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domanda di connessione enel on line

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  • Infatti personalmente ho sempre seguito l'iter ordinario...
    Il semplificato è a mio avviso una presa per i fondelli...

    saluti

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    • Come riportato nella guida al portale produttori "Qualora l’impianto di produzione abbia i requisiti per essere richiesta in Iter di connessione Semplificato ilproduttore è obbligato ad utilizzare unicamente tale iter."

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      • Impianto in regime ordinario 4 Kw . Comunicata fine lavori come fatto sempre da 10 anni, caricato regolamento esercizio con tutti gli allegati: il responsabile del procedimento per il RDE mi valida il Regolamento. Ero in attesa di disponibilità allacciamento: mi arriva richiesta integrativa di "Comunicazione inizio lavori " e " Avvio iter autorizzatorio " da caricare sotto la specifica voce AUTORIZZAZIONI. Nel preventivo è specificato che non sono necessari lavori , per cui non capisco da dove è uscita fuori la richiesta di iter autorizzatorio, previsto dove ci sono da fare lavori sulla rete che richiedono permessi cominali o altro. Comunque faccio l'avvio iter autor. indicando estremi SCIA presentata al Comune. La pratica è sempre ferma: mi hanno consigliato di fare dichiarazione " Fine iter autorizzatorio " e successivamente rifare inizio lavori e poi fine lavori nella apposita sezione "LAVORI".
        Il responsabile della richiesta di questo iter è diverso da quello del RDE. Comunque ai numeri di telefono non risponde nessuno. C'è un numero informazioni che però permette di lasciare solo messaggi. Gli uffici E-Distribuzione sono chiusi al pubblico. Avevo 4 amici che mi seguivano queste pratiche: due sono in pensione, uno ha cambiato reparto e un altro è all'ospedale. Non so più a chi rivolgermi. Secondo me hanno ordine di bloccare quante più pratiche di connessione possibile. Non dormo più. Aiuto!

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        • Il Regolamento di esercizio va per una strada.
          L'avvio iter, l'inizio lavori, l'allegato P, il pagamento del 70% e la fine lavori sono un'altra strada.
          L'avvio iter autorizzativo e la fine iter autorizzativo riguardano essenzialmente l'impianto fotovoltaico. Se ci sono opere di rete, occorre l'avvio e la fine iter anche per le opere di rete.
          L'inizio lavori riguarda l'impianto fotovoltaico, non le opere di rete.

          Forse in passato siete stati graziati da una gestione molto spannometrica da parte di Enel, o forse sono stato sfortunato io a confrontarmi con tecnici Enel che conoscevano bene la normativa (TICA e AEEG).

          Qual è il suo dubbio?

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          • Nel mio caso non sono previsti lavori di rete come specificato nel preventivo: perché mi è stato chiesto l'iter autorizzatorio?

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            • Perchè il produttore è obbligato ad avviare l'iter autorizzativo relativo alll'impianto di produzione entro 60 gg. lavorativi (per connessioni in BT) dall'accettazione del preventivo e ad informare il Gestore di rete tramite dichiarazione sostitutiva, dichiarando di aver rispettato tale tempistica. Non l'ha deciso Enel, ma l'AEEGSI qualche anno fa (art. 9.5 dell'allegato A alla Delibera 99/08, il cosiddetto TICA).

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              • Allora mi spieghi che cavolo di documentazione alleghi quando fai FINE ITER AUTORIZZATORIO sotto la voce Documentazione di consenso rilasciate dalla P.A. nel caso di CIL, CILA o SCIA, dove non è previsto neanche il responsabile del provvedimento?
                Io ho sempre fatto una Dichiarazione sost. in base alla Delibera che hai citato, ma sempre allegandola tra le Comunicazioni, dopo fatto il Fine Lavori.
                In dieci anni di attività e centinaia di impianti, non mi hanno mai richiesto ITER Autorizzatorio e neanche Inizio Lavori.
                Cerchiamo di non voler giustificare a tutti in costi l'operato dell'Enel: tra le altre cose che non vanno c'è anche il portale che fa schifo: per operare sono costretto ad andare avanti ed indietro continuamente con le schermate, altrimenti non mi fa proseguire nei vari step.
                Scusami lo sfogo, ma è ora di dire basta allo strapotere dell'ente pubblico a danno di noi utenti.

