una zona fredda esterna (quindi un risparmio energetico, di evitano dissipazioni) ed una camera di combustione interna al primo vortice, con efficienze dichiarate dell'ordine del 70% (!!!). Per dimostrarne il risultato, la cupola esterna della camera di combustione venne realizzata in plastica, e sebbene in uscita i gas superassero i 3000°C, la cupola non si sciolse.

              Un appunto utile riguardo la Joshua pipe che potrebbe tornare utile anche qui: Acqua + HHO bruciano meglio se l'ambiente è in depressione. Quindi potrebbe essere stato variata la fasatura del motore.
              File allegati

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              • Ciao ragazzi , date una occhiatina alla discusione 41 dal basso verso l'alto di questo sito :

                Versione tradotta della pagina http://linux-host.org/energy/scontent1.htm (BETA)

                Commenta


                • Originariamente inviato da pancia 37 Visualizza il messaggio
                  Ciao ragazzi , date una occhiatina alla discusione 41 dal basso verso l'alto di questo sito :

                  Versione tradotta della pagina http://linux-host.org/energy/scontent1.htm (BETA)
                  Ciao, sarebbe interessante leggere la discussione ma dovresti togliere quella fastidiosa traduzione e inoltre indicare il link diretto non è facile contare le discussioni .
                  Magari metti il titolo della discussione .
                  Grazie

                  Ciao

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                  • la discusione è questa :

                    Puharich Paper/TITLE>

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                    • Originariamente inviato da pancia 37 Visualizza il messaggio
                      la discusione è questa :

                      Puharich Paper/TITLE>
                      Ora ok .... , si il sistema Puharich è quello su cui si basa il sistema Meyer ; interessante il calcolo dell'efficienza .

                      Ciao

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                      • un thread da tenere d'occhio: Stevie's succes running his engine on 100% hydroxy!!!!!!!!!!!!

                        altri thread del sito:
                        Stan Meyer's hydrogen fracturing process using Lasers
                        The final step towards running an engine on Hydroxy
                        meyers laser energy injection

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                        • Ciao , li tengo sempre d'occhio da molto tempo .
                          Interessante video :
                          YouTube - Wasser / Water Explosion - Free Energy

                          Ciao

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                          • kalos, mi ricollego alla tua frase nell'altro thread (http://www.energeticambiente.it/sist...#post118880314 ): "Il laser ( a frequenza precisa ) serve ad agevolare la separazione fra idrogeno ed ossigeno".
                            Meyer parla di GaAs, quindi IR o FIR, sui 850nm o giù di lì, mentre solitamente (vedi allegati qui: http://www.energeticambiente.it/sist...#post118880203 ) si utilizzano UV ( B o C ) a questo scopo.
                            C'è qualche informazione più specifica sulle lunghezze d'onda? Ho visto alcune applicazioni di FIR per indebolire i legami OH in giro per la rete..

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                            • Originariamente inviato da zintolo Visualizza il messaggio
                              kalos, mi ricollego alla tua frase nell'altro thread (http://www.energeticambiente.it/sist...#post118880314 ): "Il laser ( a frequenza precisa ) serve ad agevolare la separazione fra idrogeno ed ossigeno".
                              Meyer parla di GaAs, quindi IR o FIR, sui 850nm o giù di lì, mentre solitamente (vedi allegati qui: http://www.energeticambiente.it/sist...#post118880203 ) si utilizzano UV ( B o C ) a questo scopo.
                              C'è qualche informazione più specifica sulle lunghezze d'onda? Ho visto alcune applicazioni di FIR per indebolire i legami OH in giro per la rete..
                              Ciao, l'unica indicazione in lunghezze d'onda che ho trovato nei documenti di Meyer è 935nm , però non sò se si riferisce ai dioodi laser o a qualche fotoaccoppiatore ; comunque è interessante che lui usasse matrici laser per "migliorare" la dissociazione del gas prodotto , come hai giustamente collegato tu a studi sistematici universitari .
                              Ciao

