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Parallel Path Gigante

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  • i motori elettrici convenzionali, funzionano con elettromagneti che hanno x rendimento, e quando al motore applichiamo una coppia, un lavoro, il motore aumenta il suo assorbimento..

    nel PP abbiamo un ''elettromagnete'' che ha un rendimento di x per 10 e in piu il fatto che quando applichiamo un carico il carico inverso sulla bobina non si manifesta..

    non ci vuole uno stregone per capire l'importanza di questo.

    sta solo a noi, trasformare con poche perdite quel enorme flusso magnetico in eccesso, in lavoro in eccesso.. <img src=">

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    • CITAZIONE (mac-giver @ 11/2/2008, 12:19)
      in piu il fatto che quando applichiamo un carico il carico inverso sulla bobina non si manifesta..

      chiariamo un punto fondamentale per non generare falsità

      QUANDO applichi un carico al PP con flusso deviato
      NON HAI FCEM indotta nella bobina, questo è vero

      ma una FCEM SI MANIFESTA SEMPRE
      è che ancora non ti sei accorto QUANDO si manifesta :P

      ti ricordi quel benedetto scalino sulla alimentazione ??? -_-
      ( non ti sembra un ottimo candidato per scoprire chi occulta le prove ??? )

      qualche messaggio fa ho cercato di dare un indizio
      a coloro che le equazioni elettrotecniche sanno risolverle
      ma non voglio dire tutto
      perchè se ho sbagliato qualche conto o qualche condizione al contorno
      rischio di offuscare le idee a chi magari ha la soluzione corretta...

      ... ma sembra che la "regoletta del cavatappi" non la conosca nessuno
      o per lo meno che nessuno voglia applicarla... :blink:

      00mei

      PS
      fcem = Forza contro elettro motrice = reazione elettrica della bobina alla variazione del campo magnetico concatenato = ora dovreste capire

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      • no aspetta 00.. chiariamo un punto..

        lo scalino sull alimentazione di cui parli é quando do corrente fino al punto che succede lo sbbaamm??

        è cosi ma perchè abbiamo un botto di aria tra il PP e il ferro da attrarre..

        ma è il motivo del perchè la soluzione pistone biella non è tra le vincenti in quanto a rendimento..

        se costrussi un motore classico, rotore statore, con il rotore ad un 0,1 mm dal PP non vedresti nessuno scalino, appena dai un minimo di corrente lo vedresti gia girare..

        questo perchè la resistenza al passaggio del flusso nella zona air gap sarebbe minima, e allora il campo si devia con facilità, in confronto a quando trova un air gap da piu di 1mm!

        quindi con un disegno calssico rotore statore i carichi inversi nella bobina sono veramente trascurabili..

        e calcola che con un rotore ad un 0,1mm dal PP non voglio neanche saperlo i KG di attrazione che potrebbe avere..

        il PP non lavora con air gap elevati, va fuori del suo campo di lavoro, è come che ad una macchina destinata alla pista, gli fai fare la parigi dakar, anche se avesse il doppio dei cavalli non potrebbe svolgere il suo lavoro..


        per tutti..

        stiamo disegnando rotore e statore e vediamo se per la realizzazione c'è meno impazzimento di una configurazione biella pistone..

        praticamente realizzeremo un vero e proprio motore di flynn

        ci sono troppe forze in gioco e troppe perdite alla spunto con la configurazione stile motorello... anche se sono convinto che con tutte quelle perdite supererebbe cmq il rendimento di un motore convenzionale.. ma mettermi a fare un motorello per poi rifarne un altro piu performante non gliela fo.. ora facciamo un po di disegni e poi decidiamo...

        ha ragione triak.. non se po fa l orologiaio con una tonnellata..


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        • Salve a tutti,

          seguo assiduamente questo forum da alcuni mesi, perchè ho una personale inclinazione verso tutto quello che coniuga tecnologia e rispetto dell'ambiente, e in particolare verso le energie alternative...

