Cella di Mayer PARTE SECONDA - EnergeticAmbiente.it

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Cella di Mayer PARTE SECONDA

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  • Ciao Kalos
    Ciao Zintolo

    Ho fatto delle misure ed è uscita fuori quella capacità, non è semplice trovare la giusta frequenza con l’infinità di armoniche misurata ai capi della cella, forse hai ragione tu kalos, il metodo migliore è con la formuletta, solo che questa dovrebbe essere usata quando non ci sono resistenze di perdita, mentre nella cella di perdita ce né quanto uno vuole e con le perdite la capacità slitta verso il basso e quindi dovrebbe aumentare il valore.

    Per quanto riguarda la costante dielettrica ho usato quella consigliata nei brevetti dal Meyer , 78.54.
    Ma sicuramente hai ragione tu nel dire di aver beccato un armonica.

    Comunque sia devo trovare la giusta capacità, per poter calcolare gli avvolgimenti dello step up e bobina di accordo della cella.

    A presto
    La teoria è quando si sa tutto e niente funziona.
    La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perchè.
    In questo caso, abbiamo messo insieme la teoria e la pratica:
    non c'è niente che funziona... e nessuno sa il perchè!"
    Albert Einstein

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    • Originariamente inviato da hacqua2o Visualizza il messaggio

      Per quanto riguarda la costante dielettrica ho usato quella consigliata nei brevetti dal Meyer , 78.54.
      Ma sicuramente hai ragione tu nel dire di aver beccato un armonica.

      Comunque sia devo trovare la giusta capacità, per poter calcolare gli avvolgimenti dello step up e bobina di accordo della cella.

      A presto

      Ciao e ben sentito ( sembra da radioamatore ) , potresti usare la tecnica di Naudine , misurare il tempo di carica della cella/condenzatore e da questo dedurre la capacità della stessa . Con i metodi classici e usando gli strumenti classici non si riesce purtroppo , occore trovarla per "differita" , oppure ti affidi per fede alle formulette e poi fai gli aggiustamenti del caso .
      Ciao e buona sperimentazione ... oltre che buone feste .

      ps: io in questi giorni proverò a smontare la mia cella e ad apportare alcune modifiche , magari inserisco qualche foto operativa .
      Ciao

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      • Originariamente inviato da kalos66 Visualizza il messaggio
        Ciao e ben sentito ( sembra da radioamatore ) , potresti usare la tecnica di Naudine , misurare il tempo di carica della cella/condenzatore e da questo dedurre la capacità della stessa . Con i metodi classici e usando gli strumenti classici non si riesce purtroppo , occore trovarla per "differita" , oppure ti affidi per fede alle formulette e poi fai gli aggiustamenti del caso .
        Ciao e buona sperimentazione ... oltre che buone feste .

        ps: io in questi giorni proverò a smontare la mia cella e ad apportare alcune modifiche , magari inserisco qualche foto operativa .
        Ciao
        Naudine!!!!!!....... lascia perdere.......

        Comunque ci sono quasi vicino con il metodo della risonanza, stò analizzando il tutto facendo dei controlli incrociati.

        Una volta capito come si calcola la capacità, non mi resta che calcolare le varie risonanze dello step up.

        Il circuito è già costruito e provato con frequenze strampalate, ma che danno già l'idea del funzionamento ottimale.

        Il generatore è formato da un pll che è il cuore del sistema.
        Il pll è controllato da un feedback per l'aggancio di fase, e da un pulse train per il controllo di emissione del gas.

        L'uscita pilota un amplificatore switching, il quale da le alte tensioni per alimentare il gruppo trasformatore step up, choke, cella.

        Alla giusta frequenza c’è max tensione di uscita, minima corrente, e max emissione di idrogeno.

        Ricordo che stò parlando di una cella formata da 10 piastre 100mm x 200mm, tutte in parallelo, l'acqua è acqua, quella che esce dal rubinetto della mia casa.

