Originariamente inviato da wfcross
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Cella di Mayer PARTE SECONDA
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Originariamente inviato da wfcross Visualizza il messaggioCiao H2O. Infatti non ci ho capito un tubo (in acciaio inox).
Immaginavo!!!!
Posta lo schema del tuo circuito, e vediamo che cosa si può fare.
CiaoLa teoria è quando si sa tutto e niente funziona.
La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perchè.
In questo caso, abbiamo messo insieme la teoria e la pratica:
non c'è niente che funziona... e nessuno sa il perchè!"
Albert Einstein
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Originariamente inviato da wfcross Visualizza il messaggioL'alimentazione per pilotare la cella è variabile da 36 a 120V c.c. con raddrizzatore a ponte, la corrente max non dovrebbe superare i 10A.
Oppure utilizzi lo schema consigliato da un brevetto del Meyer, dove viene usato un scr comandato da un fotoaccoppiatore, visibile in fig.2, e penso che nel tuo caso sia la cosa migliore.La teoria è quando si sa tutto e niente funziona.
La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perchè.
In questo caso, abbiamo messo insieme la teoria e la pratica:
non c'è niente che funziona... e nessuno sa il perchè!"
Albert Einstein
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Originariamente inviato da wfcross Visualizza il messaggioCiao H2O, ecco il circuito che vorrei realizzare con uno o più IRFP....., che in effetti è simile allo schema che ha postato Kalos.
Ciao, ma non puoi semplicemente collegare il catodo della cella ( negativo ) con il drain del mosfet e l'anodo della cella ( positivo ) con +36 volt o altra tensione , l'unica cosa che devi fare e mettere le massa in comune alle 2 alimentazioni .
Vedo che non hai considerato le bobine di accoppiamento .... perchè ??
Ciao
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Originariamente inviato da kalos66 Visualizza il messaggioCiao, ma non puoi semplicemente collegare il catodo della cella ( negativo ) con il drain del mosfet e l'anodo della cella ( positivo ) con +36 volt o altra tensione , l'unica cosa che devi fare e mettere le massa in comune alle 2 alimentazioni .
Vedo che non hai considerato le bobine di accoppiamento .... perchè ??
Ciao
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Originariamente inviato da hacqua2o Visualizza il messaggioSecondo me è sbagliata l’impostazione dei componenti, non puoi usare un mosfet senza carico: Prova a mettere un trasformatore come in fig.1, in questo caso il mosfet ha il carico, e una parte di tensione viene riversata sul secondario che raddrizzata dovrebbe rafforzare la tensione che alla cella.
Oppure utilizzi lo schema consigliato da un brevetto del Meyer, dove viene usato un scr comandato da un fotoaccoppiatore, visibile in fig.2, e penso che nel tuo caso sia la cosa migliore.
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Descrizione:
Fotoaccoppiatore composto da un fotoemettitore e da un fotoricevitore ad alto guadagno e caratterizzato da una elevata velocità di risposta.
Il ricevitore ha un' uscita a Three state che elimina la necessità di una resistenza di pull-up.
E' dotato di uno schermo interno che provvede a garantire un' immunità al passaggio di modo comune di 1000V\microsec.
Mod. TLP-220
Tensione alimentazione: 4,5 ; 20 V
Tensione di isolamento: 2500 V rms (AC, 1min.)
Temp. Lavoro: -40;+85°C
Dissip. termica: 210mW
Caratteristiche led
Corrente I MAX: 10mA
Corrente Max Impulsiva (durata imp. 0,1ms): 1A
Caratteristiche ricevitore
Tensione alimentazione: -0.5; 20V
Corrente I Max: 25 mA
http://www.webtronic.it/pages/ITA/pr...ID=0:rolleyes:Ultima modifica di wfcross; 30-10-2008, 17:09.
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Originariamente inviato da wfcross Visualizza il messaggioCiao a tutti, ho modificato lo schema secondo le indicazioni di H2O e Kalos.
Per inserire il fotoaccoppiatore e l'SCR, basta sostituire L'IRFP?