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                • Sì, il problema è proprio il portale. Enel, per applicare le delibere dell'AEEG, ha costruito un portale spesso malfunzionante. Adesso è malfunzionante anche il servizio di assistenza ai produttori (richiamano dopo 5 giorni lavorativi). E' uno scandalo tutto italiano, e non posso darle torto.
                  Per le due comunicazioni, siccome il portale prevede delle sezioni apposite per caricare tale documentazione, Enel (forse giustamente) chiede che tali comunicazioni vengano inviate tramite tali sezioni.
                  Su fine iter autorizzatorio, semplicemente, io caricherei una comunicazione in cui spiego che, dato che l'impianto ricade (ad esempio) in edilizia libera, non è stato necessario avviare un iter autorizzativo e pertanto non esiste un documento di fine iter autorizzativo.
                  La Documentazione di consenso rilasciate dalla PA a me le ha sempre richieste come allegato obbligatorio solo nel caso in cui il produttore gestisce le autorizzazioni delle opere di rete.

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                  • Emanuele ci possiamo anche dare del tu: anche se certamente ho qualche anno più di te.
                    La mia rabbia deriva dalla constatazione che ENEL ora E Distribuzione è organizzato in modo elefantiaco e sembra che ogni operazione venga gestita in modo da far lavorare più persone: come è possibile che per una connessione di un 3 Kw ci sono una moltitudine di soggetti referenti ( uno per la gestione del preventivo, uno per la gestione del RDE, uno per l'iter, uno per la connessione, a parte poi i responsabili di zona per l'esecuzione della connessione, quelli che lavorano sul portale Terna e quelli che tengono i rapporti con il GSE.
                    Un'azienda un poco più organizzata affiderebbe ad un unico soggetto tutto l'iter burocratico, con assunzione di responsabilità sulla gestione e magari incentivandolo in base alle pratiche lavorate.
                    Sarebbe ora di avere un paese più moderno ed efficiente: l'uso della tecnologia informatica non deve servire a sovraccaricare l'utente di una burocrazia superflua e molto spesso incomprensibile. Era meglio quando si stava peggio , quando le pratiche si portavano a mano all'impiegato di turno seduto dietro una scrivania.

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                    • Questa mattina tramite un amico penso di essere riuscito a sbloccare la pratica: infatti sul portale Terna l'impianto è passato a esercibile.
                      L'amico dell'Enel mi ha confermato che l'iter autorizzatorio non c'entrava nulla con il mio impianto; purtroppo la pratica è stata affidata a un impiegato un po' "particolare".

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                      • Originariamente inviato da FVOr Visualizza il messaggio
                        Ciao a tutti, torno alla ribalta col mio accumulo aggiunto a impianto del 2011: siamo in fase RdE..
                        Ma secondo voi quando mi chiede la verifica del sistema di interfaccia, devo fare l'autotest al vecchio inverter? non no nemmeno se si possa fare... e soprattutto nn è di certo conforme alla CEI 0-21!
                        Sulla scheda tecnica del sistema di accumulo ci son i dati di SSPI e DDI... ma di certo non gli posso fare l'autotest
                        In più mi si chiede il sistema di controllo dell suilibrio... ma davvero adesso questi 0.07 kW sopra i 6 mi comporteranno anche questo?
                        Per ora il tecnico Enel non mi risponde, vi aggiornerò appena avrò notizie, ma se nel frattempo qualcuno mi può essere utile, vi ringrazio

                        PS: Non credo che ci sia bisgno di dire che col senno di poi non acceterei di occuparmi di questa cosa.. soprattutto perchè la scelta era già stata fatta
                        ciao cortesemente mi allaccio al quesito di cui sopra.accumulo in cc su impianto esistente...bisogna allegare autotest inverter esistente o c è un altra soluzione
                        grazie in anticipo

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                        • Se si può fare l'autotest, io lo farei.
                          Se non si può fare, non penso che ti costringano a cambiare inverter...
                          Bisognerebbe interpellare Enel.