        Alla sintonizzazione della cella alla massima emissione di idrogeno e con la cella sopra descritta, per ora ho misurato una corrente di cira 400mA, ma penso di migliorare con i giusti calcoli.


        Termino augurando anche a te e a tutti i lettori un


        BUON NATALE e FELICE ANNO NUOVO.
        La teoria è quando si sa tutto e niente funziona.
        La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perchè.
        In questo caso, abbiamo messo insieme la teoria e la pratica:
        non c'è niente che funziona... e nessuno sa il perchè!"
        Albert Einstein

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        • Originariamente inviato da hacqua2o Visualizza il messaggio

          Alla sintonizzazione della cella alla massima emissione di idrogeno e con la cella sopra descritta, per ora ho misurato una corrente di cira 400mA, ma penso di migliorare con i giusti calcoli.


          Termino augurando anche a te e a tutti i lettori un


          BUON NATALE e FELICE ANNO NUOVO.
          Ciao Acqua2O. Comunque 400 mA equivalgono a 0,4A che supponendo lavorino ad una tensione di 1000V si ha una potenza assorbita di 1000 x 0,4 = 400 Watt.
          Scusami se insisto ma sono sempre convinto che un minimo di potenza è necessaria per alimentare la cella affinchè si possano raggiungere buone emissioni di HHO. Comunque sei il più avanti di tutti sul progetto Meyer.
          Auguri di buon Natale a tutti.

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          • Penso che il 0,4 sia prima del pwm ...sui 12 v
            Framoro...

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            • La potenza elettrica da una parte viene assorbita e dall'altra viene resa (rendimento) se viene assorbita 0,4A a 12V = 4,8 W dall'altra non potrà essere resa tensione a 1000 V.... è impossibile....

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              • 0,0048A x 1000V = 4,8W
                Perchè non ti trovi, wfcross?
                Pulchra sunt quae videntur, pulchriora quae sciuntur, longe pulcherrima quae ignorantur. Niels Steensen

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                • Ciao Luke. Non mi trovo perchè 0,0048 A è una corrente troppo debole, mentre 0,4 A è una corrente più coerente.

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                  • Riguardo i FIR, qui c'è una ricerca dell'università Ferrara:
                    Nexus ES -> analisi e ricerche -> azione sull'acqua.
                    http://www.nexus-es.it/ita/immagini/...ntoferrara.jpg

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                    • Un saluto a tutti gli amici , come vanno le sperimentazioni con il sistema Meyer ?? io mi stò apprestando nei prossimi giorni e mesi ad una revisione totale di quella da me posseduta , visto che il costruttore e vecchio proprietario ha commesso degli errori o orrori costruttivi , pur rimanendo una costruzione di eccelsa e professionale qualità .
                      Vedremo se riesco a ricavare qualche cc di hidroxy in più , altrimenti diverrà un sopramobile di modernariato tecnologico .
                      File allegati

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                      • Ciao Kalos. Io ho smontato tutte le celle (tranne una) ed ho collegato le celle in serie.
                        Le mie celle non sono verniciate o isolate e devo trovare un sistema semplice per isolarle l'una con l'altra dall'elettrolita perchè sembra che questo sia un punto determinante.
                        File allegati
                        Ultima modifica di wfcross; 14-02-2009, 12:38.

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                        • Originariamente inviato da wfcross Visualizza il messaggio
                          Ciao Kalos. Io ho smontato tutte le celle (tranne una) ed ho collegato le celle in serie.
                          Le mie celle non sono verniciate o isolate e devo trovare un sistema semplice per isolarle l'una con l'altra dall'elettrolita perchè sembra che questo sia un punto determinante.

                          Ciao, le celle devono essere collegate in parallelo , non ci deve essere elettrolita ma acqua pura o distillata , la verniciatura deve essere fatta all'esterno del tubo e l'interno del tubo interno ... questo secondo il sistema di Stanley Meyer , per altri sistemi puoi fare come vuoi .
                          Ciao

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                          • Ciao Kalos. La cella che vedi in foto è dotata di 8 tubi in parallelo. Qeullo che le manca è proprio la verniciatura sui tubi e sui collegamenti, acquisterò la vernice adatta, smonterò la cella e vernicerò i tubi come tu descrivi ed isolerò i collegamenti.