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                              • kalos,
                                935nm rientra nel FIR (far infra red) e dello spettro emesso dai led a Gallio Arsenico, quindi tutto torna. Stasera faccio qualche ulteriore ricerca in merito, nel frattempo sottolineo alcuni passaggi del pdf che allego (pag 81 di 240):

                                Pulsed potential impacts on the polarized, aligned water molecule not only extend its electronsphere, raising its quantum state, but also affect the photoelectron yield of the water, in effect rendering it more susceptible to photodissociation than it is in a normal ground state. With photon emission occuring from Oxygen upon liberation, the quantum efficiency of photolysis becomes greater than one, with each dissociated water molecule triggering the dissociation of others. The peak absorption point of this photosensitivity is believed to be in the Infrared, around 900nm, which does not correspond with that of normal water, which is in the UV portion of the spectrum.
                                Quindi una sinergia delle coils (campo magnetico che allinea le molecole) e della luce (passami il termine) a frequenze determinate e diverse dal solito in quanto diverso è lo stato dell'acqua. Mi viene in mente quello che (vado a memoria, potrei sbagliarmi) è il capitolo sette dei fondamenti di chimica adronica di Santilli.


                                Electrical resonance occurs with in the circuit between the RCC coils and VIC transformer, and also within the Cell, between the tubular electrodes, while there also appears to be an acoustic resonance at work. There may be a phase relationship between these three resonant phenomena.
                                Avevo trovato uno studio universitario in cui appariva uno schema molto simile a quello di Meyer, senza mai citarlo. Spero di ritrovarlo presto.


                                The acoustic factors could be as simple as vibrating gas bubbles loose from the electrode surface faster, thereby exposing more effective surface area per unit time. Whatever else applies, this is probably also happening. Another possibility strongly indicated by the dynamics of the process is that a standing acoustic wave arises between the electrodes, inhbiting ion transport and delaying dielectric breakdown until higher potentials are eached.
                                La prima ipotesi è quella che ho sempre supposto anche io. Minimo dispendio energetico per avere il più veloce distacco possibile di HHO dagli elettrodi, avendo così la massima superficie disponibile. Sulla seconda ipotesi non saprei fare ipotesi, nè francamente ho mai cercato studi scientifici al riguardo.


                                Other researchers (Keely, et al) have reported phonodissociation of water at various acoustic frequencies, as low as 42.8 Khz; other harmonics may also be possible and at work in this system.
                                Qui parla di cavitazione secondo me, dove avviene una rapida produzione di vari ioni, ma tutti dalla vita piuttosto breve. Inoltre per avere risonanza a 43kHz gli elettrodi devono essere della barbie..


                                Indications are that the VIC and RCC coils in the circuit behave in the same relationship as coils in the Bearden Motionless Electromagnetic Generator, and that currentless potential is switched in an analogous manner, with the water serving as the 'degenerate semiconductor'. The voltage potential is pulsed at rates inside the relaxation time of the water, and similar effects are observed.
                                Ecco, questo parallelo non lo avevo mai fatto, e dovrei rivedermi un attimo il Bearden per ricordare bene supposto il principio di funzionamento (lo ricordo solo strutturalmente). Qualche idea?

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                                  kalos,
                                  935nm rientra nel FIR (far infra red) e dello spettro emesso dai led a Gallio Arsenico, quindi tutto torna. Stasera faccio qualche ulteriore ricerca in merito, nel frattempo sottolineo alcuni passaggi del pdf che allego (pag 81 di 240):


                                  Ecco, questo parallelo non lo avevo mai fatto, e dovrei rivedermi un attimo il Bearden per ricordare bene supposto il principio di funzionamento (lo ricordo solo strutturalmente). Qualche idea?
                                  Ciao, dove hi trovato quel pdf riassuntivo ?? io che riesco a sbirciare ovunque non lò mai visto .