          Finora non ho mai scritto niente, perchè di esperimenti pratici non ho ancora potuto fare quasi nulla, e perchè nella teoria ci sono molti, fra voi, molto più istruiti di me...
          Ora, però, non posso trattenermi dal fare i miei complimenti a tutti voi, per lo spirito collaborativo e la passione che state mettendo in questa sperimentazione...
          MAC-GIVER, SEI IL MIO MITO!
          Scusami, ma seguire i tuoi/vostri progressi con il PP da ottobre fino ad oggi mi ha davvero entusiasmato, e vorrei poter essere d'aiuto in qualche modo, per poter descrivere anch'io lo "SBAAAAAAAAM!" che fa il carico...
          Se può servire, ho a disposizione qualche strumento di misura (no, purtroppo non il torsiometro...), con cui si potrebbe calcolare senza troppi dubbi l'energia elettrica assorbita in ingresso, e magari associarla, con l'ausilio di qualche trasduttore, alla forza e/o allo spostamento in "uscita"...
          Per me venire dalle tue parti è relativamente semplice, ed un fine settimana di pioggia me lo passo volentieri fra treno e laboratori...
          Io la butto lì...

          Seguo anche molte altre discussioni, ma questa, ragazzi, è veramente grandiosa, lasciatevelo dire...

          Buon lavoro a tutti,

          Mauro.
          L'energia non si crea, né si distrugge, ma può sempre cominciare ad arrivare da dove meno te lo aspetti...

          "Chi fa da sè, fa per tre, ma soprattutto lascia in pace gli altri due..."

          "...l'acqua è fina, passa da tutte le parti..."

          "...Se una cosa ha la benchè minima possibilità di andare storta, sicuramente lo farà..."

          "...se c'è soluzione, perchè perdere il sonno... se non c'è soluzione, perchè perdere il sonno..."

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          • grazie quaranta, ne terremo conto.. sicuramente, strumenti di misura precisi non sono mai pochi..

            nel momento che vedremo che vale la pena fare una vera e propria misurazione precisa ti scomodermo <img src=">

            intanto grazie per l appoggio, che mi sa che tra un po ce ne vorrà parecchio...

            Commenta


            • Eh, eh...

              Se serve un "appoggio" robusto per maneggiare il mostro, vengo a Roma con paranchi e carrucole...
              Non ho roba da officina, ho solo materiale da alpinismo, ma due tonnellate le regge... Omologazione UIAA...

              :P :P :P
              L'energia non si crea, né si distrugge, ma può sempre cominciare ad arrivare da dove meno te lo aspetti...

              "Chi fa da sè, fa per tre, ma soprattutto lascia in pace gli altri due..."

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              • Ciao mc-giver
                Secondo me non servono strumenti complicati per calcolare se il PP che hai messo in video sia in OU, solo qualche formuletta.
                Mi spiego meglio.
                Applichi al PP un qualunque motorello, con il volano di peso ben conosciuto.
                L'energia immessa nelle bobine la possiamo calcolare con semplici strumenti di misura.
                Con un semplice misuratore di giri possiamo misurare la velocità di rotazione del volano.
                Et voilà abbiamo tutti i dati.
                Calcoliamo a parte l'energia immessa, e l'energia posseduta dal volano.

                Se anche l'energia per far girare il volano è la stessa di quella immessa siamo già in OU.. perchè non abbiamo ancora considerato le perdite meccaniche, attriti, calore dissipato ecc

                Spero di non avere detto qualche fesseria

                Comunque non mollate siete grandi

                ciao a tutti

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                • Si, il principio può funzionare egregiamente e, soprattutto, economicamente...

                  Anziché misurare l'energia meccanica sviluppata, si misura l'energia elettrica necessaria, con un motore elettrico "normale" di rendimento noto, per portare un volano identico a quello del "motorello" (o anche lo stesso, perchè no...) alla stessa velocità di rotazione da fermo nello stesso tempo, e si fanno le dovute proporzioni.
                  A questo punto, l'unica misura che necessita buona precisione è quella elettrica, per la quale basta un oscilloscopio, magari con la memoria.

                  Per esempio (butto lì dei numeri a caso, non ho a mente quelli del "motorello"), se il PP porta il volano a 3000 giri/min in 10 secondi con 1W, ed un buon motorino elettrico ci mette più tempo con la stessa potenza media, avrà "assorbito" una energia maggiore, quindi il rendimento del PP sarà certamente quello più alto, tra i due... Se poi il tempo in questione fosse più del doppio, a meno che il motore elettrico non sia una ciofeca con un rendimento inferiore al 50%, si potrà cominciare a parlare seriamente di OU, e cercare di immaginare da dove viene fuori l'energia in più...