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                            • Originariamente inviato da wfcross Visualizza il messaggio
                              Ciao Kalos. La cella che vedi in foto è dotata di 8 tubi in parallelo. Qeullo che le manca è proprio la verniciatura sui tubi e sui collegamenti, acquisterò la vernice adatta, smonterò la cella e vernicerò i tubi come tu descrivi ed isolerò i collegamenti.
                              Visto che vedo una leggera colorazione rossastra , verifica che non ci sia presenza di parti in ferro , immagino che tu abbia usato bulloni per i collegamento , evita di rimetterli dentro usa al limite del filo in acciaio inox aisi 316L vernicia le parti che sono state rovinate dal taglio con un pò di vernice per isolamento ad alta tensione . La mia cella ha questo piccolo erore che verrà rimosso , ma occorre un sacco di lavoro : smontaggio cella , pulizia e lavaggio in acqua distillata o piovana , verniciatura parti , riassemblaggio e ritocco con vernice e sostituzone delle eventuali parti in metallo non inox .
                              In questa maniera si dovrebbe ottenere una buona base di partenza per un tester di cella Meyer .
                              Ricordo a tutti che tutti gli altri accrocchi sia in forma che sostanza e alimentazione non sono celle con sistema Stanley Meyer
                              Ciao

                              ps : per i test usa acqua demineralizzata o distillata , al limite l'acqua piovana và benissimo ( visto che ne stà cadendo parecchia )

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                              • Ciao Kalos. I tubi della mia cella sono collegati con filo d'acciaio attraverso viti, rondelle e bulloni anch'essi in acciaio, li trovi in quel negozio che tu sai.
                                Non so se hai notato nella foto della cella in basso a destra sporge l'estremità di una presa d'acqua che a sua volta è collegata alla parte inferiore della cella attraverso una valvola di non ritorno tipo europa (non visibile in foto). In tal modo la cella funziona in depressione.

                                Commenta


                                • Originariamente inviato da wfcross Visualizza il messaggio
                                  Ciao Kalos. I tubi della mia cella sono collegati con filo d'acciaio attraverso viti, rondelle e bulloni anch'essi in acciaio, li trovi in quel negozio che tu sai.
                                  Non so se hai notato nella foto della cella in basso a destra sporge l'estremità di una presa d'acqua che a sua volta è collegata alla parte inferiore della cella attraverso una valvola di non ritorno tipo europa (non visibile in foto). In tal modo la cella funziona in depressione.
                                  Ciao, si avevo notato , più che altro funziona per caduta , ma se la cella è in pressione ( dovuto all'hydroxy ) dovresti forzare l'ingresso dell'acqua con una pompetta adeguata .
                                  Ciao

                                  Commenta


                                  • la verniciatura deve essere fatta all'esterno del tubo e l'interno del tubo interno
                                    verniciare un tubo intenamente mi pare difficoltoso....si potrebbe tappare con due tappi....in pratica kalos.....la cella deve essere conduttiva solo all'interno"tra i due tubi"??
                                    Framoro...

                                    Commenta


                                    • Originariamente inviato da Gianfranco Visualizza il messaggio
                                      verniciare un tubo intenamente mi pare difficoltoso....si potrebbe tappare con due tappi....in pratica kalos.....la cella deve essere conduttiva solo all'interno"tra i due tubi"??
                                      Ciao, la verniciatura interna effettivamente è difficoltosa ma non impossibile , comunque io ho scelto di tappare il tubo è più semplice .
                                      La cella deve essere conduttiva solamente nell'intercapedine fra i tubi concentrici , questo rafforzato dal fatto che durante delle sperimentazioni con la cella elettrolitica a "Fusione Fredda" se isolavo la parte metallica dell'anodo non direttamente affacciato al catodo la tensione d'innesco era notevolmente più bassa . E' chiaro il motivo ... le cariche elettriche si concentrano nella parte non verniciata .