                                  Sul tempo di rilassamento dell'acqua c'è questo interessante articolo di una replica della cella meyer ad opera di un'universita Lettone che avevo allegato forse l'anno scorso in questo forum .
                                  Comunque la chiave di tutto è la risonanza tra la cella ed il circuito di alimentazione e accoppiamento ; questo creerebbe delle oscillazioni che favorirebberò la "voltelettrolisi" senza consumo di energia ( apparentemente ) .

                                  Ciao
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                                  • kalos,
                                    anche il mio google è piuttosto allenato! eccoti il link: Run Car on Water - stanley meyer resonant electrolysis cell system collection

                                    Del pdf che hai allegato mi pare vi siano due punti fondamentali che riporterei qui:
                                    There is no ground potential on the secondary coils side.
                                    Tutti i reattori che ho visto hanno sempre la massa in comune con il circuito pilota.

                                    The pulse frequency of control circuit must be higher than the dipole relaxation time in WFC to prevent the conduction current; The dipole relaxation time in water is about 10 ps, but in our experiments this time is much more longer (only above 1 MHz), what gives chance to create an electronic pulse generator on up to 10 MHz.
                                    Riguardo le forme d'onda per la Meyer, anche guardando i brevetti della Xogen che sono la continuazione del lavoro di Meyer (vedi parte centrale ed allegati di questo mio post: http://www.energeticambiente.it/sist...#post118871404 ), direi che è indicativamente quella in ogni situazione vista.

                                    Riporto qui anche questo link, sempre utile: Magnetic and electric effects on water
                                    High electric fields affect hydrogen bonding in an anisotropic manner, hydrogen bonds being strengthened along the field but weakened orthogonal to the field. Electric fields also lower the dielectric constant of the water, due to the resultant partial or complete destruction of the hydrogen-bonded network.
                                    Allego uno studio della Sapienza di Roma sulle modifiche permanenti dell'acqua sottoposta a circuiti risonanti (non strettamente legato a Meyer, ma utile).
                                    File allegati

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                                    • Un breve accenno sul gun gas che non ho ancora trovato in questo thread:
                                      I diodi GaAs hanno un forward voltage medio di cirda 1,7V, mentre le resistenze di carico in figura sono 5 array da 16 resistenze da 22ohm (rosso rosso nero oro), e sembrano essere tutte in parallelo (anello positivo sopra, negativo sotto, a collegare tutti gli array fra loro, come da foto http://img263.imageshack.us/img263/8...sgun569wz8.jpg ). Ora, ipotizzando 100mA per diodo, abbiamo un'alimentazione a 3,9V e 8A. Perchè?
                                      Perchè dissipare 17,6W in resistenze invece di alimentare a 12V ponendo i diodi in serie e quindi dissipando pochissimo in calore tramite resistenze? 3,9V (o 4V che siano) derivano da..? sono stati scelti perchè a disposizione dove..?

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                                      • forse le impedenze delle bobine sono in serie a i diodi.......vengono pilotati in modo impulsivo(viene sfruttato il picco di lenz delle bobine sui diodi led)??????? Mistero
                                        Poi il tubo è originale di Mayer?
                                        Framoro...

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                                        • Originariamente inviato da zintolo Visualizza il messaggio
                                          kalos,
                                          anche il mio google è piuttosto allenato! eccoti il link: Run Car on Water - stanley meyer resonant electrolysis cell system collection

                                          Allego uno studio della Sapienza di Roma sulle modifiche permanenti dell'acqua sottoposta a circuiti risonanti (non strettamente legato a Meyer, ma utile).

                                          Ciao, questi articoli li conosco , per quanto riguarda i led "laser" , evidentemente risultava conveniente usare questo tipo di collegamento ..... comunque non bloccarti su questo aggeggio è solamente una finezza .