                          saluti

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                          • Siamo alle solite rotture di ..... Domanda di connessione fatta per 5 Kw, installati moduli per 4,64 Kw (16 moduli da 290 W) + inverter 5 Kw Pn.
                            Preventivo,Regolamento esercizio e pratica Gaudì fatti con Pn 5 Kw pensando di usufruire del margine 10% previsto dalle norme.
                            Richiesta integrativa bloccante per modifica potenza in immissione: caricata sul portale. Dopo oltre 10 giorni lavorativi nessuna comunicazione.
                            Vado presso Enel di zona: il dirigente sentito telefonicamente pretende rifacimento preventivo con tutto il seguito della pratica. Invio PEC con richiesta di lasciare preventivo per 5 Kw rinunciando al rimborso della differenza: non ottengo risposta.Faccio 100 Km per andare a pregare personalmente il suddetto dirigente di far passare la pratica con Pn 5 Kw. Mi ha promesso che vedrà cosa si può fare. Il cliente telefona tutti i giorni.Sono tre notti che non dormo. Di questo passo finirò al manicomio.

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                            • Prima di inviare il regolamento di esercizio andava fatta richiesta di "modifica potenza nominale prima dell'attivazione". Enel correggeva il dato senza rifare il preventivo di connessione e lasciando 5 kW in immissione. Così poteva fare il regolamento di esercizio con la potenza nominale corretta. E ovviamente doveva aggiornare anche Gaudì. A me è capitato diverse volte, anche con impianti di grande taglia.

                              Come ha fatto, ha fatto male, non saprei se Enel potrà risolvere forzando i dati, ora che il regolamento di esercizio è già stato sottoscritto con i dati sbagliati. Significherebbe procedere con l'attivazione di un impianto di potenza inferiore rispetto a quanto dichiarato, non potrebbero farlo.

                              Mi dispiace non saperla aiutare di più, se non indicandole la corretta procedura da seguire la prossima volta.

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                              • Originariamente inviato da Bocalb Visualizza il messaggio
                                Siamo alle solite rotture di ..... Domanda di connessione fatta per 5 Kw, installati moduli per 4,64 Kw (16 moduli da 290 W) + inverter 5 Kw Pn.
                                Preventivo,Regolamento esercizio e pratica Gaudì fatti con Pn 5 Kw pensando di usufruire del margine 10% previsto dalle norme.
                                Richiesta integrativa bloccante per modifica potenza in immissione: caricata sul portale. Dopo oltre 10 giorni lavorativi nessuna comunicazione.
                                Vado presso Enel di zona: il dirigente sentito telefonicamente pretende rifacimento preventivo con tutto il seguito della pratica. Invio PEC con richiesta di lasciare preventivo per 5 Kw rinunciando al rimborso della differenza: non ottengo risposta.Faccio 100 Km per andare a pregare personalmente il suddetto dirigente di far passare la pratica con Pn 5 Kw. Mi ha promesso che vedrà cosa si può fare. Il cliente telefona tutti i giorni.Sono tre notti che non dormo. Di questo passo finirò al manicomio.
                                Se ritieni che il comportamento di Enel sia errato, avvia un procedura contro la società interpellando l'AEEG.

                                Commenta


                                • Emanuele.c ti ringrazio per il consiglio: quello che non capisco è come si fa a compilare il RDE indicando Potenza nominale unità generazione 4,64Kw, potenza nominale impianto 4,64 Kw e potenza di immissione 5 Kw (come da preventivo), quando poi l'inverter (generatore) ha potenza nominale 5 Kw.
                                  In ogni caso il software per la compilazione del RDE mi dà errore e non mi fa procedere.
                                  La tolleranza del 10% vale solo per il preventivo ?