                  Bye...

                  M.

                  P.S.: Come hanno già scritto in molti, ciò che bisogna tenere sott'occhio non è la potenza in watt assorbita all'istante, ma il suo integrale nel tempo, per tutto il tempo necessario all'accelerazione del volano, da fermo fino al regime nominale...
                  Lo strumento con cui fare questa misura ce l'ho, costa anche relativamente poco, ma non si trova facilmente sul mercato. Per questo mi sono offerto di aiutare mac-giver, quando e se gli servirà.

                  Di nuovo,

                  M.



                  L'energia non si crea, né si distrugge, ma può sempre cominciare ad arrivare da dove meno te lo aspetti...

                  "Chi fa da sè, fa per tre, ma soprattutto lascia in pace gli altri due..."

                  "...l'acqua è fina, passa da tutte le parti..."

                  "...Se una cosa ha la benchè minima possibilità di andare storta, sicuramente lo farà..."

                  "...se c'è soluzione, perchè perdere il sonno... se non c'è soluzione, perchè perdere il sonno..."

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                  • CITAZIONE (mac-giver @ 11/2/2008, 16:23)
                    lo scalino sull alimentazione di cui parli é quando do corrente fino al punto che succede lo sbbaamm??

                    è cosi ma perchè abbiamo un botto di aria tra il PP e il ferro da attrarre..

                    hehehehehe....

                    quello che dici tu è GIUSTISSIMO
                    ma (secondo me) c'è di piu:

                    supponiamo che il carico sia ad 1 cm
                    devo dare una energia X perchè questo inizi a muoversi verso il PP
                    ma non appena si smuove di 1 pelino
                    l'energia X che ho dato è "troppa"... me ne basterebbe molta meno
                    perchè il circuito magnetico riduce la sua Riluttanza <img src=">

                    quindi non appena il carico inizia a muoversi potrei ridurre la corrente nelle bobine
                    spendere meno energia e mantenere l'accelerazione del carico verso il PP costante

                    e fin qui siamo perfettamente allineati con le idee e con la pratica.

                    Quello che ancora è sfuggito ad alcuni
                    è che nel momento in cui inizio ad alimentare il PP
                    si crea un campo H nel ferro che risucchia il campo di un magnete
                    e questo campo risucchiato inonda (e si concatena) con la bobina
                    creando una fcem sulla bobina PROPRIO NEL MOMENTO DELLA DEVIAZIONE DEL FLUSSO !!!

                    Il lavoro che noi compiamo è quello di DEVIARE IL FLUSSO
                    e immagazziniamo energia per spostare il flusso, non il carico
                    ... e non è la stessa cosa ...

                    Se spostiamo tutto il flusso generato dal magnete
                    e lo teniamo deviato con la corrente che scorre nella bobina
                    il carico non influenza il flusso perchè questo è forzato dalla corrente
                    quindi non c'è fcem

                    da quello che sembra dai tuoi esperimenti è possibile spendere poco per spostare un flusso che poi lavora tanto....
                    ( speriamo che funzioni... speriamo che funzioni... speriamo che funzioni.... :wub: :wub: :wub: :wub: )

                    secondo me
                    se mettiamo un carico che si avvicina e allontana dal PP
                    e un traferro di un valore uguale alla distanza minima del carico in movimento sulla seconda parte del PP
                    alimentando il PP con una corrente minima che non permetta la totale deviazione del flusso
                    vediamo il fluttuare della corrente sulle bobine al variare della distanza del carico

                    00mei

                    PS
                    devo smettere di usare il cervello per dire cazz..te e iniziare a usare la mani per farle :woot:

                    Commenta


                    • perchè non vieni nella mia officina e ci mettiamo a fare qualche cosa di serio? eh eh

                      cmq stasera abbiamo fatto il disegno .. faremo un motore tipo quelli di flynn..

                      rotore a 4 poli e tre PP

                      viene una bomba.. ma per la realizzazione dovrete aspettare un po..
                      funzionerà alla grande ragazzi.. abbiamo visto dei picchi di lenz mostruosi con il PP a grani orientati..

                      quindi sarà 3 poli statore 4 poli rotore.. non ci sono fasi di stallo..

                      ogni PP una volta impulsato quando avra finito la sua fase,manderà il suo terribile picco al PP successivo..

                      i rendimenti arriveranno alle stelle...

                      daje daje.. bisogna spigne.. <img src=">

                      (Scusate il dialetto ogni tanto ci vuole :P )

                      Commenta


                      • CITAZIONE (mac-giver @ 11/2/2008, 22:11)
                        perchè non vieni nella mia officina e ci mettiamo a fare qualche cosa di serio? eh eh

                        sono sempre incasinato col lavoro... son sempre in ufficio a scartoffiare...
                        ma magari verso la fine del mese che devo venire verso roma, magari una capatina...