                                          Ciao

                                          Commenta


                                          • Ciao kalos,
                                            prima, leggendo il post nell'altro thread riguardo il "decalcificatore", (non chiedermi come) mi è venuto in mente di vecchi studi (siamo nelle prime decadi del secolo scorso) sulla trasformazione del paraidrogeno in ortoidrogeno, ovvero su molecole biatomiche di idrogeno che normalmente hanno spin opposto, e sotto l'effetto di campi magnetici possono avere spin uguale, divenendo molto più reattive. Era un trucco usato per stivare l'idrogeno liquido in modo sicuro ma avere la massima reattività al momento della combustione. Ricordo anche l'uso di infrarossi, anche se al momento mi sfugge la loro funzione. Però tutto tornerebbe. Che ne pensi? Domani provo a cercare qualcosa con NMR o cose simili.
                                            So che è una finezza inutile al momento, ma mi incuriosisce.

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                                            • Originariamente inviato da zintolo Visualizza il messaggio
                                              Ciao kalos,
                                              prima, leggendo il post nell'altro thread riguardo il "decalcificatore", (non chiedermi come) mi è venuto in mente di vecchi studi (siamo nelle prime decadi del secolo scorso) sulla trasformazione del paraidrogeno in ortoidrogeno, ovvero su molecole biatomiche di idrogeno che normalmente hanno spin opposto, e sotto l'effetto di campi magnetici possono avere spin uguale, divenendo molto più reattive. Era un trucco usato per stivare l'idrogeno liquido in modo sicuro ma avere la massima reattività al momento della combustione. Ricordo anche l'uso di infrarossi, anche se al momento mi sfugge la loro funzione. Però tutto tornerebbe. Che ne pensi? Domani provo a cercare qualcosa con NMR o cose simili.
                                              So che è una finezza inutile al momento, ma mi incuriosisce.
                                              I campi magnetici non hanno effetto solamente sull'idrogeno , ma sopratutto sull'ossigeno che è un gas paramagnetico , l'effetto è duplice :
                                              -Si formano cluster di molecole di ossigeno "coerenti"
                                              -Si formano molecole di acqua "gassosa" ( quindi idrogeno ossigeno ) con legami inusuali molto reattiva . Di questi un paio ( di queste macromolecole ) hanno delle proprietà particolari ( a detta di alcuni ricercatori cinesi e canadesi ) , riescono ad abbassare la radioattività di isotopi di cesio , americio e plutonio se ne vengono a contatto mentre bruciano ( ovviamente tutto da verificare ) .

                                              Ciao

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                                              • Ciao a tutti. Ricordando che Kalos tempo fa mi ha suggerito di provare la cella con acqua distillata, ho esguito alcune prove su una cella a 8 tubi, l'assorbimento è diminuito a meno della metà rispetto a prova con acqua di pozzo, da 15A è passato a circa 7A.
                                                Si desume quindi che l'acqua distillata (scarico di un condizionatore estivo) non avendo sostanze sciolte, presenta maggiore resistenza con diminuzione di corrente assorbita, e naturalmente l'acqua rimane più pulita. Non so però se il condensatore della cella rimane dello stesso valore.

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                                                • ma insomma questa macchina ad acqua va o non va?
                                                  ciao

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                                                  • Non ci credo nemmeno io!!!!
                                                    Devo controllare meglio, ma se è come sta funzionando ora........... il Meyer, il grande Meyer aveva ragione quando affermava di generare idrogeno con pochissimi mA.

                                                    Bene!!! Ancora non genero idrogeno con pochi mA ma sto eccitando il primario con pochissimi mA, e all'uscita ho tanta, ma tanta tensione.

                                                    Per ora va bene così anzi benissimo.

                                                    Devo sistemare il trasformatore e poi proverò a generare idrogeno, ma penso di essere sulla strada giusta.

                                                    Non perdete tempo dietro i lavori degli altri, sperimentate, sperimentate, sperimentate!!!!!!!

                                                    Ciao a presto
                                                    La teoria è quando si sa tutto e niente funziona.
                                                    La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perchè.
                                                    In questo caso, abbiamo messo insieme la teoria e la pratica:
                                                    non c'è niente che funziona... e nessuno sa il perchè!"
                                                    Albert Einstein

                                                    Commenta


                                                    • Originariamente inviato da hacqua2o Visualizza il messaggio
                                                      Non ci credo nemmeno io!!!!
                                                      Devo controllare meglio, ma se è come sta funzionando ora........... il Meyer, il grande Meyer aveva ragione quando affermava di generare idrogeno con pochissimi mA.