                                  Sischo: avviare procedura contro E-distribuzione comporta notevole allungamento dei tempi di connessione.

                                  Commenta


                                  • Per far bene si dovrebbe modificare anche la potenza in immissione. Riducendola al max del 10% Enel non deve emettere un nuovo preventivo (art. 40.7 TICA). Lo stesso articolo recita però che tale richiesta di modifica va fatta prima del completamento dell'impianto.
                                    Nell'RDE la potenza nominale dell'impianto (il minimo tra potenza nominale moduli e potenza nominale AC inverter) sarà quindi pari a 4,64 kW. Nella tabella dei generatori/convertitori, invece, andrà indicato (immagino) 5 kW, il dato di targa del convertitore.
                                    Non ho ben capito in che punto il portale dà errore.
                                    Forse perchè c'è l'intreccio con il dato di potenza presente su Gaudì?
                                    A questo punto, io attenderei riscontro dal tecnico Enel, sperando che trovi un modo rapido per sistemare le cose, ed ovviamente chiederei a lui sui valori da indicare.

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                                    • Seguendo le istruzioni che mi sono state inviate dal dirigente E-Distribuzione mediante Comunicazione sul portale, ho provveduto a richiedere modifica della potenza in immissione da 5 a 4,64 Kw tramite la sezione RICHIESTA MODIFICA PREVENTIVO DOPO ACCETTAZIONE presente sul portale.
                                      Spero sia sufficiente : forse non ci sarà bisogno di cambiare la potenza nominale e tutti i dati presenti in Gaudì e sul RDE (almeno spero).
                                      Per quanto riguarda la potenza del generatore , hai ragione: si può indicare in Allegato A potenza diversa dalla potenza nominale impianto e il sistema la accetta.

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                                      • Comunque quello che non riesco a capire è che cosa comporta alla rete elettrica una differenza di immissione di 300 W, una rete su cui transitano milioni se non miliardi di chilovattora. Come al solito in Italia c'è una burocrazia incomprensibile che sembra creata con il solo scopo di ostacolare e non facilitare le attività innovative. Se non cambia il sistema andremo sempre peggio.

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                                        • Colpo di scena: avevo dimenticato che si tratta di inverter SMA Smart Energy con batteria 2 Kwh lato DC. Pertanto la potenza nominale è la minore tra la somma delle potenze dei moduli + la potenza continua della battery pack e la potenza dell'inverter lato AC. Poiché la somma dei moduli è 4,64 Kw + la potenza della batteria 2 Kw ( ha stessa capacità di 2 Kwh), mentre la potenza lato AC dell'inverter è 5 Kw, la potenza nominale dell'impianto è 5 Kw! Questi dell'Enel mi hanno fatto fare un casino chiedendomi di fare richiesta di modifica preventivo per la potenza immessa, che è stata fatta per 4,64 Kw. Ho già fissato appuntamento con un psicanalista: il mio cervello dà segni di squilibrio.

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                                          • Bene! (per lo psicanalista..)
                                            Ma la domanda di connessione non era partita come impianto con accumulo? Non erano già stati indicati tutti i dati riguardanti l'accumulo? Era una domanda di connessione per un FV normale?

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                                            • Sì , la domanda di connessione è stata fatta compilando anche la sezione dedicata all'accumulo, come pure la pratica su Gaudì. Quando ho indicato 5 Kw come potenza nominale, l'ho fatto istintivamente avendo un inverter di tale potenza e non sapevo che era la potenza giusta da indicare, anche perché è la prima pratica con accumulo lato DC. Evidentemente anche l'impiegato Enel che mi ha mandato la richiesta bloccante di riduzione potenza a 4,64 Kw (potenza di picco dei moduli), non si era reso conto che sul lato DC andava sommata la potenza dell'inverter.
                                              Comunque la pratica si fa sempre più ingarbugliata: oggi mi hanno mandato una comunicazione di rimborso corrispettivo per riduzione di potenza in immissione. ????