                        CITAZIONE (mac-giver @ 11/2/2008, 22:11)
                        funzionerà alla grande ragazzi.. abbiamo visto dei picchi di lenz mostruosi con il PP a grani orientati..

                        li avete visti con l'oscilloscoppppppio... ... sbaaaaaaaaaammmmmmm.... :woot:

                        l'importante dei picchi di lenz non è la loro "altezza" presa da sola
                        ne la loro durata presa da sola
                        è l'area che racchiudono nella forma d'onda che vedete....

                        L'area rappresenta (in qualche modo) l'energia che il PP rende
                        quindi se fate paragoni con il PP vecchio e quello nuovo
                        guardate sia l'ampiezza ma anche la durata dei picchi chiusi su un carico elettrico

                        CITAZIONE (mac-giver @ 11/2/2008, 22:11)
                        daje daje.. bisogna spigne.. <img src=">

                        no.. no...nonono...

                        LORO ( i PP ) devono TIRARE !!!! :P :P :P :P :P :P

                        Edited by 00mei - 12/2/2008, 00:12

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                        • CITAZIONE
                          Lo strumento con cui fare questa misura ce l'ho, costa anche relativamente poco, ma non si trova facilmente sul mercato.

                          Di che strumento parli?

                          Commenta


                          • E' una specie di oscilloscopio digitale, solo che oltre a memorizzare il valore della tensione nel tempo, ci fa sopra dei calcoli, tra cui anche l'integrale in questione.
                            Tra l'altro, si possono anche stampare sia i grafici delle tensioni misurate, sia le tabelle dei calcoli effettuati.
                            Non è molto veloce, però, ha una frequenza massima di campionamento di 400 KHz, se non ricordo male...
                            Devo verificare, poi vi farò sapere...
                            Una caratteristica utile è che ha più canali di misura, tutti isolati galvanicamente tra loro, come se fossero strumenti diversi, cosa che non contraddistingue i normali oscilloscopi, i cui ingressi sono tutti riferiti alla stessa massa.

                            Nei prossimi giorni, al lavoro, verificherò la frequenza massima di campionamento, ma sono già abbastanza sicuro che un impulso di qualche decina di microsecondi lo misuri senza problemi.

                            Per quello che riguarda il PP, si può misurare con un canale la tensione ai capi delle bobine, e con un altro quella ai capi di una resistenza nota messa in serie alle bobine, così da misurare anche la corrente assorbita, o erogata (durante i picchi di Lenz).
                            Si fa fare l'integrale dei grafici memorizzati, e poi si fa il prodotto dei due integrali, e abbiamo calcolato l'energia. Facile, no?

                            M.
                            L'energia non si crea, né si distrugge, ma può sempre cominciare ad arrivare da dove meno te lo aspetti...

                            "Chi fa da sè, fa per tre, ma soprattutto lascia in pace gli altri due..."

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                            "...Se una cosa ha la benchè minima possibilità di andare storta, sicuramente lo farà..."

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                            • Strumento interessante ! marca e modello?
                              Si potrebbe fare lo stesso lavoro con un oscilloscopio per Pc, poi al programma di visualizzazione fai fare i conti....?...

                              Commenta


                              • Personalmente, dei PC come strumenti di misura, non mi fido troppo...
                                Il problema è che hanno un sistema di riferimento nel tempo, quando si parla di tempi "elettromeccanicamente brevi", non molto affidabile, e quando devi calcolare l'energia di impulsi che durano solo il tempo di due o tre campionamenti, le classiche schedine di acquisizione da due soldi (si fa per dire, due soldi...) ti potrebbero fa prendere prendere fischi per fiaschi...