                                      Ciao

                                      Commenta


                                      • Grazie kalos della conferma !!!

                                        Framoro...

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                                        • Ciao ragazzi. Se lo stesso concetto di verniciare i tubi è valido per i sistemi di tubi in serie tipo Bob Boyce ed altri senza dovere necessariamente separare l'elettrolita, allora opterò per la verniciatura.

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                                          • a mio parere è più facile separare l'elettrolita.

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                                            • Originariamente inviato da Dynoc Visualizza il messaggio
                                              a mio parere è più facile separare l'elettrolita.
                                              E come faresti per separare l'elettrolita in modo semplice?

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                                              • La cella di mayer usa tubi...non contiene elettrolita e viene utilizzata HV....
                                                La cella di Boyce(mammasat )è formata da lastre con elettrolita separato e tensione 1,5V( circa) per cella.....pulsata x hz....
                                                Non facciamo confusione, non mischiamo mayer con boyce....
                                                ciao
                                                Framoro...

                                                Commenta


                                                • Hai ragione Gianfranco....scusa. Io comunque sto seguendo entrambe le due strade.

                                                  Commenta


                                                  • Originariamente inviato da wfcross Visualizza il messaggio
                                                    Hai ragione Gianfranco....scusa. Io comunque sto seguendo entrambe le due strade.
                                                    Attenzione, con la cella Meyer la separazione dell'elettrolita non ha senso visto che viene usata acqua distillata o acqua pura ( senza additivi o cloro ) .
                                                    Io non vorrei azzardare.... ma a mio avviso la separazione elettrolitica è una prerogativa delle celle in serie dove il mescolarsi di molecole ionizzate può diminuire il rendimento perchè si hanno ricombinazioni parassite e dissipazione del campo elettrico , come avevo fatto notare precedentemente con la cella elettrolitica a "fusione fredda" .
                                                    Ciao

                                                    Commenta


                                                    • Ciao a tutti !

                                                      dopo parecchio tempo torno a scrivervi!
                                                      Il troppo lavoro (in periodi di crisi so di essere una mosca bianca)mi ha fermato la sperimentazione sulla cella, ma d'altra parte mi ha "formato" su questioni termodinamiche come non mai !
                                                      Pensate che giusto ieri ho collaudato il primo condominio in legno da 7 appartamenti certificato Casaclima A Gold !
                                                      Le energie in gioco che la mia nuova termoregolazione riesce a gestire è molto delicata, si parla di geotermia, solare, caldaia ecc.. su sistemi radianti a bassissima temperatura. Pensate che con 23°C di temperatura di mandata riesco a riscaldare 4 appartamenti da 75mq dai 17 ai 19°C !
                                                      Tutto questo NON per farmi pubblicità, ma per riallacciare l'importanza della cella di Meyer. Che c'entra la cella di Meyer con questo ? Beh, con i sistemi radianti a bassissima temperatura in un'abitazione normale di 100mq si parla di pochissimi Kw di potenza che proprio la combustione del gas prodotto dalla cella potrebbe fornire.
                                                      Quindi credo che con l'avvento della primavera bisognerà ricominciare a sperimentare..... le caldaie in commercio sono troppo grosse x le case che iniziamo a costruire, 24Kw è un camion, e trovarne che modulano da 3Kw in su è veramente difficile..........
                                                      La cella di Meyer può essere una grande soluzione...........
                                                      ciao a tutti !
                                                      Nel nuovo millennio l'uomo tornando alla natura distruggerà quei mostri e l'energia dell'atomo pulito costruirà ancora infinite meraviglie e le ferite dell'umanità, come le guerre non saranno che purtroppo molto tristi incidenti dì percorso. (Omero Speri -VR- Pioniere della FF )

                                                      Commenta


                                                      • Originariamente inviato da brunovr Visualizza il messaggio
                                                        Ciao a tutti !