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                                              • Stamattina sono andato presso Enel di zona con panettone e limoncello: la pratica è ancora ferma, pare che comunque bisogna rifare RDE e variazione dati su Gaudì; il tecnico che tiene in carico la pratica continua ad insistere che la potenza nominale dell'impianto è 4,64 Kw e non 5 Kw.
                                                Un amico dell'Enel mi ha confermato quanto temevo: il settore fotovoltaico domestico è caduto in disgrazia presso uffici Enel che non ne vogliono più sapere e fanno di tutto per complicare le pratiche e scoraggiare gli utenti.
                                                Vorrei sapere se hanno ricevuto ordini dall'alto e se ci sono ambienti politici che stanno ostacolando il settore.

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                                                • Altro colpo di scena: il tecnico con cui ho parlato ieri mattina ha telefonato in mia presenza al dirigente di zona per avere informazioni sullo stato della pratica e mi ha detto che stavano rielaborando il preventivo sul portale e che dovevo aspettare. Comunque era sicuro che andava corretta anche la potenza nominale da 5 Kw a 4,64 Kw , modificando anche Gaudì.
                                                  Stasera ho provato ad entrare sul portale nella sezione Regolamento Esercizio e con grande sorpresa ho trovato il tasto INTEGRA, con la potenza in immissione modificata da 5 a 4,64 Kw , mentre la potenza nominale è rimasta 5 Kw.
                                                  Ho pensato che forse hanno accettato la mia interpretazione, ho scaricato il RDE, firmato, scannerizzato , ricaricato sul portale ed inviato.
                                                  Spero in un miracolo di Natale.

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                                                  • Giusto per essere precisi: sul portale non c'era nessuna comunicazione di attivazione della funzione di integrazione pratica. Ho provato casualmente a vedere se mi faceva accedere alla sezione RDE.

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                                                    • Avete visto la pubblicità di Enel Energia sugli impianti fotovoltaici da loro proposti in rete ? Adesso capisco perché mi stanno creando tante difficoltà a connettere i miei impianti. Siamo alle solite, cercano di monopolizzare il mercato.

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                                                      • Dove l'hai vista? TV? Internet?
                                                        E comunque non penso proprio che possano favorirli, dato che le pratiche vengono svolte da tecnici e persone come noi, quindi il distributore non fa discriminazioni...

                                                        saluti

                                                        Commenta


                                                        • Mi è arrivata via mail, ma basta andare sul sito di Enel Energia. I tecnici che esaminano le pratiche nella mia zona (Campania) sono E- Distribuzione, ex Enel: pensi proprio che non ci sia conflitto di interessi?

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                                                          • Ieri la Befana mi ha portato in regalo la validazione del RDE di E-Distribuzione. Ultima versione di Rde caricata sul portale il 20 Dicembre 2017 con unica variazione Potenza immissione 4,64 anziché 5,0 Kw come nelle precedenti. Potenza nominale rimasta 5,0 Kw.
                                                            Il bello è che avevo controllato la sera del 5 Gennaio senza trovare alcuna comunicazione: probabilmente la devono aver caricata la mattina del 6 Gennaio !!

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                                                            • Oggi hanno sostituito il contatore vecchio con il nuovo elettronico OPEN METER. Il cliente pensava che erano di e-distribuzione per la connessione del fotovoltaico . Adesso cosa succederà: cambieranno di nuovo il contatore quando tra qualche giorno faranno la connessione o cambieranno solo la taratura? Non potevano mettersi d'accordo tra di loro evitando altri problemi : il cliente ovviamente si è lamentato con il sottoscritto perché non hanno lasciato il verbale di sostituzione con il consumo attuale.

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