                                Quello che uso io è, invece, un oscillografo "stand alone", certificato e calibrato, col quale verifico le curve luce/tensione/corrente/temperatura/ecc. dei pannelli solari, sia fotovoltaici che termici (cambia solo il tipo di "segnali" da misurare).
                                Il modello non me lo ricordo, la marca neanche... Non lo uso dalla scorsa estate...
                                Sono certo che è di produzione giapponese, perchè per avere il manuale in inglese c'è voluto un anno...
                                I prossimi giorni lo "rispolvero", e poi ti mando tutte le caratteristiche, se ti interessa...

                                M.
                                L'energia non si crea, né si distrugge, ma può sempre cominciare ad arrivare da dove meno te lo aspetti...

                                "Chi fa da sè, fa per tre, ma soprattutto lascia in pace gli altri due..."

                                "...l'acqua è fina, passa da tutte le parti..."

                                "...Se una cosa ha la benchè minima possibilità di andare storta, sicuramente lo farà..."

                                "...se c'è soluzione, perchè perdere il sonno... se non c'è soluzione, perchè perdere il sonno..."

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                                • e si un oscillo cosi sarebbe stato utile ieri quando abbiamo visto le differenze, ma con l-oscillo normale,

                                  almeno ci rimaneva la forma d'onda registrata.. quello che abbiamo potuto vedere che tra i due PP quello a grani e quello normale,

                                  che i picchi arrivano sempre intorno ai 1000V 1200V

                                  ma quello che cambia in modo sensibile è L'area dell'onda! con il PP normale era larga un quadratino, con il PP a grani, era piu del doppio!!

                                  ma infatti si notavano le differenze anche sui contatti, con i grani orientati non erano semplici scintille, erano fiamme!!

                                  la differenza quindi è evidentissima..

                                  se quaranta sei in zona, e ti va di venire a fare qualche misura, sarebbe utile per poi valutare anche il circuito di recupero..


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                                  • Grazie mille QuarantaDue

                                    P.S ci sono ascilloscopi per Pc (che si collegano per via usb)che arrivano anche a 2 g/s di campionamento....ma costano un botto <img src="> ......
                                    Un paio di mesi fa ne ho comprato uno cinese, su ebay.....da 100mhz ,mi sembra 150 m/s.L'ho pagato poco(circa 120 euro)ma nn mi è ancora arrivato <img src="> è bloccato in dogana a linate uff uff uff.

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                                    • @ mac-giver:

                                      Eh, la larghezza dell'impulso conta mooolto di più della tensione... Mi interessa parecchio, infatti, il discorso che fai sull'utilizzo dei picchi di Lenz per pilotare il PP successivo nel percorso rotativo del motore, anche se temo che così facendo non sarà per niente facile regolare la potenza e la velocità del motore finale...
                                      Io posso venire da te solo nel weekend (se non ho capito male stai a Roma, giusto? ), e preferibilmente quando qui nelle Marche piove, perchè ho dei lavori in sospeso da fare all'aperto che hanno la priorità su qualsiasi altro mio impegno, e che mi stanno dissanguando di quasi tutto il mio tempo libero... :wacko:
                                      Comunque, visto come va, meteorologicamente parlando, questa stagione, penso che vi verrò a trovare molto presto... mandatemi un numero di telefono, e vedrai che ci sentiamo venerdi...


                                      @ Framoro:

                                      Le schedine di acquisizione lavorano in modo egregio, per carità, ma non devi aver bisogno di precisione nei tempi, altrimenti te ne serve un modello che abbia la base dei tempi a bordo, indipendente dal clock del PC, e allora è un oscilloscopio quasi completo, gli manca solo il display, che viene sostituito dal computer. Hai comunque un oggetto costoso, il vantaggio è che non hai limitazioni sulla memoria di acquisizione, pechè hai a disposizione tutto l'Hard Disk... sempre che la "banda" sia sufficiente...
                                      Per esempio, una scheda che acquisisce 150 MS/s, produce un flusso dati, per un singolo canale, di almeno 1200 Mbit/s... Ci passa, tutta quella roba, per la USB? Questo, poi, senza base dei tempi, usando i riferimenti del computer, altrimenti la scheda deve comunicare al PC, per ogni campione, non solo il valore di tensione campionato, ma anche il codice di tempo del campione in questione, essendo il protocollo USB completamente asincrono, e privo di clock di riferimento...
                                      Quando hai un campionamento ogni circa 7 nanosecondi, tu capisci che una imprecisione dovuta all'attesa nel buffer della porta USB di 100 microsecondi è un tempo enorme... Vuol dire che un picco di Lenz te lo potresti ritrovare visualizzato a 15mila campioni di distanza (nel tempo) da dove effettivamente si è verificato... E questo di differenza ne potrebbe fare parecchia, se devi calcolare l'energia di rapidi impulsi transitori... A questo punto, meglio un campionamento più lento, ma rigoroso nei tempi...
                                      Diverso è il discorso se devi guardare la forma di onde periodiche, lì della loro fase non te ne frega niente, se mandi all'ingresso una sinusoide perfetta, sul PC vedi una sinusoide perfetta, come su qualsiasi oscilloscopio, solo che hai speso mooolto meno e ci puoi lavorare sopra matematicamente (per esempio puoi calcolare la distorsione, o il rapporto segnale/rumore del segnale, o altre cose che con un oscilloscopio normale te le sogni)...
                                      Io un oscilloscopio "analogico" ce l'ho a casa, anche se un po' vetusto, sennò avrei anch'io preso una di quelle schedine di acquisizione come stai facendo tu, perchè sono, nell'insieme, molto convenienti... basta solo tenere presente cosa ci puoi e cosa non ci puoi fare, e problemi non ce ne sono...

                                      A presto.

                                      M.


                                      L'energia non si crea, né si distrugge, ma può sempre cominciare ad arrivare da dove meno te lo aspetti...

                                      "Chi fa da sè, fa per tre, ma soprattutto lascia in pace gli altri due..."

                                      "...l'acqua è fina, passa da tutte le parti..."

                                      "...Se una cosa ha la benchè minima possibilità di andare storta, sicuramente lo farà..."

                                      "...se c'è soluzione, perchè perdere il sonno... se non c'è soluzione, perchè perdere il sonno..."

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                                      • CITAZIONE (mac-giver @ 12/2/2008, 12:28)
                                        che i picchi arrivano sempre intorno ai 1000V 1200V

                                        ma quello che cambia in modo sensibile è L'area dell'onda! con il PP normale era larga un quadratino, con il PP a grani, era piu del doppio!!

                                        e con i fronti di salita e disces piu ripidi <img src=">

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                                        • ciao ragazzi
                                          sono finalmente arrivati i pezzi che aspettavo da tempo!
                                          ora non resta che assemblare e dopo vedremo rombare
                                          il mega-leomotor. <img src="> <img src="> <img src="> <img src="> <img src="> <img src=">
                                          ciao a tutti
                                          leo48
                                          -Ogni problema ha sempre almeno due soluzioni basta trovarle
                                          -La forza dei forti è saper traversar le traversìe con occhio sereno

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                                          • CITAZIONE (mac-giver @ 7/2/2008, 17:05)
                                            quando metti i mangneti uno sopra all altro o in serie non hai moltiplicazioni di forza, diciamo che dopo il 4 mangete in serie si nota un leggero aumento di flusso, se hai un gausmetro potrai notare che si alza di un o,1 t

                                            ci ho pensato tanto a questa affermazione
                                            che è VERA
                                            ma non è data dalla somma dei flussi delle calamite....

                                            è data dall'allontanarsi dei due poli del magnete...

                                            in altre parole:

                                            prendiamo due magneti cilindrici come quelli che ha usato MG
                                            supponiamo che entrambi abbiano una forza A CONTATTO di 1 N
                                            e supponiamo che uno sia lungo 1 mm e uno sia lungo 30 mm

                                            quando sono a contatto entrambi hanno una forza di 1 N -> stesso flusso
                                            ma quando ci mettiamo con un ferro ad 3 mm di distanza il flusso è posizionato diversamente
                                            e con il magnete piu lungo registro una forza di attrazione del ferro maggiore

                                            si tratta solo della disposizione delle linee di flusso ad 3 mm di distanza <img src=">

                                            questo è un parametro importantissimo quando si scelgono i magneti
                                            per sfruttare il loro flusso a distanza (e non a contatto come nel PP)

                                            ... ho fatto la prova con 3 calamite dell'armadio <img src=">

                                            00mei

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                                            • CITAZIONE (mac-giver @ 7/2/2008, 22:27)
                                              mc2eeeee dove seii?? ma che fine hai fatto?? :unsure:

