CITAZIONE (FernandoFast @ 24/1/2006, 09:06)
Dipende da cosa intendi per ETICO.
Ciao FernandoFast
Sarei pure d'accordo se vivessimo in una società dove l'assoluto fosse esperienza comune. Purtroppo nella nostra società umana imperfetta Etica è un concetto del tutto sovrapponibile a quello che raccogli sotto il nome di morale. Ogni persona alla fine ha una sua etica, spesso del tutto alternativa agli altri, e molti la perseguono in perfetta buona fede. Ma la fede porta a errori, i giudici etici sono sempre uomini.
Che fare allora? Se non esiste un giudice supremo perfetto (o se esiste e si fa i fattti suoi aspettando il giudizio universale) non resta che scegliere fra di noi una o più persone che diano le massime garanzie (umanamente parlando) di serietà, competenza, equidistanza ed affidare loro il controllo ritenuto necessario. E' quello che si fa da sempre in ogni paese civilizzato e che ha condotto all'eliminazione in questi paesi dei comportamenti obbrobriosi che citi e che se fosse stato per le masse....
Il nocciolo sta tutto qui. Se il potere della scienza irresponsabilizzata e in mano alle multinazionali può preoccupare possiamo pure discutere di commissioni etiche che inglobino rappresentanti di varie visioni etiche (cattolica, scientista, economicista, islamica... chessò), ma la scelta di affidare la decisione all'uomo della strada è sicuramente la peggiore, a mio parere. I firmatari del documento NON chiedono affatto di togliersi dai piedi e lasciare pasticciare in pace il Frankenstein di turno, ma di creare meccansimi di controllo condivisi, autorevoli e sopratutto NON impugnabili nelle loro decisioni dal primo comitato civico che passa.
Non è irragionevole direi.
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