                                                      Bene!!! Ancora non genero idrogeno con pochi mA ma sto eccitando il primario con pochissimi mA, e all'uscita ho tanta, ma tanta tensione.

                                                      Non perdete tempo dietro i lavori degli altri, sperimentate, sperimentate, sperimentate!!!!!!!

                                                      Ciao a presto
                                                      Ciao, ben tornato !!! Hai provato a sostituire la cella con una capacità reale .. vero ???

                                                      Ciao

                                                      Commenta


                                                      • Originariamente inviato da kalos66 Visualizza il messaggio
                                                        Ciao, ben tornato !!! Hai provato a sostituire la cella con una capacità reale .. vero ???

                                                        Ciao

                                                        Ciao Kalos!!!!!!

                                                        Non so a cosa serva tale prova, comunque se credi sia utile farla si può sempre rimediare.

                                                        Per ora stò lavorando sull’elettronica fino al primario del trasformatore step-up, e
                                                        riguardo a questo ho preso un abbaglio, infatti l’assorbimento è maggiore di quanto pensassi, causa lo strumento amperometro difettoso, ma comunque minore delle prove precedenti.
                                                        La teoria è quando si sa tutto e niente funziona.
                                                        La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perchè.
                                                        In questo caso, abbiamo messo insieme la teoria e la pratica:
                                                        non c'è niente che funziona... e nessuno sa il perchè!"
                                                        Albert Einstein

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                                                        • Ciao H2O. Ricordi quandi mi suggeristi di usare un IRFP450 in luogo del BUZ350 sul mio circuito di Dave Lawton? Ora ho recentemente installato proprio un IRFP450, ma noto che scalda anch'egli già a circa 1,5-2A, ed avendo bisogno di lavorare a circa 4-5A, cosa mi suggerisci per eliminare definitavemente questo problema di surriscaldamento con conseguente bruciatura del mosfet? Possso installare due IRFP450 in parallelo o altri più indicati?

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                                                          • Originariamente inviato da wfcross Visualizza il messaggio
                                                            Ciao H2O. Ricordi quandi mi suggeristi di usare un IRFP450 in luogo del BUZ350 sul mio circuito di Dave Lawton? Ora ho recentemente installato proprio un IRFP450, ma noto che scalda anch'egli già a circa 1,5-2A, ed avendo bisogno di lavorare a circa 4-5A, cosa mi suggerisci per eliminare definitavemente questo problema di surriscaldamento con conseguente bruciatura del mosfet? Possso installare due IRFP450 in parallelo o altri più indicati?

                                                            Ciao!!

                                                            I mosfet scaldano, come pure i transistor e gli igbt, anche se sono concepiti per forti correnti.

                                                            Per limitare il surriscaldamento occorre che il componente in questione lavori solo con gli impulsi della frequenza switching.

                                                            Purtroppo normalmente al piedino di controllo di questi componenti c'è una componente continua che lo mantiene sempre in conduzione

                                                            Quindi per eliminare il surriscaldamento bisogna pilotare il componente o tramite trasformatore, o un sistema che porti la tensione minima del gate a zero volt o come negli igbt a tensione sotto lo zero, in questo modo si ha la certezza che il componente lavori sempre con impulsi.

                                                            Spero di averti fatto capire ancora di meno.

                                                            Saluti
                                                            La teoria è quando si sa tutto e niente funziona.
                                                            La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perchè.
                                                            In questo caso, abbiamo messo insieme la teoria e la pratica:
                                                            non c'è niente che funziona... e nessuno sa il perchè!"
                                                            Albert Einstein

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                                                            • Ciao H2O. Infatti non ci ho capito un tubo (in acciaio inox).

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