                                                        dopo parecchio tempo torno a scrivervi!
                                                        Il troppo lavoro (in periodi di crisi so di essere una mosca bianca)mi ha fermato la sperimentazione sulla cella, ma d'altra parte mi ha "formato" su questioni termodinamiche come non mai !
                                                        Pensate che giusto ieri ho collaudato il primo condominio in legno da 7 appartamenti certificato Casaclima A Gold !
                                                        Le energie in gioco che la mia nuova termoregolazione riesce a gestire è molto delicata, si parla di geotermia, solare, caldaia ecc.. su sistemi radianti a bassissima temperatura. Pensate che con 23°C di temperatura di mandata riesco a riscaldare 4 appartamenti da 75mq dai 17 ai 19°C !
                                                        Tutto questo NON per farmi pubblicità, ma per riallacciare l'importanza della cella di Meyer. Che c'entra la cella di Meyer con questo ? Beh, con i sistemi radianti a bassissima temperatura in un'abitazione normale di 100mq si parla di pochissimi Kw di potenza che proprio la combustione del gas prodotto dalla cella potrebbe fornire.
                                                        Quindi credo che con l'avvento della primavera bisognerà ricominciare a sperimentare..... le caldaie in commercio sono troppo grosse x le case che iniziamo a costruire, 24Kw è un camion, e trovarne che modulano da 3Kw in su è veramente difficile..........
                                                        La cella di Meyer può essere una grande soluzione...........
                                                        ciao a tutti !
                                                        Ben trovato Bruno , anche io per impegni lavorativi sono fermo con la sperimentazione .... ma non troppo , stò proseguendo con l'approfondimento teorico .
                                                        Comunque posso confermare che c'è in atto l'applicazione del gas d'acqua HHO o Brown gas per il riscaldamento domestico ; questa piccola azienda http://www.hhohhu.com/?saref=6sa11 già stà brevettando un sistema di riscaldamento con un piccolo bruciatore di HHO .
                                                        Puoi trovare anche informazioni sulla replica quà OS:HHOHHU -- Hydroxy Home Heating Unit - PESWiki . Mi sembra che qualcosa si stà muovendo , tra l'altro il sistema è molto semplice e facilmente replicabile .
                                                        Ciao alle prossime .

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                                                        • Domanda!!!!!!!!

                                                          Ma voi credete veramente che il Meyer generava idrogeno con 1 mA 1000 Volt?????


                                                          Caloroso saluto a tutti
                                                          La teoria è quando si sa tutto e niente funziona.
                                                          La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perchè.
                                                          In questo caso, abbiamo messo insieme la teoria e la pratica:
                                                          non c'è niente che funziona... e nessuno sa il perchè!"
                                                          Albert Einstein

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                                                          • Originariamente inviato da hacqua2o Visualizza il messaggio
                                                            Domanda!!!!!!!!

                                                            Ma voi credete veramente che il Meyer generava idrogeno con 1 mA 1000 Volt?????


                                                            Caloroso saluto a tutti
                                                            Ciao, si ci credo potrebbe anche aver generato hidroxy anche con 0,01 mA 10KV , il problema sono le quantita di hidroxy . La macchina di Meyer aveva diverse soluzioni tecniche che oltre a generare molto più HHO rispetto alla Faraday , sfruttava il potere esplosivo dell'acqua trasformata in plasma e vapore tramite il suo sistema di iniezione . Attualmente tutti gli sperimentatori si stanno concentrando sul sistema "spark plug" e la cella "Meyer" senza considerare che nella macchina di Meyer erano presenti contemporanemente le 2 tecnologie .
                                                            Ciao e bentrovato .

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                                                            • salve a tutti,una domanda;in un eventuale tentativo costruzione di una cella di mayer quali misure di cella sarebbero ipotizzabili considerando che lui aveva bisogno di idrogeno per una potenza di circa 34 cv?

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