Ciao
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Ciao,idrogeniani.
Siete già saltati in aria,o l'idrogeno prodotto è ancora poco?
Mi divertivo a leggere e vedere alcuni filmati di cimatica.Esiste una remota possibilità che tali fenomeni rientrino nell'iper-produzione di idrogeno,ossia: potenziale elettrico elevato+fenomeno cimatico= HHHHHHHH!
La cella è infatti un bel risonatore meccanico a tutti gli effetti,male che vada sta lettura che farete la terrete in un cassetto delle vostre conoscenze:
Cimatica | De Occulta Philosophia
P.S. i video sono davvero belli.Bye!
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Originariamente inviato da kalos66 Visualizza il messaggioCiao , dovresti aggiungere un diodo di protezione sull'alimentazione a 36 V e uno eventualmente in parallelo ( inversamente polarizzato) al gruppo bobine / tubi .
Ciao
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Originariamente inviato da wfcross Visualizza il messaggioHo modificato lo schema secondo le tue indicazioni:
Ti allego un esempio.......
Ciao
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Originariamente inviato da wfcross Visualizza il messaggioOK. Spero d'averlo completato correttamente.
Ciao
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Premesso che sottolineo quanto schematizzato da kalos66 circa diodo verso +36V, ecc.... aggiungo per wfcross:
1) se le bobine sono accopiate (su stesso nucleo) devi dare un "nome" all'inizio/fine (polarizzarle... "pallino"...) e fare poi attenzione a come le colleghi!
2) sarebbe opportuno bufferizzare il segnale prima di mandarlo in gate, molto duro se serie (IRFPx)"5"(x) (vedere in manualistica -> http://www.energeticambiente.it/elet...et-mosfet.html ..aggiornerò qualcosa a breve..)...
Consiglio buffer già fatti tipo TC4420 o 4429 o 4426 /7/8.. oppure un "totem pole" con transistor pnp/npn .. qua consiglio BC368 BC369 o gli equiv. smd BCX68- BCX69 (868 869) ecc.. A mal paranta una coppia con buon hfe... (ma x quelli indicati è notevole a correnti importanti!)
Abbassare quindi la resistenza di gate da 220 ohm ..(anche sui 10 - dieci)
3) domandona: si è parlato di IRF"4"xx..poi però vedo degli zener da 75V drain-source (tra l'altro mi sembrano zenerini.. tanto vale lasciare in bkdown il mos..resiste forse di +). Allora se a tale tensione si vuole clampare meglio usare un mos serie "2" da 200V....o anche da 150V.. a parità di "DIE" sono circa metà Qc di gate.. ovvero il doppio più veloci (scaldano meno sulle commutazioni) rispetto i "4"...
..infatti nello schema di kalos66 c'è un BUZ350 che se non sbaglio è 200V... e non ci sono zeners...
Isomma: perchè farsi del male montando un mos da 500V...per farlo poi funzionare a 75V (vedi zeners).... ???? ..Che per essere correntoso deve essere enorme (alta tensione= silicio spesso= resistenza= molte celle in // per abbassarla) e quindi durissimo da pilotare ???? (Quindi pilotaggio lento uguale lenta transizione tra on off = tanto tempo in funzionamento lineare = tanta dissipazione).... Oltre al costo poi??????Ultima modifica di gattmes; 04-11-2008, 10:50.Fare si può! Volerlo dipende da te.
Consulta e rispetta il REGOLAMENTO
Piano cottura induzione: consumo energia 65...70% in meno rispetto uno a gas! Pure a costi doppi dell'elettricità fa risparmiare, almeno 30%! Contrariamente a quanto si dice si può usare con contratti 3 kW, perfino se sprovvisto di limitazione.
Gas 100% fossile, elettricità 30...100% rinnovabile. Transizione ecologica? Passa all'induzione!
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Ciao Gaattmes. Potresti suggerire uno schema semplice e funzionante per pilotare la cella a 36-120V - 10A, evitando possibilmente riscaldamenti e surriscaldamenti dei componenti ed indicando di preciso le sigle dei componenti? Ti ringrazio anticipatamente.
