Originariamente inviato da Sergio Pan
Visualizza il messaggio
Fa paura alla società civile formata dalla gente che lavora, che investe, che rischia di suo. Non è un caso che la base del movimento NoTav sia costituita da residenti di una zona che certo nessuno può definire depressa e che fonda gran parte del proprio benessere su un turismo invernale che ha negli anni dato molti spunti di discussione sulla propria ecosostenibilità! Come dicevo sopra però è molto strano notare come quella gente sia altamente sensibile alla minaccia all'ambiente portata da una linea ferroviaria e da un tunnel e quasi insensibile, anzi decisamente OSTILE, a qualsiasi critica che metta a repentaglio l'industria turistica locale!
Questo non significa certo che si possano definire tutti i NoTav come "parassiti nullafacenti" come hai cercato di insinuare che altri affermino. Ma proprio le tue parole sul "qualcosa di unico" spiegano PERFETTAMENTE la reazione dei 30.000 (che è identica in altri 3 milioni di piemontesi e in altrettanta percentuale liguri, lombardi, ecc! Stanne pur certo!).
Non sono scesi in piazza per difendere gli interessi dei grandi gruppi industriali, perchè cooptati dal piddi, dal Bildenberg, da Soros o da chi cappero vi immaginate!
Sono scesi in piazza per CHIARIRVI che il "qualcosa di unico" resterà qualcosa di INESISTENTE! Chiarendo che della Tav poteva non importarne pure nulla a nessuno, ma che se la fate diventare una bandiera di quelli che vogliono il "qualcosa di unico"... diventa un terreno di battaglia!
Come dicevo, è tardi per piantare le bandierine ecologiste! I NoTav, accettando il patrocinio interessato di forze politiche e ribelliste, hanno trasformato la Tav in un simbolo! E abbiamo TUTTI ben chiaro il significato di una vittoria concessa a quelle forze!
Per questo andremo a Lione, che vi freghi o meno.
Commenta