                                              Salve a tutti, cavolo . . . mi sono assentato per un pò, causa lavoro (ero fuori Italia) e al mio ritorno trovo 18 megapagine da leggere.
                                              Comunque non sono scomparso, da domani tornerò a lavorare sul mio progetto, mi trovo al quarto prototipo, e questa volta spero proprio che sia l'ultimo, dato che i primi tre hanno fatto una brutta fine . . . le forze in gioco erano così grandi che si sono praticamente deformati, impedendomi di verificare se il principio era giusto. Ora stò cercando di superare me stesso, non sono mai stato un provetto meccanico, ma questa volta mi stò sforzando di essere "precisissimo", dato che ho un margine di errore massimo di 1\2 millimetro.
                                              Per chi rettifica motori, farebbe ridere, dato che lavorano sui millesimi, ma per chi lavora artigianalmente, con la lima . . . è proprio un'impresa non da poco.
                                              Comunque mi servirà un po di tempo, appena finito vi posterò tutto il materiale fotografico e forse anche un video. Comunque vi seguo sempre, andate avanti così, che state facendo un'ottimo lavoro.
                                              Non interverrò nella discussione almeno fino a quando non avrò del materiale da farvi vedere, per non intasare questo 3d e lasciare spazio a chi ha qualche contributo da dare e rendere più fluida la lettura, senza intermezzi inutili.

                                              Buona serata a tutti.

                                              emc2.

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                                              • X Mac,
                                                Ciao, ti ricordi di me? Stavo facendo degli esperimenti con gli elettromagneti per porte tagliafuoco (un fiasco, fanno schifo), il mio esperimento si è trasformato, non ho postato più niente perché sono rallentato da problemi costruttivi.

                                                Ho una domanda sul PP.

                                                Premetto che non conosco il PP ma se ho capito bene in situazione di riposo i lamierini hanno potenza magnetica in quanto sono a contatto con dei magneti permanenti, poi quando alimentiamo le bobine il magnetismo si sposta tutto da un lato.

                                                Se è vero quello che dico, la mia domanda è: Come è distribuita la polarizzazione nel PP?

                                                Abbiamo un polo N a destra e un polo S a sinistra, o abbiamo entrambi i poli su entrambi i lati?

                                                Probabilmente il PP potrebbe integrarsi bene nel mio progetto dandogli un ulteriore efficienza.

                                                Scusate l'ultima fesseria, come diceva un altro amico InIORANZA INSIDE, potremmo paragonare il PP ad un relé, anche un relé con una piccola potenza gestisce grandi potenze...!!!! :huh: :huh: :huh: :huh:

                                                Bye Bye e non fatevi fumare troppo il cervello

                                                Edited by Wradipo - 16/2/2008, 11:12

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                                                • ciao wradipo, certo che mi ricordo.. e sono contento che hai testato quei magneti che tanto fanno colpo come efficienza..

                                                  allora dimmi, ma effettivamente a contatto hanno tutta quella forza che dicono sul datasheet con i watt che scrivono loro?

                                                  perchè sulla carta come sempre penso si possono scrivere tante cose, ma poi in pratica.. come le automobili che sul data della casa che le produce scrivono un consumo e poi e tutt'altro :angry:

                                                  invece noi il PP lo abbiamo testato in pratica, ed effettivamente abbiamo i consumi e la forza che abbiamo scritto..

                                                  fammi sapere di questi fantastici magneti per porte tagliafuoco per quali prove li hai usati, e come vanno..

                                                  per quanto riguarda il PP si a campo deviato abbiamo su ogni polo lo stesso segno del magnete corrispondente..

                                                  quindi abbiamo a campo deviato su un polo un N e sull altro un S

                                                  fammi sapere..

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                                                  • Innanzitutto grazie per la precisazione sul PP.

                                                    Per quanto riguarda gli elettromagneti per porte taglia fuoco io ho comprato un elettromagnete da 40 kg a 24 volt, il tizio che me li ha venduti mi ha detto che se lo usavo a 12 volt era efficiente la metà.

                                                    Appena arrivato a casa l'ho collegato ad un trasformatore 12 volt.... che delusione, il magnetismo si avvertiva appena.