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Originariamente inviato da wfcross Visualizza il messaggioCiao Gaattmes. Potresti suggerire uno schema semplice e funzionante per pilotare la cella a 36-120V - 10A, evitando possibilmente riscaldamenti e surriscaldamenti dei componenti ed indicando di preciso le sigle dei componenti? Ti ringrazio anticipatamente.
Siamo fuori parametri!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Forse intendevi scrivere 36-120V - 1mA????????????La teoria è quando si sa tutto e niente funziona.
La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perchè.
In questo caso, abbiamo messo insieme la teoria e la pratica:
non c'è niente che funziona... e nessuno sa il perchè!"
Albert Einstein
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A parte chiarirvi (Voi) sulla corrente.. vorrei sapere:
1) il picco massimo di tensione (anche se "spillo") sul drain del mos
2) la velocità di commutazione.. legata alla frequenza.. ma NON è questa. Insomma in quanti milli... o anche nano (si può fare se rimanete su qualche decina ) passa da on a off.. e anche poi da off a on
...
vediamo intanto questi
se serve altro poi richiedo.Fare si può! Volerlo dipende da te.
Consulta e rispetta il REGOLAMENTO
Piano cottura induzione: consumo energia 65...70% in meno rispetto uno a gas! Pure a costi doppi dell'elettricità fa risparmiare, almeno 30%! Contrariamente a quanto si dice si può usare con contratti 3 kW, perfino se sprovvisto di limitazione.
Gas 100% fossile, elettricità 30...100% rinnovabile. Transizione ecologica? Passa all'induzione!
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Ciao Kalos, forse sbaglio e non centra niente con meyer , guarda cosa hanno messo in una delle discusioni sulla ff , ti ricordi quando con shardana abbiamo accennato alla cavitazione ?
Una ricerca italiana: le reazioni piezonucleari da pressione ultrasonica | Archivio Nucleare |
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Originariamente inviato da hacqua2o Visualizza il messaggioSiamo fuori parametri!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Forse intendevi scrivere 36-120V - 1mA????????????
Inserendo le due induttanze la corrente assorbita dalla cella scende a circa 10A con ottima emissione di gas. Ecco perchè ho bisogno di testare la mia cella in maniera tale che abbia la possibilità di variare ogni parametro e se è il
caso portare la corrente a 10A, variando contemporaneamente anche il segnale di pilotaggio.
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Originariamente inviato da pancia 37 Visualizza il messaggioCiao Kalos, forse sbaglio e non centra niente con meyer , guarda cosa hanno messo in una delle discusioni sulla ff , ti ricordi quando con shardana abbiamo accennato alla cavitazione ?
Una ricerca italiana: le reazioni piezonucleari da pressione ultrasonica | Archivio Nucleare |
Comunque rientra nella fenomenologia della cavitazione e implosione che avvengono nelle pompe ultrasoniche .
Ciao
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Siamo in OT, ma se n'è parlato ampiamente qui: Una Nuova Energia - Reazioni nucleari da ultrasuoni: reazioni piezonucleari.
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Originariamente inviato da gattmes Visualizza il messaggioA parte chiarirvi (Voi) sulla corrente.. vorrei sapere:
1) il picco massimo di tensione (anche se "spillo") sul drain del mos
2) la velocità di commutazione.. legata alla frequenza.. ma NON è questa. Insomma in quanti milli... o anche nano (si può fare se rimanete su qualche decina ) passa da on a off.. e anche poi da off a on
...
vediamo intanto questi
se serve altro poi richiedo.
giunto a questo punto ed avendo a disposizione il circuito generatore di frequenze, diciamo che dovrei far lavorare la cella a circa 3-12KHz.
Suggerisci pure come modificare lo schema indicando i componenti da adottare, proverò immediatamente a verificare il funzionamento della cella.
http://www.energeticambiente.it/atta...avelawross.jpg
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