                                                    Allora ho avuto il colpo di genio, sarà mica una questione di ampere???? Ho preso l'elettromagne e l'ho collegato alla batteria della macchina, 100A, risultato, riusciva appena a tener su una forbice.

                                                    Dato che nel mio progetto l'elettromagnete doveva lavorare insieme a dei magneti ho pensato che la potenza dei magneti (neodimio da 50 kg) era tale da "fregarsene" di quella dell'elettromagnete (avevo messo i poli in modo da respingersi).

                                                    Ho pensato che la potenza di attrazione del magnete sulla parte ferrosa dell'elettromagnete era tale da annullare la repulsione data dall'elettromagnete stesso, così con perizia ho rimosso la carcassa esterna dell'elettromagnete ma il risultato non è cambiato.

                                                    In sintesi un elettromagnete per porte tagliafuoco, potenza nominale 40 kg a 24 volt, a 12 volt con 100 Ampere a disposizione riesce a tener su 200 grammi.... :angry: :angry: :angry: :blink: :blink: :wacko: :unsure:

                                                    L'ultima prova l'ho fatta fornendo prima la 24V, poi la 48V ed infine la 110V, una schifezza in tutti i casi, l'ho buttato.

                                                    Dimenticavo MAC, bella bestia, complimenti.

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                                                    • forse i 50 kg li da con tutta la superficie a contatto con l'area del magnete, non con una sola parte..

                                                      pensa che dicono che ci sono magneti cosi da 500kg che assorbono pochi watt..

                                                      mah!

                                                      l assorbimento degli ampere dipende dalla bobina puoi dargli pure 12 volt e 10000 A ma non cambia nulla <img src=">

                                                      Commenta


                                                      • eh eh vedi wradipo, mi hai fatto venire la curiosità e cosi sono andato a vedere il funzionamento di questi magneti delle porte tagliafuoco...

                                                        allora quello che viene tanto acclamato da 1500kg altro non è che un elettromagnete che agisce su un perno di bloccaggio!!

                                                        e il perno di bloccaggio ha una resistenza di 1500kg NON L'ELETTROMAGNETE!

                                                        poi per quelli da 600kg, i piu forti come dicono ad azione diretta...

                                                        ma i kg sono calcolati sulla porta non sul magnete!

                                                        e visto che sono montati in alto alla parte opposta dei cardini, e le porte hanno il maniglione centrale, bisogna calcolare che la forza che noi applichiamo sulla porta é una leva svantaggiosa di almeno 60cm..

                                                        l'elettromagnete in questione tirerà al max sui 100kg

                                                        penso che ora sia fuori discussione in modo totale fare confronti con l'elettromagnete classico ed il PP

                                                        ^_^



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                                                        • E mi sono dimenticato di dire una cosa.... all'interno del mio elettromagnete per porte tagliafuoco non c'erano magneti di alcun tipo

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                                                          • ma infatti quelli sono semplici elettromagneti..

                                                            poi ci sono dei tipi con un magnete al neodimo, che viene tenuto lontano dalla sua piastrina di contatto.. nel momento in cui arriva l'imput elettrico, un

                                                            semplice e piccolo elettromagnete sblocca il bloccaggio che teneva tenuto il magnete lontano e avviene un piccolo ssbbaamm <img src="> e la piastra di

                                                            contatto cosi viene magnetizzata, e infatti poi questi dispositivi hanno un pulsante di sblocco, per riportare poi il magnete alla sua posizione di

                                                            partenza..




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                                                            • Salve a tutti, chiariti i dubbi sugli elettromagneti per le porte tagliafuoco chiariamo anche il dubbio che si poneva sul consumo del PP... e cioè si ipotizzava che se il PP consumasse 0,13 W per deviare un flusso di 400 Kg, sicuramente quando avveniva lo sbaaaaaam c'era un picco di consumo in più che il tester non riusciva a conteggiare. Questo picco, ora possiamo dire che nn c'è affatto, la prova fatta è stata questa: un piccolo circuitino costituito da un LM317 e un paio di componenti alimentava un PP, e limitava la corrente su una soglia...

                                                              Per esempio se il PP consumava 1,5 V e 10 mA abbiamo limitato la corrente a 10 mA, e il campo si deviava comunque e faceva ugualmente lo sbaaaaaam! Questo significa che non vi è nessun picco di assorbimento alla deviazione del campo.

                                                              saluti kekko

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